ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00737

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 239 del 27/10/2009
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 27/10/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 27/10/2009
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 27/10/2009
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 27/10/2009
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 27/10/2009
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 27/10/2009
SCILIPOTI DOMENICO ITALIA DEI VALORI 27/10/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 27/10/2009
Stato iter:
28/10/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/10/2009
Resoconto DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 28/10/2009
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 28/10/2009
Resoconto DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/10/2009

SVOLTO IL 28/10/2009

CONCLUSO IL 28/10/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00737
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
martedì 27 ottobre 2009, seduta n.239

DI PIETRO, DI GIUSEPPE, DONADI, MONAI, CIMADORO, PIFFARI e SCILIPOTI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

l'articolo 25 della legge n. 99 del 2009 prevede che la costruzione di impianti per la produzione di energia elettrica nucleare e di impianti per la messa in sicurezza di rifiuti radioattivi e tutte le opere connesse siano soggette ad un'autorizzazione unica rilasciata dal Ministro interrogato, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, previo parere della sola Conferenza unificata;

la medesima legge non tiene conto del ruolo delle regioni e dei comuni, limitandosi a prevedere un semplice parere in sede di Conferenza unificata e non una precisa intesa con la regione interessata dalla realizzazione di impianti per la produzione di energia nucleare, scavalcando completamente non solo le regioni stesse, ma anche gli enti locali ai fini della localizzazione di impianti e aree. Insomma, si assiste ad un'evidente sostanziale centralizzazione delle procedure;

la legge prevede, di fatto, che i siti delle nuove centrali e i luoghi per la gestione delle scorie potranno essere localizzati anche contro il parere della regione che dovrà ospitarli, dal momento che gli impianti potranno essere equiparati ad opere d'interesse strategico nazionale (al pari delle installazioni militari) e che, quindi, il Governo può essere legittimato a mandare l'esercito a difendere la sua scelta. Una strada, questa, peraltro già intrapresa con il decreto-legge sui rifiuti in Campania del giugno 2008;

dalla giurisprudenza costituzionale emerge come non si possa procedere alla localizzazione degli impianti senza l'intesa con le singole regioni, in violazione dei principi sanciti dal titolo V della Costituzione sui poteri concorrenti delle regioni in materia di governo del territorio e di energia;

è per questa esclusione di fatto dall'iter decisionale relativo alla localizzazione degli impianti che numerose regioni hanno già provveduto a impugnare la norma di fronte alla Corte costituzionale ed altre sono in procinto di farlo;

sebbene il Governo smentisca l'esistenza ad oggi di una mappa già definita dove ubicare gli impianti nucleari e di smaltimento delle scorie, si susseguono le notizie di stampa relative ad una lista stilata da incaricati del Governo di dieci siti ospitanti le centrali nucleari e lo smaltimento delle scorie: Trino Vercellese (Vercelli) in Piemonte, Caorso (Piacenza) in Emilia Romagna, Monfalcone (Gorizia) in Friuli Venezia Giulia, Chioggia (Venezia) in Veneto, Montalto di Castro (Viterbo) nel Lazio, Oristano in Sardegna, Termoli (Campobasso) in Molise, Scanzano Jonico (Matera) in Basilicata, Termini Imerese (Palermo) e Palma (Agrigento) in Sicilia;

tra i criteri di esclusione, ai fini dell'individuazione dei siti, dovrebbero, peraltro, essere tenute in debita considerazione sia la vocazione turistica di una determinata area, sia l'eventuale presenza di industrie e di impianti di produzione energetica, e quindi il contributo che già una determinata regione porta alla produzione energetica nazionale, ben oltre il proprio fabbisogno -:

sulla base di quali studi e con quali criteri venga individuata la localizzazione dei siti ospitanti impianti nucleari, nonché lo stoccaggio delle scorie radioattive, se già il Governo abbia un elenco dei probabili siti e con quali modalità e procedure si preveda di coinvolgere nella massima trasparenza le popolazioni e gli enti locali interessati, garantendo un'indispensabile condivisione su scelte così rilevanti per il futuro di quei territori e del nostro Paese. (3-00737)
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2009 0099

EUROVOC :

Campania

centrale nucleare

energia nucleare

ente locale

gestione dei rifiuti

industria elettrica

industria nucleare

produzione d'energia

produzione nazionale

scorie radioattive

sicurezza nucleare