Atto Camera
Interrogazione a risposta orale 3-00727
presentata da
ANDREA LULLI
giovedì 22 ottobre 2009, seduta n.237
LULLI e VICO. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
lunedì 28 settembre 2009 sul quotidiano il Corriere della Sera è stato pubblicato un articolo che commentando il Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato 2009, riportava dati allarmanti circa la consistenza dei residui presenti nel bilancio dello Stato che ammonterebbero alla stratosferica cifra di 90 miliardi di euro (residui accertati alla data del 31 dicembre 2008);
si tratta evidentemente di soldi stanziati dal Governo nel bilancio pubblico e che i Ministeri non sono riusciti a spendere;
in particolare, i dati pubblicati nel Rapporto sulla spesa relativo al Ministero dello sviluppo economico parlano di 10 miliardi di euro di residui accertati nel bilancio dello stesso ministero di cui ben 2,8 miliardi di euro di parte capitale che, secondo la Ragioneria generale dello Stato, rischiano di andare in perenzione amministrativa e di essere quindi cancellati dal bilancio;
da una analisi dinamica condotta sugli stock di residui in conto capitale il citato Rapporto ha enucleato 38 capitoli sugli 80 capitoli del bilancio del suddetto Ministero che presentano residui provenienti dall'esercizio finanziario 2006 e che, in base alla vigente normativa contabile, sono oggi suscettibili di andare in perenzione, in particolare, la quota suscettibile di andare in perenzione è particolarmente elevata per il Fondo per la competitività e lo sviluppo (capitolo 7342) pari a 1,9 miliardi di euro;
per quanto riguarda i capitoli che si distinguono per una percentuale di pagamento molto bassa rispetto alle somme impegnate, il Rapporto segnala altresì il capitolo 7329 «Fondo per gli interventi agevolativi alle imprese» su cui sono allocati i fondi trasferiti alla società Invitalia (già Sviluppo Italia) che presenta uno stock di residui rilevante pari a 345 milioni di euro e un livello di pagamenti molto basso, nonché il capitolo 7450 (Fondo per la finanza d'impresa), che dispone per il 2009 di uno stanziamento pari a 100 milioni e presenta residui accertati per 59 milioni di euro. Nessun impegno e nessun pagamento sono stati effettuati a valere su queste somme dalla istituzione del citato Fondo. Sempre lo stesso Rapporto suggerisce una migliore riallocazione di tali somme verso altri capitoli di bilancio che dovessero risultare in sofferenza -:
se i dati riportati corrispondano al vero e quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere, in una congiuntura economica drammatica in cui fra l'altro occorre garantire maggiore liquidità alle imprese, al fine di migliorare la capacità di spesa del ministero, di rallentare in modo soddisfacente la formazione di residui propri e di stanziamento, ovvero prevedere una migliore allocazione delle risorse disponibili. (3-00727)