Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00667
presentata da
FRANCESCO NUCARA
martedì 22 settembre 2009, seduta n.218
NUCARA. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, nonostante i ripetuti annunci del Governo, continua ad enumerare innumerevoli cantieri aperti che rappresentano un vero e proprio pericolo per i viaggiatori. È diventato oramai un miraggio pensare di raggiungere la Calabria da Roma in sei ore. Soprattutto alcune tratte, quali la sala Consilina-Lagonegro e la Bagnara-Reggio Calabria, rappresentano una vera e propria avventura. Inoltre, la gestione di cantieri è tutta protesa a garantire, ad avviso dell'interrogante, il massimo profitto alle imprese, compensato dal massimo disagio per gli utenti;
lo scalo aeroportuale di Reggio Calabria, unico aeroporto dello Stretto, continua a registrare un andamento negativo, nonostante la domanda di viaggiatori in partenza ed in arrivo sia in continuo aumento. L'aeroporto dello Stretto serve due città metropolitane, Reggio Calabria e Messina, ma ciò pare del tutto ininfluente nelle decisioni del ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
le Ferrovie dello Stato non sono ancora riuscite ad adeguare le proprie strutture di trasporto ad una moderna e civile rete ferroviaria, sia in termini di qualità dei servizi che in termini di tempi di percorrenza. L'alta velocità promessa dal Governo non arriverà mai. Non si riesce ancora a capire a cosa servirà il ponte sullo Stretto se tutto intorno c'è il deserto infrastrutturale; e vale la pena di ricordare che nel centro di Messina 3336 famiglie vivono ancora nelle baracche costruite dopo il terremoto del 1908;
ad avviso dell'interrogante, è palesemente violato l'articolo 16 della Costituzione, che stabilisce che «ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale» -:
quali provvedimenti urgenti intenda assumere il Governo per porre fine a queste carenze, anche attraverso l'utilizzo delle risorse del fondo per le aree sottoutilizzate a disposizione del Cipe e di possibili surroghe sostitutive degli obblighi di enti inadempienti, Anas compresa, per evitare che il divario tra il Nord e il Sud del Paese, in termini di infrastrutture, diventi ancora maggiore. (3-00667)