ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00535

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 179 del 19/05/2009
Firmatari
Primo firmatario: D'AMICO CLAUDIO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 19/05/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 19/05/2009
Stato iter:
05/04/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/04/2011
Resoconto MANTICA ALFREDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 05/04/2011
Resoconto D'AMICO CLAUDIO LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/04/2011

SVOLTO IL 05/04/2011

CONCLUSO IL 05/04/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00535
presentata da
CLAUDIO D'AMICO
martedì 19 maggio 2009, seduta n.179

D'AMICO. -
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro della giustizia, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

il 14 maggio 2009, il quotidiano Il Giornale pubblica un articolo sulla triste vicenda della signora Marinella Colombo, colpita da mandato di arresto internazionale per sottrazione di minori dal momento che nel luglio 2008 aveva condotto in Italia i suoi due figli a seguito della rottura del matrimonio con il marito ma senza la dovuta autorizzazione del tribunale tedesco competente;

la mamma italiana aveva fatto rientro con i suoi figli in Italia, dove ha un lavoro stabile, anche perché sapeva con assoluta certezza che le autorità tedesche le avrebbero tolto la custodia dei figli nonostante il suo impegno a ricondurre regolarmente i figli in Germania per vedere il padre;

in Germania, infatti, la tutela e il controllo sui figli di genitori separati è affidato ad un Ufficio per i minorenni (Jugendamt), organo amministrativo preposto alla tutela dei minori, molto discusso a causa di misure discriminatorie ed arbitrarie che spesso vengono adottate e si connotano in una vera e propria ingerenza nei rapporti tra genitori bi-nazionali in fase di separazione, nel senso di impedire che i minori possano lasciare il territorio tedesco e affidare senza indugio l'autorità parentale al genitore di origine tedesca;

nel mese di dicembre il Tribunale dei minori di Milano ha emesso una sentenza per il rimpatrio dei due minori e, venerdì scorso, i due bambini sono stati allontanati dalla loro mamma e ricondotti in Germania, facendo perdere le loro tracce con comprensibile disperazione della madre che non ha più avuto alcun contatto con loro;

si presume che i figli siano stati affidati ad un istituto pubblico, in quanto il padre, già nella sentenza di separazione, a seguito di perizie psicologiche, non era stato ritenuto idoneo ad occuparsi dei figli;

la storia di Marinella Colombo appare paradigmatica sotto il profilo della prassi discutibile adottata dallo Jugendamt in Germania, oggetto di numerosissime segnalazioni presso la Commissione per le Petizioni a livello europeo che ha riconosciuto come in quasi tutti i casi esaminati si siano verificati numerosi abusi dei diritti genitoriali a causa di discriminazioni basate su criteri etnici, nazionali o linguistici, che hanno finito con nuocere agli interessi del minore;

uno dei casi di denuncia dello Jugendamt era stato deferito alla Corte europea dei diritti dell'uomo, la quale ha giudicato all'unanimità che vi era stata violazione dell'articolo 8, recante diritto di rispettare la vita familiare, della Convenzione europea sui diritti dell'uomo e, ai sensi dell'articolo 41 della Convenzione, relativa all'equa soddisfazione, ha concesso agli attori la compensazione per i danni subiti, i costi e le spese. La Corte ha invitato le autorità tedesche a restituire immediatamente i figli alla famiglia, ma finora ben pochi bambini sono ritornati a casa;

sotto questo punto di vista la storia della mamma italiana Marinella Colombo si aggiunge tristemente alla condizione di altre centinaia di genitori per le quali è in corso una indagine del Parlamento europeo sugli enti preposti alla tutela dei minori e solo nel 2008 sono pervenute 34 petizioni sullo Jugendamt;

a dimostrazione del discutibile modus operandi del suddetto organo tedesco appare significativa una petizione pervenuta al parlamento europeo dove si denuncia il caso di un bambino in cui era stato detto dallo Jugendamt che i suoi genitori erano morti e, in seguito a questa comunicazione, il minore si è suicidato -:

se i Ministri interrogati non ritengano doveroso, come rappresentanti dello Stato italiano, tutelare i bambini coinvolti in questa vicenda, ponendo in essere un'azione diplomatica con lo Stato tedesco, al fine di perseguire l'interesse dei minori, ricongiungendoli alla madre naturale, e garantire i loro diritti;

se i Ministri non considerino opportuno, per le numerose situazioni nelle quali sono implicati genitori italiani, che i nostri rappresentanti diplomatici facciano presente alle autorità tedesche, con particolare riferimento allo Jugendamt tedesco, l'esigenza di garantire a tutti i genitori, indipendentemente dalla nazionalità e lingua, il diritto al rispetto dei legami familiari e l'impegno a dare in ogni circostanza priorità ad una piena e compiuta affettività dei minori, vincolando la Germania ad una maggiore coerenza per le azioni messe in essere dalla struttura amministrativa dello Jugendamt. (3-00535)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

abuso di diritto

autorita' parentale

Convenzione europea dei diritti dell'uomo

diritto di affidamento

fanciullo

minore eta' civile

petizione

protezione dell'infanzia

sequestro di persona