MELCHIORRE e TANONI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
l'usura, soprattutto a partire dal 2007, ha assunto dimensioni incredibili, per i devastanti effetti che il fenomeno è in grado di produrre su di un altissimo numero di vittime;
è appena il caso di considerare che le vittime di usura sono in prevalenza soggetti revocati dal credito ed esclusi dall'operatività bancaria, i quali, quando ricevono assegni in pagamento, non avendo la possibilità di «bancarli» a proprio nome, sono costretti a ricorrere all'usuraio, il quale accetta di liquidarli, generalmente previa immediata trattenuta non inferiore al 5 per cento, se assegno a vista libero, oppure, spesso, al 10 per cento per gli assegni con clausola «non trasferibile»;
se poi gli assegni da liquidare sono postdatati, la percentuale di cambio viene elevata e trattenuta, mediamente in misura del 7,5-10 per cento per ogni mese, così che al soggetto viene consegnata la somma residua già decurtata degli interessi percepiti;
per limitare il fenomeno sarebbe opportuno disporre per legge che le banche si dotino di speciali conti operativi in favore di malcapitati rispetto ai quali vi siano segnalazioni negative, su cui poter effettuare versamenti di assegni, ottenere ed effettuare bonifici e prelevare le somme oggetto dei versamenti, solo dopo averne ottenuto l'esito creditizio, così da escludere qualsiasi ipotesi di rischio per la banca;
inibire all'operatività bancaria i soggetti protestati, i segnalati nelle centrali rischi, i soggetti censiti nelle varie centrali rischi di intermediazione finanziaria (crif), coloro sui cui beni vengono iscritte ipoteche giudiziali o incardinati pignoramenti immobiliari equivale a condannare alla chiusura delle rispettive attività quanti svolgono attività imprenditoriali, artigianali, professionali e che comunque potrebbero operare con fondi propri, se solo non fossero considerati dalle banche alla stregua di soggetti indegni di qualsiasi fiducia -:
quali misure intenda adottare il Governo in favore di coloro che, trovandosi ad essere esclusi dal circuito bancario, corrono il grave rischio di cadere nelle maglie dell'usura. (3-00476)