ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00320

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 117 del 20/01/2009
Firmatari
Primo firmatario: DONADI MASSIMO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 20/01/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
CAMBURSANO RENATO ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
COSTANTINI CARLO ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
FAVIA DAVID ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
FORMISANO ANIELLO ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
GIULIETTI GIUSEPPE ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
MISITI AURELIO SALVATORE ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
MURA SILVANA ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
ORLANDO LEOLUCA ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
PALOMBA FEDERICO ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
PISICCHIO PINO ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
PORCINO GAETANO ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
RAZZI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
ROTA IVAN ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
SCILIPOTI DOMENICO ITALIA DEI VALORI 20/01/2009
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI 20/01/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 20/01/2009
Stato iter:
21/01/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/01/2009
Resoconto MURA SILVANA ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 21/01/2009
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 21/01/2009
Resoconto MURA SILVANA ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/01/2009

SVOLTO IL 21/01/2009

CONCLUSO IL 21/01/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00320
presentata da
MASSIMO DONADI
martedì 20 gennaio 2009, seduta n.117

DONADI, EVANGELISTI, BORGHESI, BARBATO, CAMBURSANO, CIMADORO, COSTANTINI, DI GIUSEPPE, FAVIA, ANIELLO FORMISANO, GIULIETTI, MESSINA, MISITI, MURA, MONAI, LEOLUCA ORLANDO, PALADINI, PALAGIANO, PALOMBA, PISICCHIO, PORCINO, PIFFARI, RAZZI, ROTA, SCILIPOTI e ZAZZERA. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

è di questi giorni la notizia che Renato Curcio, fondatore delle Brigate rosse, mai pentito né dissociato, si sia lamentato e abbia rivolto un appello teso ad ottenere dallo Stato italiano la pensione che gli è stata negata dall'Inps; tali affermazioni hanno giustamente scatenato l'indignazione dei parenti delle vittime del terrorismo, che hanno interpretato le sue parole come una richiesta dell'assegno mensile. Per fare un esempio, Lorenzo Conti, figlio di Lando, il sindaco fiorentino ucciso dai brigatisti, ha minacciato di chiedere asilo politico all'estero nel caso in cui lo Stato conceda a Curcio una pensione pagata dall'Inps;

la notizia si inserisce in un clima già teso: il 13 gennaio 2009, il Governo brasiliano ha, infatti, accordato lo status di rifugiato politico a Cesare Battisti, membro di una delle tante formazioni clandestine terroriste dell'epoca, denominata «Proletari armati per il comunismo», e condannato per gli omicidi di Antonio Santoro, maresciallo della polizia penitenziaria, avvenuto ad Udine il 6 giugno 1978, di Lino Sabbadin, avvenuto il 16 febbraio 1979 a Santa Maria di Sala (Venezia), di Pierluigi Torregiani e, infine, per l'uccisione di Andrea Campagna, agente della digos, realizzata il 19 aprile 1979 a Milano;

la decisione del Governo brasiliano, oltre ad impedire che Cesare Battisti possa essere estradato in Italia per scontare la condanna che lo attende da anni, rappresenta un'offesa allo Stato italiano, ai suoi cittadini e alle vittime del terrorismo, poiché presuppone l'esistenza di discriminazioni o persecuzioni di natura politica mai attuate nei confronti di Cesare Battisti, il quale, come stabilisce la sentenza, è un pluriomicida;

la mancata estradizione di Cesare Battisti è, però, solo l'ultimo schiaffo subito dal nostro Paese, che, nell'estate del 2008, ha visto la decisione del Presidente Sarkozy di non dare applicazione al decreto del Governo francese del 3 giugno 2008, che autorizzava l'estradizione verso l'Italia di Marina Petrella, condannata all'ergastolo al processo Moro-ter nel 1988, in quanto coinvolta nel rapimento di Aldo Moro e condannata dalla corte d'assise di Roma il 6 marzo 1992 all'ergastolo per l'omicidio di un agente di polizia, per tentato sequestro e tentato omicidio, sequestro di un magistrato, per rapina a mano armata e per vari attentati; il Presidente francese ha deciso di non dare applicazione al decreto e di negare, dunque, l'estradizione, in virtù della «clausola umanitaria» prevista dalla convenzione sull'estradizione franco-italiana del 1957, a causa delle condizioni di salute della donna, nonostante il sistema di garanzie offerte dalla legge penale e penitenziaria italiana a favore dei condannati in gravi condizioni di salute risulti garantire la piena tutela di questi ultimi;

casi come quelli di Cesare Battisti e Marina Petrella e, quindi, decisioni irriguardose da parte di altri Stati nei confronti del diritto dello Stato italiano a vedere applicate le proprie leggi, oltre che fortemente lesive dei diritti delle vittime e dei superstiti del terrorismo, dimostrano, a parere degli interroganti, scarsa autorevolezza del Governo italiano, che si è mostrato inadeguato nelle relazioni diplomatiche fra Stati nel far rispettare gli accordi internazionali sulle estradizioni -:

quali siano gli strumenti giuridici e diplomatici che il Governo abbia inteso o intenda porre in essere, al fine di sollecitare il Governo del Brasile a revocare lo status di rifugiato politico concesso al terrorista Cesare Battisti, in modo da ottenere la sua estradizione, e come intenda porsi nei confronti del Governo francese circa le decisioni prese in merito alla situazione giudiziaria della brigatista Marina Petrella, riferendo tempestivamente al Parlamento sulle iniziative intraprese e sui risultati raggiunti. (3-00320)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aiuto alle vittime

applicazione della legge

asilo politico

capo di Stato

comunismo

estradizione

omicidio

rifugiato politico

sicurezza sociale

terrorismo

vittima