PEZZOTTA. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
con l'entrata in vigore dei nuovi orari ferroviari, la linea Brescia-Bergamo ha perso tutti i collegamenti diretti con Milano, per cui coloro che provengono dalla parte est della provincia di Bergamo dovranno inevitabilmente cambiare treno nel capoluogo confidando nella compatibilità delle coincidenze;
anche la linea Treviglio-Bergamo ha perso molti treni, soprattutto nella fascia di punta, per cui chi deve raggiungere Bergamo dalla provincia più a sud, prima delle 8, o si riversa sull'unico treno disponibile delle 7,28 da Treviglio C.le, oppure si troverà costretto ad utilizzare mezzi propri, ovviamente più lenti, più inquinanti e più onerosi;
la linea Bergamo-Lecco ha visto i propri orari aumentare di 10 minuti (sui 36 di percorrenza) a causa di lavori e coincidenze a Calolziocorte;
la linea Bergamo-Milano è stata declassata a servizio «metropolitano», eccezion fatta per alcuni treni in fascia pendolare che coprono il tragitto senza troppe fermate intermedie. I restanti treni impiegano un'enormità per percorrere quei 56 km che separano Bergamo da Milano;
nonostante tutto, il Comitato pendolari bergamaschi ha deciso, a fronte di alcune «promesse» da parte di Trenitalia e in previsione dell'entrata in vigore a giugno 2009 dei servizi suburbani, di approvare tale piano;
Trenitalia però, dopo aver fatto firmare tale piano, ha deciso di cambiare le carte in tavola, allungando ancora i tempi di percorrenza di alcuni treni e istituendo fermate non previste;
era stato previsto, ad esempio, un treno da Bergamo alle 7,02 con fermate a Verdello (ore 7,11), Pioltello (ore 7,32) e Milano L.te (ore 7,42), ma dopo l'accordo siglato in data 28 novembre questo treno è stato anticipato di 15 minuti con fermate in tutte le stazioni per poi, a seguito di innumerevoli proteste, riclassificarlo come «diretto» pur mantenendo comunque le fermate di Cassano e Melzo;
l'utenza bergamasca non è assolutamente soddisfatta né degli orari proposti, né del trattamento riservato e Trenitalia, nello stilare l'orario, non ha tenuto conto delle reali esigenze di quella linea che conta, sulla sua direttrice, le città di Bergamo che è al 5
o posto in Italia come flusso passeggeri (con 10.300.000 unità), Treviglio (con 3.500.000) e Verdello, nonostante le promesse fatte e firmate nell'incontro del 28 novembre scorso presso la Regione Lombardia -:
quali urgenti iniziative intenda adottare nei confronti di Trenitalia affinché mantenga fede alle promesse e agli accordi sottoscritti e per risolvere una situazione che sta creando notevolissimi disagi alla utenza, per la stragrande maggioranza costituita da pendolari, della provincia di Bergamo che, come ricordato in premessa è tra le prime in Italia quanto a flusso di passeggeri.(3-00296)