ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00029

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 14 del 05/06/2008
Firmatari
Primo firmatario: DE GIROLAMO NUNZIA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 05/06/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/06/2008
Stato iter:
16/09/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/09/2008
Resoconto FAZIO FERRUCCIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 16/09/2008
Resoconto DE GIROLAMO NUNZIA POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/09/2008

SVOLTO IL 16/09/2008

CONCLUSO IL 16/09/2008


Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00029
presentata da
NUNZIA DE GIROLAMO
giovedì 5 giugno 2008 nella seduta n.014

DE GIROLAMO. -
Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

a San Bartolomeo in Galdo, in provincia di Benevento, è in costruzione l'ospedale Padre Pio, così intitolato nell'ormai lontano 1997 dall'allora sindaco, Giovanni Palumbo;

i lavori di costruzione, iniziati fin dal 1958, non sono mai giunti a termine e la struttura non ha mai funzionato ora per mancata corrispondenza ai parametri dei piani sanitari regionali, ora per ritardi reiterati di anno in anno;

nel corso di questi cinquanta anni l'azienda sanitaria locale ha già investito oltre venti milioni di euro e investe annualmente ingenti somme per adeguare la struttura ai cambiamenti delle normative, per sostituire gli impianti che con il tempo inevitabilmente si sono deteriorati, sia pur per il non uso;

proprio la scorsa settimana sono stati stanziati ulteriori quattro milioni di euro per quella che viene definita «l'ultima messa a norma»;

l'indignazione per lo spreco di denaro pubblico diventa grido di dolore per una situazione ormai insostenibile per i residenti nella Valle del Fortore che devono solo sperare di non avere mai emergenze sanitarie, visto che il 118 impiega almeno 30 minuti prima di poter ragionevolmente arrivare, e l'ospedale più vicino è quello di Lucerna, cioè a 45 minuti di strada, senza considerare imprevisti;

i recenti e tristi fatti di cronaca (risale a meno di una settimana fa la morte di una giovane donna, madre di tre bimbi piccoli) alimentano disappunto e richiedono la massima attenzione dello Stato, che non può non esercitare il suo compito di vigilanza sulle strutture sanitarie presenti (o assenti) sul territorio nazionale;

i tempi troppo lunghi per prestare i soccorsi pongono dunque in concreto pericolo gli abitanti della zona, ai quali, da un lato, non sono assicurate prestazioni di emergenza sanitaria uniformi rispetto al restante territorio nazionale, dall'altro, non sono - di fatto - garantiti i livelli essenziali di assistenza sanitaria;

stando a quanto dichiarato dal sindaco Donato Agostinelli, e cioè che la struttura aprirà «nel 2009 come country hospital, con due ambulanze per le emergenze, guardia medica, ottanta posti di riabilitazione gestiti da un privato», si deduce che mancherà proprio il pronto soccorso -:

se non intenda attivarsi urgentemente presso la Conferenza Stato-Regioni al fine di aggiornare e rivedere sia le linee guida sul sistema di emergenza sanitaria (pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 114 del 17 maggio 1996 a seguito dell'intesa fra Stato e Regioni) sia la disciplina della prestazione dei servizi essenziali di emergenza sanitaria, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992, nel senso di prevedere una copertura territoriale minima tale da garantire dei tempi di soccorso idonei ad erogare, in modo uniforme sul territorio nazionale, i livelli essenziali di assistenza sanitaria;

se, nell'ambito di tale iniziativa, non intenda in particolare attivarsi perché in tutte le regioni sia data priorità all'attivazione di strutture già esistenti ma non ancora operanti, quali appunto la struttura ospedaliera Padre Pio di San Bartolomeo in Gualdo;

se non reputi necessario attivare i poteri di verifica di cui al decreto ministeriale 17 giugno 2006 allo scopo di accertare l'effettiva erogazione dei livelli essenziali di assistenza, anche perché appare necessario rilevare le cause specifiche degli inaccettabili ritardi e dei gravi disservizi ai danni del fondamentale diritto alla salute dei cittadini.(3-00029)
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

SAN BARTOLOMEO IN GALDO, BENEVENTO - Prov, CAMPANIA

EUROVOC :

diritto alla salute

istituto ospedaliero

prestazione di servizi

pronto soccorso

spesa pubblica