ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00007

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 6 del 20/05/2008
Firmatari
Primo firmatario: BOBBA LUIGI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/05/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 20/05/2008
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/06/2008


Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00007
presentata da
LUIGI BOBBA
martedì 20 maggio 2008 nella seduta n.006

BOBBA. -
Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

la Costituzione, all'articolo 1, sancisce che «L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.», contemplando all'articolo 4 il diritto-dovere al lavoro da parte del cittadino e, allo stesso tempo, all'articolo 32 stabilisce che «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo...», riconoscendo la salute come un interesse superiore a cui lo Stato tende, il quale non può essere sacrificato nello svolgimento dell'attività lavorativa;

il lavoro, secondo il dettato costituzionale, è espressione della personalità umana e non può prescindere dalla sicurezza, dalla salute e dal rispetto della persona, quali peculiarità del diritto al lavoro;

in data 16 luglio 2007 il grave incidente avvenuto alla «Molino Cordero S.p.a.» di Fossano, provincia di Cuneo, provocava la morte di cinque persone;

i cinque morti del Molino Cordero a Fossano eguagliano la più grave tragedia del lavoro avvenuta nel 2006, relativa ai quattro morti dell'oleificio Umbria Olii di Campello sul Clitunno (Perugia) e quella del 2007 della Thyssen Krupp, sebbene quest'ultima sia un colosso aziendale rispetto alla Molino Cordero;

il 21 dicembre 2007 il Consiglio regionale del Piemonte approvava la legge che istituisce un Fondo di solidarietà per le vittime degli incidenti sul lavoro: tale legge è stata votata con retroattività dal 1o gennaio 2007, anche in considerazione della drammaticità del caso di Fossano;

a seguito dell'esplosione alla Molino Cordero, l'azienda della famiglia Cordero, la cui sorte è stata pregiudicata dall'ingente danno economico provocato dall'incidente e dal conseguente fermo produttivo ai quali si è aggiunta la mancata accettazione della proposta transattiva da parte della Banca del Piemonte e, successivamente, della Banca di Credito Cooperativo di Cherasco, che hanno attivato le azioni legali con l'iscrizione di ipoteche giudiziali sui beni immobili di proprietà della società garante, chiedendo pertanto il rientro immediato dei crediti vantati, dichiarava fallimento;

le famiglie delle vittime, a seguito del fallimento dell'azienda Molino Cordero, difficilmente riceveranno l'integrale risarcimento dei danni morali e materiali subiti;

comunque, al di là della concessione di qualunque eventuale onorificenza, tali famiglie vivono quotidianamente la solitudine e l'abbandono che accompagna il silenzio delle istituzioni;

l'articolo 1 comma 1187, della Finanziaria 2007, istituiva il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro, il quale è stato incrementato di 2,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009 e di 10 milioni di euro a decorrere dal 2010, (articolo 2 comma 534), grazie alla legge finanziaria 2008;

il Governo Prodi ha varato il decreto attuativo delle norme sulla sicurezza del lavoro, con anticipo rispetto alla scadenza prevista dalla legge n. 123 del 2007, al fine di salvaguardare la salute dei lavoratori e delle loro famiglie, attraverso misure prevenzione e inasprimento delle pene -:

se e come il Ministro interrogato intenda intervenire al fine di rimediare allo stato di solitudine e di abbandono nella quale le famiglie delle vittime della «Molino Cordero» sono state lasciate.
(3-00007)
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2007 0123, L 2007 0244

GEO-POLITICO:

FOSSANO, CUNEO - Prov, PIEMONTE

EUROVOC :

aiuto sociale

infortunio sul lavoro

Italia

mortalita' professionale

Piemonte

sanita' del lavoro

sostegno di famiglia

vittima