ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01526

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 644 del 05/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 05/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 05/06/2012
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 05/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/06/2012
Stato iter:
14/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/06/2012
Resoconto PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 14/06/2012
Resoconto MARTONE MICHEL ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 14/06/2012
Resoconto PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 07/06/2012

DISCUSSIONE IL 14/06/2012

SVOLTO IL 14/06/2012

CONCLUSO IL 14/06/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01526
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
martedì 5 giugno 2012, seduta n.644

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere - premesso che:

la Sigma Tau, azienda leader nel settore farmaceutico, con più di cinquant'anni di attività alle spalle e sei società che impiegano un totale di 2.500 lavoratori in tutta Italia (di cui 1.500 nel sito di Pomezia) ha acquisito nel 2011 la società americana Enzon specializzata in orfan drugs (farmaci orfani) per 300 milioni di dollari grazie ad una linea di intervento aperta da Banca Intesa (che possiede il 5 per cento di Sigma Tau finanziaria spa);

il 13 giugno 2011, ad una settimana dalla scomparsa del fondatore del gruppo, Cesare Cavazza, i figli hanno inviato una lettera a tutto il personale rassicurandolo sugli scenari futuri e preannunciandone l'imminente quotazione in borsa;

il nuovo presidente del consiglio di amministrazione Andrea Montevecchi, insediatosi dopo la pausa estiva, ha firmato la richiesta di cassa integrazione guadagni straordinaria a zero ore per 12 mesi per un numero massimo di 569 dipendenti, a decorrere dal 27 dicembre 2011. La lista, che riguarda 112 quadri, 401 impiegati e 56 operai, colpisce due linee di informatori farmaceutici di indubbia eccellenza, e la procedura di cassa integrazione guadagni straordinaria prevede l'abbandono di alcuni progetti di ricerca e la riduzione della ricerca di base. Inoltre, a dicembre sono state messe in liquidazione due associate della Sigma Tau, la Prassis di Milano (30 addetti) e la Tecnogen di Caserta (70 addetti). Unitamente alla procedura l'azienda ha comunicato alle organizzazioni sindacali la disdetta di tutti gli accordi a partire dal 1o gennaio 2012;

i motivi della richiesta di cassa integrazione guadagni straordinaria, a detta dell'azienda consistono «nell'effetto combinato della crisi economica mondiale e nelle modificazioni strutturai del mercato farmaceutico che impongono una profonda revisione della struttura aziendale e del modello di business, certificata del resto dalla perdita di 20 milioni di euro a fine 2010»;

i sindacati hanno contestato immediatamente i presupposti contabili e industriali della richiesta di cassa integrazione guadagni straordinaria. Infatti il taglio sullo stabilimento di Pomezia, che fornisce servizi agli altri poli della corporate, sembra poco funzionale alla «diversificazione» invocata dal management aziendale, così come l'investimento sulla Enzon e la contestuale eliminazione delle biotecnologie e della ricerca cardiovascolare, ovvero i due settori di attività strategiche svolti da Prassis e Tecnogen. In sostanza il Piano industriale, preciso sui tagli al personale, risulta inconsistente sul piano delle scelte produttive e strategiche del gruppo: la riduzione della ricerca di base e il ridimensionamento delle attività svolte nel sito di Pomezia alimentano ad oggi il sospetto di una lenta delocalizzazione;

la trattativa sulla procedura, iniziata presso la regione Lazio, su richiesta delle organizzazioni sindacali è approdata al Ministero dello sviluppo economico, per poi tornare alla regione e concludersi con mancato accordo. Il 18 gennaio 2012 sono arrivate le prime 350 lettere in cui si comunicava la cassa integrazione guadagni straordinaria, e sono state annunciate 108 esternalizzazioni, 69 per cessione di ramo d'azienda e 39 per affidamento di alcuni servizi all'esterno del perimetro aziendale;

da lunedì 6 febbraio 2012 l'azienda ha convocato a più riprese i sindacati, che hanno posto questioni come la rotazione della cassa integrazione guadagni straordinaria, la riconferma degli accordi pregressi, l'integrazione salariale alla cassa integrazione guadagni straordinaria e l'apertura per la procedura della mobilità incentivata volontaria senza addivenire ad oggi ad alcuna intesa, con evidente nocumento per le condizioni materiali dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolte;

l'inchiesta giornalistica sulla Sigma Tau trasmessa da «Presadiretta» su Raitre domenica 20 febbraio 2012 ha individuato in alcune operazioni di transfer pricing l'origine dello stato di crisi dichiarato dal gruppo. Come testimonia il «Processo verbale di constatazione» redatto dall'Agenzia delle entrate nel luglio 2010, Sigma Tau avrebbe trasferito quote di valore ad una consociata portoghese, la Defiante, con sede a Madeira, che acquista licenze e brevetti per poi rivenderli a prezzi differenti. Gli ispettori hanno quantificato in 11,55 milioni di euro i minori ricavi che il gruppo ha contabilizzato in Italia: dunque minori ricavi con un patrimonio che è diminuito da 123 a 34 milioni di euro, mentre la società Defiante ha incrementato il proprio, da 31 a 310 milioni di euro. Il tutto in costanza di un regime fiscale particolarmente vantaggioso a Madeira (aliquote al 3 per cento. Iva al 13 per cento contro il 21 per cento vigente in Italia). Ci sono tutti i presupposti per verificare se i minori ricavi sono strumentali al fine di evadere o eludere il fisco italiano -:

quali verifiche intenda promuovere in ordine alla legittimità dei presupposti di carattere contabile sui quali Sigma Tau ha incardinato la procedura di cassa integrazione, in considerazione delle contestazioni mosse dall'Agenzia delle entrate ai bilanci del gruppo;

quali iniziative intenda attivare per recuperare la trattativa, rimuovendo da tale negoziazione i rilevanti elementi di opacità riscontrati dalle organizzazioni sindacali, riaprendo insieme all'azienda, alle organizzazioni sindacali, ai rappresentanti dei lavoratori e all'istituzioni territoriali interessate un percorso di rilancio dello stabilimento di Pomezia all'interno del perimetro della corporate anche con il concorso di un rinnovato investimento da parte del Governo nel settore della ricerca e della produzione farmaceutica al fine di dare certezze ai lavoratori di Sigma Tau.

(2-01526) «Di Pietro, Donadi, Paladini».