ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01487

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 630 del 10/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: GIANNI PIPPO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Data firma: 10/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOFFA SILVANO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 10/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 10/05/2012
Stato iter:
31/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/05/2012
Resoconto GIANNI PIPPO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
 
RISPOSTA GOVERNO 31/05/2012
Resoconto CERIANI VIERI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 31/05/2012
Resoconto GIANNI PIPPO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/05/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/05/2012

DISCUSSIONE IL 31/05/2012

SVOLTO IL 31/05/2012

CONCLUSO IL 31/05/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01487
presentata da
PIPPO GIANNI
giovedì 10 maggio 2012, seduta n.630

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:

a causa della crisi economica dall'inizio del 2012 in Italia ci sono stati 23 suicidi di imprenditori;

questi suicidi sono un drammatico grido di allarme lanciato da chi non ce la fa più;

il livello raggiunto dalle tasse, la burocrazia, la stretta creditizia, che ha fatto venire meno le necessarie liquidità, e i ritardi nei pagamenti hanno creato un clima insostenibile che penalizza chi fa impresa;

rispetto a questi suicidi, non si può restare inermi né possono essere visti o derubricati a gesto di ribellione, seppure contro un sistema politico e bancario sordo ed insensibile che non riesce a cogliere la gravità della situazione;

è improcrastinabile procedere con interventi veri e verificabili legati allo sviluppo e di sostegno efficace e che si basi sulla continuità di finanziamenti certi alle piccole e medie imprese la vera economia reale nel nostro Paese ed in particolare nel Mezzogiorno in quanto è ormai acclarato che senza uno sviluppo che si basi sul Mezzogiorno l'Italia non potrà essere in grado di uscire in maniera definitiva dalla crisi;

la Banca d'Italia, nella graduatoria redatta in base al rapporto tra ricchezza netta degli italiani e reddito lordo disponibile, ha assegnato al nostro Paese il primo posto in Europa, calcolando in 3.600 miliardi di euro il totale delle attività finanziarie possedute dagli italiani nel 2010, quasi il doppio del debito pubblico. Solo nei depositi bancari ci sono 900 miliardi di euro;

una proposta concreta di finanziamento di progetti e programmi di sostegno alle piccole e medie imprese in particolare nel Mezzogiorno, senza alcuna nuova tassa, potrebbe essere rappresentata dalla richiesta di una sottoscrizione forzata, ma remunerata, di titoli di Stato, per un importo pari al 10 per cento dei depositi bancari superiori ai 50.000 euro, ai quali vada garantito un tasso di interesse del 4 per cento;

con la proposta di cui sopra si potrebbe tra l'altro anche sostenere la solidità e la competitività delle imprese e delle aziende in particolare nel Mezzogiorno, favorendo l'occupazione giovanile e femminile attraverso agevolazioni sia in termini di sgravi contributivi che in termine di crediti di imposta -:

quali siano gli orientamenti del Ministro interpellato in merito alla possibilità di richiedere una sottoscrizione forzata, ma remunerata, di titoli di Stato, per un importo pari al 10 per cento dei depositi bancari, superiori ai 50.000 euro, ai quali vada garantito un tasso di interesse del 4 per cento.

(2-01487) «Gianni, Moffa».