ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01459

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 625 del 20/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: PRESTIGIACOMO STEFANIA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 20/04/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BALDELLI SIMONE POPOLO DELLA LIBERTA' 20/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 20/04/2012
Stato iter:
03/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/05/2012
Resoconto PRESTIGIACOMO STEFANIA POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 03/05/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 03/05/2012
Resoconto PRESTIGIACOMO STEFANIA POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/05/2012

SVOLTO IL 03/05/2012

CONCLUSO IL 03/05/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01459
presentata da
STEFANIA PRESTIGIACOMO
venerdì 20 aprile 2012, seduta n.625

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:

il decreto legislativo n. 28 del 2011 di attuazione della direttiva 2009/28/EC e riforma del sistema di incentivazione alle fonti rinnovabili prevede la definizione di alcuni decreti attuativi da parte dei Ministeri competenti: Ministero dello sviluppo economico di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per definire operativamente il sistema di incentivazione delle fonti rinnovabili elettriche;

in data 13 aprile 2012 è stata comunicata la bozza di decreto da parte dei Ministeri competenti che sarà inviata all'Autorità per l'energia elettrica ed il gas e alla Conferenza unificata Stato-regioni per l'acquisizione dei necessari e previsti pareri;

il comparto della produzione di elettricità di biomasse solide si può ritenere tra i più longevi nel campo della generazione elettrica di fonti rinnovabili e nel corso degli anni non ha sperimentato la stessa crescita tumultuosa che invece ha caratterizzato le altre fonti rinnovabili;

la valenza di questi impianti, in particolare quelli esistenti e oggetto di politiche di rifacimento si esplica su vari profili che hanno un notevole impatto sulla filiera socio-economica italiana quali il forte contributo occupazionale, diretto ma soprattutto indotto per la produzione e raccolta della biomassa, in particolare in aree strutturalmente a scarsa occupazione (occupazione diretta di 3 persone/MWe ed indiretta di 20 persone/MWe per un volume nazionale complessivo di oltre 10.000 addetti);

questi impianti restituendo al territorio parte consistente dei ricavi derivante dagli incentivi determinano un significativo valore aggiunto sul piano locale;

agli enti locali sono riconosciuti un rilevante contributo fiscale e le royalty;

ne derivano considerevoli benefici ambientali, in quanto evitano importanti impatti negativi legati alle emissioni da sistemi di combustione delle biomasse poco efficienti (stufe e caldaie), contribuendo alla gestione di biomasse residuali altrimenti destinate a smaltimento in discarica o a cariche di combustione incontrollata e inoltre sostenendo l'industria boschiva che si occupa di assicurare una corretta gestione del patrimonio forestale;

tali impianti svolgono un importante ruolo nel settore agricolo, grazie alle produzioni agro-energetiche, alla valorizzazione dei terreni marginali e all'impiego dei sottoprodotti, fonte di reddito addizionale per il settore, soprattutto in vista della revisione della PAC inoltre assicurano operatività costante durante l'anno nella fornitura di energia elettrica per oltre 8.000 ore/anno;

il decreto in questione introduce un importante criterio per l'incentivazione degli impianti a biomasse ovvero stabilisce un premio aggiuntivo all'incentivo base qualora gli impianti siano in grado - per ogni anno di esercizio - di rispettare gli stringenti limiti alle emissioni stabiliti nell'allegato 5 dello stesso decreto;

l'obiettivo del Governo è chiaramente quello di promuovere investimenti finalizzati all'implementazione di tecnologie avanzate per la riduzione degli inquinanti allo scopo di iniziare un processo di miglioramento di questi impianti sul territorio e permettere una maggiore accettabilità e compatibilità di tali iniziative con riduzioni importanti delle emissioni rispetto al valore limite fissato dalla legislazione vigente -:

per quale motivo il sistema premiale delineato dal nuovo quadro di incentivi non si applichi agli impianti a biomasse già esistenti alla data del 31 dicembre 2012 ovvero alla maggior parte del parco impianti a biomasse che sarà in esercizio in Italia nei prossimi dieci anni. Posto che distinguere l'incentivo tra impianti di nuova realizzazione e impianti già esistenti creerà un sistema iniquo ed un evidente sperequazione nelle forme e nei criteri di incentivazione degli impianti a biomasse, che l'aspetto ambientale è indubbiamente rilevante nel caso degli impianti biomasse i quali se già in esercizio non riescono a giustificare ulteriori investimenti in tecnologie senza un adeguato ritorno in termini di maggiore incentivazione, e che pertanto la mancata estensione del premio ambientale agli impianti esistenti penalizzerebbe il ciclo virtuoso, investimenti-miglioramenti per questi impianti che invece proprio perché già in esercizio potrebbero garantire sin da subito concreti miglioramenti ambientali e prospettive di crescita;

se non ritenga opportuno rivedere il testo in sede di Conferenza unificata prevedendo che la premialità prevista, qualora gli impianti soddisfino i requisiti di emissioni di atmosfera di cui all'allegato 5 debba essere applicata, sia agli impianti alimentati da biomasse di cui al comma 4 lettere a) e b) di qualsiasi potenza, che agli impianti esistenti alla data del 31 dicembre 2012, di cui all'articolo 18, comma 1, anche se oggetto di rifacimento, apportando le necessarie modifiche all'articolo 8 comma 6-bis in tal senso.

(2-01459)«Prestigiacomo, Baldelli».