ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01418

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 607 del 20/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: BRUNETTA RENATO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 20/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CICCHITTO FABRIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 20/03/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 20/03/2012
Stato iter:
23/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/03/2012
Resoconto BRUNETTA RENATO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2012
Resoconto PATRONI GRIFFI FILIPPO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SEMPLIFICAZIONE)
 
REPLICA 23/03/2012
Resoconto BRUNETTA RENATO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/03/2012

SVOLTO IL 23/03/2012

CONCLUSO IL 23/03/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01418
presentata da
RENATO BRUNETTA
martedì 20 marzo 2012, seduta n.607

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, per sapere - premesso che:

in questi ultimi mesi, gli organi di stampa nazionale e locale hanno focalizzato la loro attenzione, pubblicando inchieste di grande interesse per l'opinione pubblica, sulla questione relativa alla retribuzione dei manager pubblici;

la legge 24 dicembre 2007, n. 244 («legge finanziaria 2008») all'articolo 3, comma 44, ha disposto, ai fini del contenimento della spesa pubblica, un limite al «trattamento economico onnicomprensivo di chiunque riceva a carico delle pubbliche finanze emolumenti o retribuzioni nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni statali ...agenzie, enti pubblici anche economici, enti di ricerca, università, società non quotate a totale o prevalente partecipazione pubblica nonché le loro controllate»;

le norme di cui al citato comma 44 e seguenti hanno trovato applicazione nel regolamento adottato con decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 195, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 276 del 25 novembre successivo;

obblighi di pubblicità e di controllo sulle modalità applicative della disciplina sono stati previsti, e sono tuttora vigenti, precisando il predetto comma 44 che «Nessun atto comportante spesa ...può ricevere attuazione, se non sia stato previamente reso noto, ...In caso di violazione, l'amministratore che abbia disposto il pagamento e il destinatario del medesimo sono tenuti al rimborso, a titolo di danno erariale, di una somma pari a dieci volte l'ammontare eccedente la cifra consentita»;

esclusioni e deroghe al limite di spesa sono state ammesse ma in assenza della preventiva richiesta e dei relativi provvedimenti autorizzativi il comma 47 dello stesso articolo 3 ha disposto che da parte dell'amministrazione conferente l'incarico «si procede alla decurtazione annuale del trattamento economico complessivo di una cifra pari al 25 per cento della parte eccedente il limite...»;

le Commissioni riunite I e XI della Camera dei deputati - nell'esprimere mercoledì 29 febbraio 2012 il parere allo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la ridefinizione del limite massimo del trattamento economico annuo onnicomprensivo per i pubblici dipendenti, ai sensi dell'articolo 23-ter del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 - hanno evidenziato come nello stesso «risulta inclusa solo una parte delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001; tale circostanza potrebbe dare luogo ad una disparità di trattamento tra soggetti chiamati a svolgere prestazioni simili...» ed «è da ritenersi, pertanto, necessario un intervento correttivo della disciplina recata dall'articolo 2-ter ...disponendo, altresì, che la disciplina medesima costituisca un indirizzo al quale le Regioni devono conformare il proprio ordinamento...»;

la Commissione 11a del Senato della Repubblica, esprimendosi nello stesso giorno sullo schema di decreto, ha rilevato come «Con riferimento all'articolo 2, appare indispensabile individuare con la massima precisione la platea dei soggetti destinatari del provvedimento. Infatti, l'articolo estende la fattispecie a tutti coloro che, con posizione apicale, ricevono retribuzioni ed emolumenti a carico delle finanze pubbliche... In tale platea andrebbero ricompresi anche tutti coloro che ricoprono tale posizione presso le agenzie fiscali, le società controllate direttamente o indirettamente dagli enti pubblici locali, e tutti gli enti, società ed imprese in genere in cui vi sia una partecipazione di controllo»;

la trasparenza è sancita dal legislatore come principio e livello essenziale dell'azione amministrativa; in particolare l'articolo 11, comma 8, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, ha imposto l'obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale di una serie di dati, relativi agli incarichi dirigenziali, di consulenza e di coloro che rivestono incarichi di indirizzo politico amministrativo, prevedendo al comma 9, in caso di inosservanza, il «divieto di erogazione della retribuzione di risultato ai dirigenti preposti agli uffici coinvolti»;

in un'intervista al quotidiano Il Messaggero, del 5 marzo 2012, il Ministro Patroni Griffi ha dichiarato che c'è ancora, anche in parte della dirigenza dello Stato italiano, troppo poca cultura della trasparenza -:

quali iniziative intendano assumere i Ministri interpellati, sia in osservanza del regolamento vigente ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 195 del 2010 che nelle more dell'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sul cui schema sono stati espressi i citati pareri, per vigilare sul rispetto del dettato normativo, anche in ordine al principio di trasparenza dell'azione amministrativa, per sanzionare le eventuali violazioni e denunciare, nel caso di responsabilità erariale, della competente procura della Corte dei conti;

se il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione non ritenga di dover chiarire l'omessa presentazione della relazione al Parlamento sugli esiti del monitoraggio che l'articolo 6 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 195 del 2010 ha attribuito sia al Ministero dell'economia e delle finanze che al dipartimento della funzione pubblica.

(2-01418)«Brunetta, Cicchitto».