ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01322

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 571 del 17/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: PALAGIANO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 17/01/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 17/01/2012
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 17/01/2012
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 17/01/2012
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 17/01/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 17/01/2012
Stato iter:
19/01/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/01/2012
Resoconto PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 19/01/2012
Resoconto FANELLI TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 19/01/2012
Resoconto PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/01/2012

SVOLTO IL 19/01/2012

CONCLUSO IL 19/01/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01322
presentata da
ANTONIO PALAGIANO
martedì 17 gennaio 2012, seduta n.571

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere - premesso che:
il 13 gennaio 2012 la nave da crociera «Costa Concordia», con 4.200 persone a bordo, partita da Civitavecchia per un giro del Mediterraneo e diretta a Savona, si è incagliata a pochi metri dal porto dell'isola del Giglio;
il tragico bilancio ancora provvisorio, parla attualmente di 11 morti, numerosi feriti e 29 persone ancora disperse, e rischia di aggravarsi ulteriormente, anche se i soccorsi scattati immediatamente e che proseguono senza sosta, e che vedono impegnati tra l'altro 12 mezzi navali e 9 elicotteri, stanno consentendo di limitare il bilancio drammatico di questo incidente;
portata prioritariamente a conclusione l'operazione di salvataggio e di ricerca delle persone ancora disperse, è indispensabile intervenire immediatamente con interventi coordinati volti a evitare che alla tragedia per la morte di 11 persone si aggiunga un possibile disastro ambientale: a bordo della nave da crociera sono infatti ancora contenute nei serbatoi circa 2.300 tonnellate di gasolio denso, e la sua fuoriuscita avrebbe effetti devastanti sui fondali, sulle coste, alla fauna del luogo, nonché in termini di inquinamento diffuso marino;
ricordiamo che parliamo di un'area marina tra le più pregiate e vulnerabili: area di parco nazionale e santuario dei cetacei. E proprio l'arcipelago toscano è tra le aree più a rischio in Italia insieme alla laguna di Venezia;
come ha sottolineato nelle scorse ore lo stesso Ministro dell'ambiente e tutela del territorio e del mare Corrado Clini, l'area interessata dal potenziale disastro ambientale è sicuramente l'Isola del Giglio, probabilmente l'intero arcipelago, forse la costa;
è evidente che al di là delle responsabilità individuali, è necessario ora rivedere in senso molto più restrittivo un po' tutta la normativa che consente a queste super-navi da crociera, così come alle navi che trasportano merci pericolose, di lambire aree ambientalmente sensibili e di grande pregio;
peraltro solo poche settimane fa, il 17 dicembre 2011, sempre l'arcipelago toscano, e in particolare il mare vicino l'isola di Gorgona, è stato interessato dalla gravissima perdita in mare di circa 200 fusti contenenti, materiali tossici, caduti dall'eurocargo «Venezia», della Grimaldi Lines, che trasportava circa 40 tonnellate di sostanze tossiche;
come ha sottolineato lo stesso Ministro, Corrado Clini: «Sulle rotte delle navi vicine alla costa è necessario fare una valutazione economica in quanto il turismo è una fonte economica fondamentale del nostro Paese, ma non si può mettere a rischio la sicurezza. Quindi le bellezze dell'Italia potranno essere viste da navi che rimangono a largo» -:
quali azioni si intendano mettere in atto per fronteggiare l'emergenza e il possibile disastro ambientale conseguente all'eventuale fuoriuscita delle tonnellate di gasolio denso ancora presente nei serbatoi della nave;
se non si intendano assumere iniziative, anche normative, dirette a rivedere i limiti alla navigazione marittima, troppo spesso più attenta alle esigenze turistiche che alla tutela del patrimonio naturale e ambientale del nostro Paese, e comunque se non ritenga di attivarsi affinché siano rispettate pienamente le direttive comunitarie e le convezioni internazionali in materia;
se non si ritenga indispensabile escludere le grandi navi e quelle con carichi pericolosi, dalle rotte considerate più a rischio, tra cui quelle che interessano aree ad altissimo valore naturale, arcipelaghi, o addirittura le stesse «aree urbane» come nel caso della laguna di Venezia.
(2-01322) «Palagiano, Evangelisti, Donadi, Piffari, Monai».