ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01308

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 567 del 10/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: LUPI MAURIZIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 10/01/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CICCHITTO FABRIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/01/2012
CORSARO MASSIMO ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/01/2012
CASERO LUIGI POPOLO DELLA LIBERTA' 10/01/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 10/01/2012
Stato iter:
12/01/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/01/2012
Resoconto LUPI MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 12/01/2012
Resoconto POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 12/01/2012
Resoconto LUPI MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/01/2012

SVOLTO IL 12/01/2012

CONCLUSO IL 12/01/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01308
presentata da
MAURIZIO LUPI
martedì 10 gennaio 2012, seduta n.567

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:

le banche europee hanno ottenuto circa 500 miliardi di euro di nuovi fondi il 21 dicembre 2011, in occasione della prima asta di rifinanziamento organizzata dalla Banca centrale europea, in base alle nuove regole volute dalle autorità dell'Unione europea per combattere il credit crunch; di questi gli istituti italiani hanno ricevuto 116 miliardi al tasso dell'1 per cento;

la Banca centrale europea ha più volte dichiarato che tali risorse erano vincolate ad una precisa finalizzazione: dare credito all'economia reale in modo da permettere alle banche di avere più liquidità ad un costo basso da mettere a disposizione di imprese e famiglie;

le imprese e le famiglie italiane vedono sempre più ristretta la possibilità di accedere al credito; convenzioni e confidi vengono disdetti e gli interessi arrivano al 12 per cento, così come denunciato dal Corriere della Sera del 31 dicembre 2011;

il direttore generale dell'ABI, Giovanni Sabatini, in una sua lettera al Corriere della Sera del 6 gennaio 2012 dichiara che l'effetto Bce sul credito potrebbe avvenire solo nei prossimi mesi «...Non avere ridotto il credito nonostante la congiuntura e le iniziative varate ha avuto pesanti impatti sui bilanci delle Banche italiane... Il valore del rapporto sofferenze su impieghi nei confronti delle imprese è oggi del 7,4 per cento contro il 3,3 per cento del giugno 2008... I riflessi sul credito, oggi riconducibili a casi marginali, potrebbero accentuarsi se resta su livelli elevati lo spread tra titoli di Stato italiani e Bund tedeschi e se le richieste dell'Eba verranno confermate nelle modalità e nei tempi, (...) Chiedere l'erogazione di più credito senza tener conto di questo contesto e delle interconnessioni non porta alla soluzione dei problemi»;

ciò purtroppo dimostra ancora una volta che i tempi del Paese non sono quelli delle banche e che nei prossimi mesi per le piccole e medie imprese potrebbe essere drammaticamente troppo tardi;

il Presidente del Consiglio, parlando al Parlamento, ha più volte ribadito che lo sviluppo è la priorità assoluta e che senza credito alle imprese sviluppo non ci può essere -:

se il Governo sia a conoscenza dell'utilizzo da parte delle banche italiane dei 116 miliardi di euro ottenuti dalla BCE e quali iniziative urgenti di competenza intenda assumere affinché, in coordinamento con la Banca d'Italia, sia verificato il corretto utilizzo delle risorse della BCE, visto che ad oggi le banche non sembrano avere minimamente cambiato la tendenza almeno in Italia.

(2-01308)
«Lupi, Cicchitto, Corsaro, Casero».