ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01252

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 544 del 02/11/2011
Firmatari
Primo firmatario: BORGHESI ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 31/10/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 31/10/2011
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 31/10/2011
FOGLIARDI GIAMPAOLO PARTITO DEMOCRATICO 31/10/2011
TESTA FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 31/10/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 31/10/2011
Stato iter:
03/11/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/11/2011
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 03/11/2011
Resoconto GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 03/11/2011
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/11/2011

SVOLTO IL 03/11/2011

CONCLUSO IL 03/11/2011

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01252
presentata da
ANTONIO BORGHESI
mercoledì 2 novembre 2011, seduta n.544

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:

la linea ferroviaria Innsbruck-Brennero richiede interventi di manutenzione straordinaria in territorio austriaco che le ferrovie di quel Paese hanno in programma nel 2012;

risulta che proprio a seguito degli interventi siano state decise le seguenti restrizioni al traffico:

a) dall'11 giugno 2012 al 5 agosto 2012 chiusura parziale agibilità a binario singolo;

b) dal 6 agosto 2012 al 10 settembre 2012 chiusura totale;

c) dall'11 settembre 2012 al 30 settembre 2012 chiusura parziale agibilità a binario singolo;

tale soluzione è catastrofica per gli effetti che si produrrebbero su tutte le infrastrutture, sia quelle che hanno investito per far crescere il traffico ferroviario (adeguamenti di linee ferroviarie, nuovi terminali intermodali, interporti, imprese ferroviarie e altro), sia quelle che dovranno sopportare una crescita inusitata ed imprevista del traffico gommato (Autobrennero in primis);

negli anni sono stati fatti investimenti pubblici nazionali, regionali, territoriali e diretti da parte del consorzio Zai sul quadrante Europa, finalizzati a far crescere il traffico ferroviario, a far diminuire o comunque arrestare la crescita del traffico gommato, a realizzare un nodo infrastrutturale (interporto quadrante Europa) che eviti dispersioni economiche sia al sistema pubblico che al sistema privato (operatori delle merci), a investire sempre più sulla sostenibilità ambientale e sulla sicurezza (attiva e passiva) delle merci;

su tale questione dovrebbe esserci la massima attenzione perché il pericolo che incombe sulla linea ferroviaria del Brennero e sull'interporto quadrante Europa di Verona è grave e le conseguenze assumerebbero valenze sociali, ambientali ed economiche insostenibili;

gli amministratori dei territori e delle infrastrutture coinvolti devono preservare quanto dagli stessi realizzato (linee ed impianti ferroviari) e quanto nel tempo finora conquistato in termini di sostenibilità ambientale, per salvaguardare e migliorare la qualità di vita delle comunità insediate sul corridoio del Brennero;

l'Italia, con sacrificio, sta provvedendo ad adeguare e migliorare le proprie infrastrutture in linea con gli impegni assunti con l'Europa e senza aggravi per le altre aree europee. Non è, dunque, ammissibile che un adeguamento (seppur necessario) avvenga con soluzioni che si profilano, già fin d'ora, catastrofiche per l'economia del territorio italiano;

il percorso ferroviario alternativo proposto del by-pass attraverso il Tarvisio produrrà un allungamento di tempi e di tragitto, con un conseguente aumento dei costi. Inoltre, le ore in più ritarderanno la dinamica delle consegne e del carico-scarico, con ulteriori aggravi economici, se non addirittura rendendo insostenibile l'offerta commerciale;

il periodo di chiusura trasferirà traffico ferroviario verso quello su gomma (con ulteriori problemi per l'asta autostradale del Brennero, già ora satura), togliendo (si auspica solo temporaneamente) lavoro alle società di servizi ferroviari e terminalistici, provocando danni economici per parecchi milioni di euro;

le imprese ferroviarie e di servizi (Cemat, Terminali Italia, Quadrante servizi, Rtc, Kombiverkher, Trenitalia cargo e altre) hanno attivato un tavolo tecnico per valutare ogni possibile soluzione logistica, ma, in assenza di un'azione coordinata ed estesa a tutti i livelli (politico, sociale, territoriale, categorie e altri), si rischia di non ottenere una reale minimizzazione degli effetti rovinosi conseguenti alla chiusura della linea del Brennero -:

se quanto riferito in premessa corrisponda al vero e, in tal caso, come intenda procedere il Ministro interpellato, per quanto di competenza, al fine di minimizzare per le economie locali gli effetti delle manutenzioni straordinarie della linea Innsbruck-Brennero;

quali iniziative urgenti intenda assumere il Governo italiano nelle competenti sedi europee al fine di far assumere anche all'Unione europea l'onere di sostenere, per il periodo di chiusura del Brennero, i maggiori costi conseguenti alla situazione che le manutenzioni austriache determineranno;

se il Governo non ritenga di assumere iniziative presso la società Ferrovie dello Stato, durante i periodi di chiusura parziale al traffico con agibilità a binario singolo, al fine di rendere più veloce l'attività di carico e scarico dei treni al quadrante Europa.

(2-01252)
«Borghesi, Donadi, Dal Moro, Fogliardi, Federico Testa».