ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01239

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 537 del 18/10/2011
Abbinamenti
Atto 2/01225 abbinato in data 20/10/2011
Firmatari
Primo firmatario: TEMPESTINI FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/10/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VENTURA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 18/10/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 18/10/2011
Stato iter:
20/10/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 20/10/2011
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 20/10/2011
Resoconto SCOTTI VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 20/10/2011
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/10/2011

DISCUSSIONE IL 20/10/2011

SVOLTO IL 20/10/2011

CONCLUSO IL 20/10/2011

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01239
presentata da
FRANCESCO TEMPESTINI
martedì 18 ottobre 2011, seduta n.537

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che:

desta crescente preoccupazione l'inasprimento della situazione in Egitto, dove l'11 ottobre 2011 sono stati uccisi trentasei cristiani copti - mentre da notizie di stampa risultano più di 200 feriti - durante una manifestazione di protesta contro l'incendio di una chiesa, avvenuto la settimana precedente nella provincia di Assuan;

i manifestanti erano scesi in piazza anche per protestare contro il capo del Consiglio supremo della difesa, maresciallo Hussein Tantaui, accusato di non essersi impegnato far rispettare i diritti dei cristiani egiziani - che in Egitto costituiscono attualmente circa il 10 per cento di una popolazione di 85 milioni di abitanti circa - da parte della maggioranza musulmana;

i Ministri degli affari esteri dell'Unione europea hanno in modo univoco espresso una forte condanna delle violenze esplose in Egitto contro i cristiani copti ed hanno chiesto alle autorità egiziane di agire per tutelare le minoranze religiose;

lo stesso Ministro interrogato ha dichiarato che in Egitto sarebbe già in corso un vero e proprio esodo di cristiani copti, e, pur non avendo notizie certe sulle cifre, ha parlato di circa 100.000 cristiani che avrebbero già lasciato l'Egitto;

tali notizie destano preoccupazione anche alla luce del fatto che durante le manifestazioni della cosiddetta Primavera araba erano state evidenziate da molti analisti politici alcune promettenti manifestazioni di riconciliazione religiosa, che lasciavano sperare in un nuovo Egitto nel quale la minoranza copta avrebbe avuto gli stessi diritti della maggioranza musulmana;

tuttavia, ricominciati gli scontri a partire dal maggio 2011, l'Esercito, elemento centrale della transizione politica, sembra tenere un atteggiamento ambiguo e incerto, più preoccupato di costruire nuove alleanze con le forze politico religiose più tradizionaliste, la Fratellanza musulmana e forse le frange salafite, che non di garantire pari diritti alle minoranze religiose;

le prime elezioni politiche, dopo la caduta di Mubarak, dovrebbero tenersi il prossimo 28 novembre 2011, dopo una sospensione dell'attività parlamentare che risale allo scorso febbraio;

vi è, pertanto, il fondato timore che il Governo di transizione, costituito dalla giunta militare, possa sfruttare gli scontri in atto quale pretesto per chiedere, da un lato, un rinvio della scadenza elettorale e, dall'altro, per accreditarsi quale unica istituzione atta a garantire la stabilità in un momento così delicato;

gli ultimi avvenimenti gettano un ombra inquietante sui possibili esiti della cosiddetta Primavera araba, almeno con riferimento all'Egitto, lasciando intravedere la possibilità di un'alleanza tra militari e forze religiose tradizionaliste che potrebbe tentare di instaurare un nuovo regime, a carattere fondamentalista, deludendo le molte aspirazioni di libertà e giustizia sollevate in questi mesi;

un simile esito appare peraltro da scongiurare anche alla luce dei sempre più delicati equilibri nell'area medio-orientale, messa in eccezionale fibrillazione dalla situazione siriana, dalle tensioni tradizionali, ravvivate dalla richiesta di riconoscimento alle Nazioni Unite dello Stato palestinese, dall'attivismo di Ankara e dalla crisi del rapporto tradizionale turco-israeliano -:

quale sia la valutazione del Ministro interrogato sulla delicata transizione post-Mubarak e sui suoi possibili esiti in vista del passaggio importante delle elezioni del 28 novembre 2011;

quali iniziative urgenti abbia adottato o intenda adottare nelle opportune sedi internazionali al fine di utilizzare tutti gli strumenti politici e diplomatici per scongiurare da un lato il possibile rinvio della scadenza elettorale, e ottenere, dall'altro, concrete rassicurazioni circa un'adeguata tutela delle minoranze copte.

(2-01239)«Tempestini, Ventura».