ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01156

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 499 del 12/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: RAISI ENZO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 12/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 12/07/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/07/2011
Stato iter:
21/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/07/2011
Resoconto RAISI ENZO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 21/07/2011
Resoconto MISITI AURELIO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 21/07/2011
Resoconto RAISI ENZO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/07/2011

SVOLTO IL 21/07/2011

CONCLUSO IL 21/07/2011

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01156
presentata da
ENZO RAISI
martedì 12 luglio 2011, seduta n.499

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, per sapere - premesso che:

l'avvocato Gianpiero Martini è attualmente commissario liquidatore del Consorzio agrario provinciale di Ferrara;

il Consorzio agrario provinciale di Ferrara è in liquidazione coatta amministrativa con l'autorizzazione all'esercizio provvisorio e alla continuazione dell'attività;

l'avvocato Gianpiero Martini è stato nominato commissario liquidatore anche dal Consorzio agrario provinciale di Rovigo in data 7 aprile 2006 e riconfermato nella carica in data 30 ottobre 2006;

dopo l'omologazione del concordato nel febbraio 2010 ed il ritorno in esercizio ordinario del Consorzio agrario provinciale di Rovigo è stato nominato commissario governativo;

dopo la nomina dell'avvocato Gianpiero Martini, il Consorzio agrario provinciale di Rovigo si sarebbe rifornito di merci, per svariati milioni di euro, oltre che dai fornitori istituzionali, anche dal Consorzio agrario provinciale di Ferrara;

questo nuovo sistema di approvvigionamento ha fatto transitare attraverso il bilancio del Consorzio agrario provinciale di Ferrara merci che in passato venivano acquistate direttamente, senza intermediazione, dalla struttura rodigina;

questa operazione commerciale ha aumentato i ricavi lordi della struttura consortile ferrarese; oltre ai compensi, di legge, spettanti ai commissari liquidatori dei Consorzi agrari, qualora sia stata autorizzata la continuazione dell'attività degli stessi, è corrisposto un ulteriore compenso pari allo 0,10 per cento dei ricavi lordi;

il commissario liquidatore del Consorzio agrario provinciale di Ferrara riveste la qualifica di pubblico ufficiale;

nell'agosto 1996, pochi giorni prima della scadenza dei termini prescrittivi, l'ingegner Franco Rizzi, allora Commissario liquidatore del Consorzio agrario provinciale di Rovigo, aveva iniziato un'azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori e sindaci dello stesso Consorzio agrario;

alla maggior parte degli amministratori erano stati posti sotto sequestro beni per oltre cinque miliardi di lire solido fra tutti;

alcuni amministratori, rimarcando la mancata fazione di alcuni soggetti, non di secondo piano, nella vicenda consortile, e più precisamente i direttori che si erano avvicendati in carica nel periodo considerato dall'azione di responsabilità ed i commissari governativi che erano subentrati all'atto dello scioglimento del consiglio, provvedevano a chiamarli in causa;

oltre all'azione civile azionata dal commissario liquidatore ingegner Franco Rizzi, la procura della Repubblica aveva avviato un procedimento penale che si è concluso in secondo grado per tutti coloro che erano stati rinviati a giudizio, con la seguente sentenza assolutoria: «perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato»;

pochi giorni dopo la sua nomina il commissario liquidatore Giampiero Martini ha affidato al dottor Nicola Ermini, dottore commercialista e revisore contabile in Firenze, il seguente incarico: «Dica il perito, esaminati i bilanci del Consorzio Agrario di Rovigo relativi agli esercizi dal 1983 al 1989, tenuto conto delle perizie contabili in date 25 marzo e 18 luglio 1996, redatte dai Dottori Commercialisti Leopoldo Mutinelli e Francesco Spimpolo, con studio in Padova, esaminata ulteriormente la documentazione afferente l'azione di responsabilità promossa dalla liquidatela contro amministratori e sindaci del Cap. di Rovigo attualmente pendente dinanzi al Tribunale di Venezia RG 4975/1999:

a) se i bilanci del Cap, di Rovigo relativi agli esercizi dal 1983 al 1989 compresi siano stati correttamente redatti secondo la normativa civilista e contabile all'epoca vigente;

b)quando eventualmente si sia verificata la perdita del patrimonio netto;

c)l'eventuale insorgenza di perdita di gestione riferite ad operazioni poste in essere dopo la menzionata perdita del patrimonio netto sino al decreto di messa in liquidazione coatta amministrativa, quantificando le perdite stesse, al fine della quantificazione dei risarcimenti eventualmente dovuti dagli amministratori e sindaci del Consorzio agrario provinciale di Rovigo all'epoca dei fatti»;

in data 11 maggio 2006 il dottor Nicola Ermini depositava e giurava la perizia richiesta dall'avvocato Giampiero Martini avanti al dottor Paolo Nasti, notaio in Firenze. Le conclusioni della stessa in risposta ai quesiti sono:

a)si può sostenere che i bilanci relativi agli esercizi 1983-1989 siano stati redatti non sempre correttamente, secondo la normativa civilistica e contabile all'epoca vigente; comunque, gli esiti penali per amministratori e sindaci hanno dato luogo a conseguenze assolutorie in grado di appello e le erronee imputazioni non hanno occultato la perdita del patrimonio netto;

b)la perdita del patrimonio netto è infatti avvenuta nell'esercizio 1989 e poteva essere rilevata da amministratori e sindaci al momento dell'approvazione del bilancio nel 1990;

c)le perdite di gestione riferite ad operazioni poste in essere dopo la menzionata perdita del patrimonio netto sino al decreto di messa in liquidazione coatta amministrativa (1991) non rilevano ai fini della presente indagine dal momento che non possono essere poste a carico degli amministratori e sindaci che sono cessati con la commissariazione governativa il 3 aprile 1990, senza aver potuto approvare il bilancio 1989;

nei confronti dei chiamati in causa Antonella Scorzoni e Paolo Scorzoni, eredi di Steno Scorzoni, di Ferdinando Montanari e degli eredi di Guido Guizzardi, ex direttori del Consorzio, nonché di Dino Dal Monte e degli eredi di Giorgio Candeo, commissari governativi chiamati in causa da alcuni convenuti, esclusi fin dall'inizio dalla controversia giudiziale da parte del commissario liquidatore ingegner Franco Rizzi, il Consorzio agrario non ha mai svolto domande giudiziali;

dalla perizia del dottor Nicola Ermini si evincerebbe che tutte le operazioni che hanno portato all'ingente passivo del consorzio agrario di Rovigo, dopo l'azzeramento del patrimonio, sarebbero attribuibili ai due commissari liquidatori Giorgio Candeo e Dino Dal Monte;

l'azione di responsabilità si è chiusa con tutti i soggetti interessati convenuti e chiamati in causa a spese compensate -:

se risulti che l'organo di vigilanza delle liquidazioni coatte amministrative del Consorzio agrario provinciale di Ferrara e del Consorzio agrario provinciale di Rovigo abbia autorizzato le operazioni di approvvigionamento e se le stesse abbiano procurato un indebito profitto al commissario liquidatore di entrambe, avvocato Giampiero Martini;

per quale motivo l'organo di vigilanza abbia autorizzato il commissario liquidatore Giampiero Martini alla chiusura dell'azione di responsabilità anche nei confronti degli ex commissari governativi Enrico Candeo (eredi) e Dino Dal Monte, dal momento che la perizia redatta dal professor Nicola Ermini, per espressa richiesta dello stesso avvocato Martini, li indicherebbe come i soli responsabili del dissesto finanziario del Consorzio Avario di Rovigo, tenendo anche conto che quest'ultimi, chiamati in causa nel corso del procedimento civile, non sono stati giudicati in sede penale e non possono vantare alcuna sentenza assolutoria, relativamente ad un comportamento doloso;

in quale modo l'organo di vigilanza intenda procedere per recuperare le somme che avrebbero dovuto essere risarcite dai due commissari governativi o dai loro eredi;

se l'avvocato Giampiero Martini abbia presentato all'organo di vigilanza delibere e, in caso affermativo, per quali importi, relativamente ai pagamento delle spese legali dei chiamati in causa, in modo particolare del commissario governativo Dino Dal Monte e del direttore Guido Guizzardi;

in quale modo l'organo di vigilanza intenda recuperare le somme eventualmente erogate indebitamente.

(2-01156)«Raisi, Della Vedova».