Atto Camera
Interpellanza urgente 2-01154
presentata da
DONELLA MATTESINI
martedì 12 luglio 2011, seduta n.499
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
Ferrovie dello Stato è una spa partecipata al 100 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze. Oltre ad essere la più grande azienda del Paese è anche il più grande gruppo che in Italia gestisce il trasporto ferroviario. Ad esempio, fanno parte del gruppo Ferrovie dello Stato società quali Trenitalia, RFI, Italferr, ed altre;
il 23 dicembre 2010 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed i vertici del gruppo Ferrovie dello Stato hanno firmato un contratto di programma 2007-2011 per la gestione degli investimenti nel settore. Il suddetto contratto, in attuazione dell'articolo 14 del decreto legislativo 8 luglio 2003, n. 188, nonché della concessione, ha per oggetto la disciplina dei rapporti tra lo Stato ed RFI con riguardo:
a) alla realizzazione degli investimenti per l'infrastruttura ferroviaria, alla manutenzione straordinaria ed al rinnovo dell'infrastruttura medesima, nonché all'adozione di tutte le misure, gli interventi, le attività e le opere ai fini del miglioramento della qualità dei servizi, dello sviluppo dell'infrastruttura ferroviaria e del rispetto dei livelli di sicurezza compatibili con l'evoluzione tecnologica;
b) alle modalità di funzionamento delle suddette attività, allo scopo di individuare i mezzi disponibili per il raggiungimento degli obbiettivi di cui alla lettera a). Tale contratto di programma implica l'affidamento della gestione di un servizio pubblico da parte dello Stato al gruppo Ferrovie dello Stato a fronte evidentemente di cospicui stanziamenti di risorse pubbliche;
il reclutamento di personale all'interno del gruppo Ferrovie dello Stato avviene attraverso un processo di raccolta e selezione di curriculum vitae pervenuti attraverso la compilazione dell'apposito form nella sezione web dei siti delle società del gruppo;
il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, all'articolo 18 così recita:
«1. A decorrere dal sessantesimo giorno successivo all'entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge, le società che gestiscono servizi pubblici locali a totale partecipazione pubblica, adottano con propri provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi di cui al comma 3 dell'articolo 35 del decreto legislativo n. 165 del 2001;
2. Le altre società a partecipazione pubblica totale o di controllo adottano, con propri provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi, anche di derivazione comunitaria, di trasparenza, pubblicità ed imparzialità.
3. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alle società quotate sui mercati regolamentati»;
dal 21 ottobre 2008, le società interamente pubbliche devono sottostare alle norme pubblicistiche del reclutamento del personale fissate dall'articolo 35 del decreto legislativo n. 165 del 2001 che stabilisce: «Le procedure di reclutamento nelle Pubbliche amministrazioni si conformano ai seguenti principi:
a) adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscono l'imparzialità ed assicurino economicità e celerità di espletamento, ricorrendo, ove è opportuno, all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme di preselezione;
b) adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire;
c) rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori;
d) decentramento delle procedure di reclutamento;
e) composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali»;
in precedenza la Corte Costituzionale con sentenza n. 466 del 28 dicembre 1993 - successivamente alla trasformazione in società per azioni degli enti di gestione delle partecipazioni statali e degli enti pubblici economici per effetto dell'articolo 15 del decreto legge 11 luglio 1992, n. 333, convertito dalla legge 8 agosto 1992, n. 359 - ha affermato che persiste l'assoggettamento al controllo della Corte dei conti delle società in questione finché le stesse continuano ad essere detenute, in modo esclusivo o maggioritario, dallo Stato. Inoltre, il consiglio di Stato (sezione VI, 20 maggio 1995, n. 498), ha deliberato che, nonostante l'intervenuta privatizzazione formale, i contratti stipulati dalla spa Ferrovie dello Stato sono assoggettati alle procedure dell'evidenza pubblica e le relative controversie appartengono alla giurisdizione del giudice amministrativo;
secondo quanto previsto dall'articolo 97 della Costituzione: «Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge» -:
quante assunzioni siano state effettuate all'interno del gruppo Ferrovie dello Stato e con quali criteri, a far data dall'entrata in vigore del decreto legge n. 112 del 2008, posto che ad avviso degli interpellanti, le società del gruppo Ferrovie dello Stato, partecipate al 100 per cento dallo Stato, devono procedere al reclutamento delle risorse umane attraverso selezioni pubbliche e trasparenti, come previsto per tutte le società pubbliche.
(2-01154)
«Mattesini, Murer, Marchi, Mario Pepe (PD), Miglioli, Colombo, D'Incecco, Bellanova, Melis, Grassi, Corsini, Albini, Cenni, Trappolino, Codurelli, Garavini, Giovanelli, Gnecchi, Laganà Fortugno, Mazzarella, Genovese, Recchia, D'Antona, Rigoni, Giorgio Merlo, Ginoble, D'Antoni, Boccuzzi, Zampa, Argentin, Braga, De Pasquale, Esposito, Farinone, Ferranti, Pierdomenico Martino, Tenaglia, Zaccaria».