ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01153

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 499 del 12/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: BOCCIA FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VENTURA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2011
BARETTA PIER PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2011
FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2011
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2011
GOZI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2011
DE MICHELI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2011
GINEFRA DARIO PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2011
RECCHIA PIER FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2011
NANNICINI ROLANDO PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2011
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2011
MOSCA ALESSIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2011
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2011
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2011
VACCARO GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2011
GENOVESE FRANCANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2011
BERNARDO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 13/07/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 12/07/2011
Stato iter:
14/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/07/2011
Resoconto BOCCIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 14/07/2011
Resoconto CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 14/07/2011
Resoconto BERNARDO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

DISCUSSIONE IL 14/07/2011

SVOLTO IL 14/07/2011

CONCLUSO IL 14/07/2011

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01153
presentata da
FRANCESCO BOCCIA
martedì 12 luglio 2011, seduta n.499

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
il mercato secondario europeo continua a essere oggetto di speculazioni in scia ai timori di contagio della crisi del debito pubblico;
l'Italia è protagonista ormai da qualche settimana di movimenti anomali sui mercati azionari e obbligazionari che hanno portato ad un incremento record fino a 300 punti base del differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani (Btp) e quelli tedeschi (Bund);
si sta assistendo in questi giorni ad un ribasso del valore dei titoli di Stato italiani senza precedenti dai tempi dell'introduzione dell'euro;
è noto che in Europa buona parte dei cds (credit default swap), ovvero i costi per assicurarsi dal default di una nazione, vengono comprati e venduti da soggetti che non devono coprirsi da alcun rischio ma piuttosto da soggetti (in particolare gli hedge fund e le banche di investimento) che cercano di lucrare sui ribassi dei corsi sviluppando una speculazione sui titoli di Stato delle economie più in sofferenza e, tra queste, anche quella italiana;
lo stesso Presidente della Commissione europea, Manuel Barroso, si è dichiarato in più occasioni d'accordo sulla necessità di frenare le vendite accelerando il coordinamento dell'azione per contrastare la volatilità dei mercati e rafforzando la credibilità dei messaggi trasmessi ai mercati;
il blocco delle vendite allo scoperto applicato dalla Germania circa un anno fa sui titoli di Stato della zona euro e sulle azioni delle dieci maggiori società tedesche quotate in borsa non ha impedito le speculazioni su questi titoli, effettuate mediante soggetti finanziari ubicati in altri Stati dell'eurozona; il mancato coordinamento fra gli Stati membri ha, di fatto, aumentato la volatilità dei corsi azionari e le tensioni nei mercati;
in queste ore la Consob ha tentato di arginare gli effetti speculativi in Italia approvando un nuovo regime di trasparenza in materia di vendite allo scoperto il quale prevede che, a decorrere dall'11 luglio e fino al 9 settembre 2011, «gli investitori che detengano posizioni ribassiste rilevanti sui titoli azionari negoziati sui mercati regolamentati italiani sono tenuti a darne comunicazione»;
il valore dei cds (credit default swap) contrattati in Italia è esiguo rispetto al valore dei contratti aperti nel resto d'Europa ed il provvedimento emanato dalla Consob, seppur in linea con le necessità del Paese, rischia di essere insufficiente -:
se il Governo non ritenga necessario e urgente promuovere, nelle sedi europee, il blocco delle vendite di titoli allo scoperto in tutta l'Unione europea, partendo dall'eurozona, così da garantire l'efficacia della misura stessa, nonché norme che prevedano la centralizzazione degli scambi e la standardizzazione dei contratti negoziati nei mercati;
se non ritenga necessario ed opportuno promuovere, nelle sedi europee, l'istituzione di un'agenzia di rating pubblica europea al fine di migliorare i meccanismi attuali di valutazione economica dei mercati e del loro funzionamento.
(2-01153)
(Nuova formulazione) «Boccia, Ventura, Baldelli, Bernardo, Baretta, Germanà, Fluvi, Del Tenno, Lulli, Pagano, Gozi, Pugliese, De Micheli, Vincenzo Antonio Fontana, Ginefra, Ventucci, Recchia, Leo, Nannicini, Antonio Pepe, Andrea Orlando, Dima, Mosca, Berardi, Martella, Savino, Dal Moro, Vaccaro, Genovese».