ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01141

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 495 del 05/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: PATARINO CARMINE SANTO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 05/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 05/07/2011
BRIGUGLIO CARMELO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 05/07/2011
CONTE GIORGIO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 05/07/2011
MORONI CHIARA FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 05/07/2011
CONSOLO GIUSEPPE FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 05/07/2011
DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 05/07/2011
PROIETTI COSIMI FRANCESCO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 05/07/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • TURISMO
  • RAPPORTI CON LE REGIONI E COESIONE TERRITORIALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 05/07/2011
Stato iter:
07/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/07/2011
Resoconto PATARINO CARMINE SANTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 07/07/2011
Resoconto GIRO FRANCESCO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
REPLICA 07/07/2011
Resoconto PATARINO CARMINE SANTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/07/2011

SVOLTO IL 07/07/2011

CONCLUSO IL 07/07/2011

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01141
presentata da
CARMINE SANTO PATARINO
martedì 5 luglio 2011, seduta n.495

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per i beni e le attività culturali, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro del turismo, il Ministro per i rapporti con le regioni e coesione territoriale, il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:

in Castellaneta (Taranto), località «Le Grotte», si stanno effettuando i lavori per la realizzazione del Metanodotto Massafra (Taranto)-Biccari (Foggia), per conto della Snam-rete gas;

durante l'esecuzione dei predetti lavori di scavo sono venuti alla luce insediamenti archeologici che, considerando la vastità dell'area interessata, i rilievi, la natura e la ricchezza del materiale ritrovato (monete di bronzo e di argento, vasellame di pregevole fattura, monili e altro), fanno verosimilmente pensare ad una delle aree archeologicamente più interessanti del Meridione scoperte negli ultimi tempi;

tali scoperte stanno restituendo informazioni importantissime circa la presenza di un centro rurale databile tra l'età arcaica e quella romana, con il rinvenimento di una porzione di una necropoli infantile, di sepolture relative a nuclei familiari, di una tomba ad incinerazione, di ambienti abitativi ed importanti tracce legate alla produzioni agricola;

le ricerche condotte negli ultimi decenni nella chora della colonia greca di Taranto hanno consentito di documentare segni evidenti di coltivazione della vite, inquadrabili tra l'età classica ed ellenistica, che troverebbero puntuali conferme e confronti in località «Le Grotte», dove sono perfettamente conservati numerosissime canalette rettangolari, parzialmente intersecate da solchi regolari continui praticati nel terreno limo-argilloso e nel banco calcarenitico, funzionali ad impianti di vigneti e resti di strutture insediative a carattere rurale, associate probabilmente ad un intenso sfruttamento agricolo dell'area. Nella parte settentrionale dell'insediamento, in una zona precedentemente utilizzata come necropoli, sono stati individuati i resti di un edificio di grandi dimensioni, con più fasi di vita, di cui sono chiaramente visibili un vano quadrangolare e parte di un impianto produttivo, connesso probabilmente alla produzione del vino;

grande interesse è stato mostrato per il sito archeologico da parte di docenti di università straniere (Grecia e USA) che hanno dichiarato di essere disposti a continuare gli scavi;

tali scoperte rappresentano, altresì, una grande opportunità per il turismo che, oltre al mare stupendo, alle gravine, ai centri storici con le loro chiese e i loro edifici, può offrire un'altra risorsa per la stagione estiva e un interessante programma di destagionalizzazione per tutti gli operatori del settore;

nonostante l'estensione dei rinvenimenti e la loro importanza sotto il profilo archeologico, culturale e turistico, la Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, preposta all'alta sorveglianza delle attività di ricerca e catalogazione dei reperti, ha comunicato ai proprietari del fondo interessato dalle straordinarie scoperte, l'imminente interruzione delle attività di scavo ed, anzi, la prossima ricopertura del sito con il terreno nel frattempo asportato, per mancanza di risorse economiche; una tale motivazione (mancanza di risorse economiche), però, contrasta fortemente con alcune notizie di stampa, secondo le quali, l'Europa dà alla Puglia 25 milioni di euro l'anno per la tutela e la salvaguardia della sua storia emersa e da fare emergere (proprio come per il caso in questione);

se tali ultime decisioni dovessero essere definitive, oltre ad impedire la prosecuzione delle attività di scavo, esse escluderebbero la fruibilità ai fini culturali, archeologici, turistici e di valorizzazione del territorio di un sito dalle straordinarie potenzialità;

l'abbandono di ogni interesse al sito da parte della Soprintendenza renderebbe «indifeso» rispetto ai probabili illeciti «interessamenti» dei «tombaroli», il tesoro che in esso si cela, provocherebbe danni irreparabili sul piano culturale e mortificherebbe tante iniziative imprenditoriali che, in una zona in cui il livello occupazionale è molto basso, potrebbero rappresentare concrete possibilità di lavoro e di sviluppo economico, soprattutto per i giovani;

proprio un gruppo di giovani, non volendo rassegnarsi all'idea dell'assurda chiusura e della ricopertura degli scavi, su Facebook ha promosso il sito «Salviamo il tesoro archeologico di Castellaneta», dichiarandosi pronto ad una spedizione sul posto e a fare da scudo umano per impedire che il patrimonio di così inestimabile valore culturale, venuto alla luce grazie al delicato e prezioso lavoro di scavi, possa essere sotterrato -:

se non ritengano di intervenire con la dovuta urgenza:

a) perché, accertata l'esistenza di fondi europei, se ne possa destinare una giusta quota per continuare e potenziare l'attività di scavo;

b) perché l'ENI, cosi come generosamente si è comportata in analoghe circostanze in altre regioni italiane, faccia altrettanto per la campagna di scavi in località «Le Grotte»;

c) perché la Soprintendenza regionale coinvolga le università della regione;

d) perché la prefettura di Taranto organizzi un tavolo di concertazione con tutti i soggetti istituzionali competenti e con gli enti locali (provincia e comune di Castellanata), per impedire che venga interrotta l'attività di ricerca in corso e ordinata la chiusura del sito con tutti i danni che una tale insensata decisione comporterebbe sul piano culturale, sociale ed economico.

(2-01141)
«Patarino, Della Vedova, Briguglio, Giorgio Conte, Moroni, Consolo, Di Biagio, Proietti Cosimi».