ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01111

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 482 del 07/06/2011
Firmatari
Primo firmatario: BERSANI PIER LUIGI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/06/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRANCESCHINI DARIO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
VENTURA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
BOCCIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
BARETTA PIER PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
GAROFANI FRANCESCO SAVERIO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
MELANDRI GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
ROSSA SABINA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
ZUNINO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
BOFFA COSTANTINO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
BONAVITACOLA FULVIO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
CIRIELLO PASQUALE PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
CUOMO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
D'ANTONA OLGA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
MAZZARELLA EUGENIO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
NICOLAIS LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
SANTAGATA GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
VACCARO GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
FOGLIARDI GIAMPAOLO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
MOGHERINI REBESANI FEDERICA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
NACCARATO ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
TESTA FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
MARAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
STRIZZOLO IVANO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
CAVALLARO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
GIOVANELLI ORIANO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
MERLONI MARIA PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
PISTELLI LAPO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
VANNUCCI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
CAPODICASA ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
CARDINALE DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
D'ANTONI SERGIO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
GENOVESE FRANCANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
GOZI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
LEVI RICARDO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
MARTINO PIERDOMENICO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
RUSSO ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
SAMPERI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 07/06/2011
Stato iter:
09/06/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/06/2011
Resoconto TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 09/06/2011
Resoconto SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 09/06/2011
Resoconto VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/06/2011

SVOLTO IL 09/06/2011

CONCLUSO IL 09/06/2011

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01111
presentata da
PIER LUIGI BERSANI
martedì 7 giugno 2011, seduta n.482

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:

il nuovo piano industriale di Fincantieri - azienda pubblica controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze attraverso Fintecna - che prevede 2.551 esuberi (pari al 30 per cento della forza lavoro attualmente impiegata), la chiusura dei cantieri di Castellammare di Stabia, Genova Sestri Ponente e il ridimensionamento di quello di Riva Trigoso, conferma le peggiori previsioni dei mesi scorsi;

in tutti i siti, migliaia di lavoratori delle ditte di appalto e, più in generale, dell'indotto hanno perso o rischiano di perdere il lavoro, spesso senza la possibilità di vedersi riconoscere l'accesso agli ammortizzatori sociali;

a seguito della crisi, gli ordinativi di Fincantieri hanno visto un drastico ridimensionamento delle unità commissionate, a causa della caduta della domanda armatoriale ma anche della perdita totale del business delle navi mercantili, appannaggio esclusivo dei cantieri asiatici;

il temuto ridimensionamento industriale era prevedibile a fronte di un portafoglio ordini del tutto inconsistente rispetto alla capacità produttiva di Fincantieri;

i tagli occupazionali sono anche conseguenza della situazione di degrado e di abbandono di una parte dei siti di Fincantieri, segnati dal continuo peggioramento delle condizioni complessive di lavoro e, della salute e della sicurezza dei lavoratori, e dal declino dell'efficienza complessiva del sistema e dei risultati qualitativi, da addebitarsi principalmente ad un modello produttivo che si fonda sulla crescente esternalizzazione di attività, con il solo scopo di abbattere i costi e che ha determinato la perdita del controllo del processo produttivo da parte dell'azienda;

tuttavia, è il quadro complessivo dell'industria navalmeccanica nazionale a destare preoccupazione, nonostante le sollecitazioni di Ancanap, Confitarma, Rina, Cetena, Vasca navale; in questo contesto, le strategie adottate dall'Unione europea per affrontare la crisi del settore, con particolare riferimento al comparto dei traghetti, potrebbero favorire nuovi investimenti con ricadute positive sull'intero comparto;

per cogliere le opportunità di possibile rilancio del settore e di settori contigui sarebbe indispensabile un adeguamento infrastrutturale dei siti produttivi di Fincantieri, coinvolgendo le regioni e gli enti locali nella definizione degli investimenti necessari alla realizzazione delle infrastrutture ed in particolare, al miglioramento delle infrastrutture di accesso ad alcuni cantieri come quello di Sestri Ponente;

il Governo, nonostante gli impegni assunti ufficialmente, con l'accordo del 18 dicembre 2009 tra il Ministro dello sviluppo economico, l'impresa e le istituzioni locali interessate - che dava seguito all'intesa del 16 luglio 2009 tra Fincantieri e le organizzazioni sindacali -, per il rilancio delle commesse pubbliche e la ristrutturazione in senso efficientistico dei cantieri in Italia, non si è attivato, ad avviso degli interpellanti, per individuare le politiche e gli strumenti di difesa e di sostegno della cantieristica navale italiana necessari per mantenere inalterati gli attuali livelli produttivi ed occupazionali del settore;

tale comportamento è conseguenza, a giudizio degli interpellanti, della totale assenza di una politica industriale da parte del Governo, particolarmente evidente nel settore navalmeccanico, dove si registrano gravi inadempienze e ritardi, a partire dalla mancata riconvocazione del tavolo, sollecitata da mesi senza riscontro alcuno;

l'assenza del Governo e la mancanza di prospettive alternative nel confronto sul piano industriale ha fatto crescere tra i lavoratori preoccupazione e sconcerto e infine, dopo l'annuncio dei «tagli» ha suscitato la «collera dei poveri», così come denunciato dal monito di monsignor Giancarlo Maria Bregantini, presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, sfociata nelle manifestazioni di questi giorni;

a seguito delle manifestazioni dei lavoratori di Fincantieri, il Ministro dello sviluppo economico ha finalmente convocato per venerdì 3 giugno 2011 i vertici dell'azienda e i sindacati nazionali per discutere il piano di riorganizzazione industriale; nel corso di tale incontro si è registrato il ritiro del piano industriale annunciato dall'impresa;

la gravità della situazione della cameristica nazionale era già ampiamente nota al Parlamento, che già il 25 gennaio 2011, con la risoluzione 8-00104 approvata dalla X Commissione attività produttive, commercio e turismo, della Camera aveva unanimemente impegnato il Governo ad attivarsi per la gestione e il superamento della fase di crisi;

sono, infatti, indispensabili azioni volte a:

a) mettere in campo progetti di riconversione industriale concreti e condivisi con i sindacati e gli enti locali, scongiurando la messa in opera dei piani di chiusura degli stabilimenti e la riduzione strutturale della capacità produttiva, sospendendo gli effetti dell'«informativa-piano industriale» di Fincantieri;

b) garantire nel settore navalmeccanico il pieno rispetto degli impegni assunti dal Governo al tavolo del 18 dicembre 2009;

c) sollecitare la mobilitazione tempestiva del Fondo europeo di di adeguamento alla globalizzazione per intervenire subito a sostegno dell'occupazione, altresì indispensabile per promuovere l'attività produttiva;

d) consolidare le politiche industriali finalizzate al rilancio della cantieristica navale italiana attraverso l'individuazione di investimenti ed incentivi, in particolare alla ricerca e all'innovazione, che consentano di aumentare la competitività della produzione italiana e al contempo di garantire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, operando attivamente per ottenere garanzie, da parte di Fincantieri, nel senso del mantenimento della produzione nei cantieri in Italia;

e) rifinanziare la legge 9 gennaio 2006, n. 13 - approvata dalla Unione europea definanziata dall'attuale Governo - che consente la rottamazione delle navi passeggeri e traghetti misti passeggeri e merci, dal momento che in Italia la flotta di questa tipologia navale è particolarmente vetusta, insicura, ad alto consumo energetico ed inquinante, con una anzianità di 40,50,60 fino ad 80 anni;

f) garantire un adeguato livello delle commesse pubbliche nel settore della navalmeccanica, contemporaneamente alla realizzazione della terza fregata FREMM, reperendo le risorse necessarie alla costruzione di ulteriori fregate;

g) fornire a Fincantieri indirizzi precisi per un piano industriale basato su commesse pubbliche immediatamente cantierabili, su investimenti in diversificazione produttiva e innovazione tecnologica volta alla sostenibilità e compatibilità ambientale, sul recupero di un modello produttivo ed organizzativo rispettoso del diritto alla salute ed alla sicurezza dei dipendenti Fincantieri e dei lavoratori delle ditte degli appalti;

h) sostenere in sede europea la proposta di un piano straordinario per il rinnovo della flotta dei traghetti nei Paesi dell'Unione europea;

i) vigilare sulla corretta applicazione delle misure finalizzate a scoraggiare le iniziative di delocalizzazione previste dalla legge n. 80 del 2005 e confermare l'impegno a difendere la fair competition sui mercati internazionali e a contrastare: fenomeni di concorrenza sleale, promuovendo il monitoraggio rispetto agli effetti generati dall'attuazione del nuovo accordo commerciale tra Unione europea e Corea del Sud -:

quali siano le ragioni per le quali non si è dato corso agli impegni e ai programmi assunti con l'impresa, le parti sociali e le amministrazioni territoriali interessate;

come si intenda recuperare il ritardo accumulato nella gestione della crisi della cantieristica nazionale nonostante le sollecitazioni e gli indirizzi del Parlamento;

quali urgenti misure si intendano adottare per consentire un proficuo confronto tra l'impresa, le organizzazioni sindacali e gli enti locali interessati, volto all'individuazione di un realistico piano per aumentare la competitività della produzione italiana, superare i vincoli infrastrutturali e al contempo garantire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, scongiurando l'annunciata chiusura di alcuni stabilimenti, in coerenza con quanto sottoscritto nel dicembre 2009;

quale ruolo rivesta il sistema della cantieristica nazionale negli obiettivi del Governo di rilancio dell'industria italiana.

(2-01111)
«Bersani, Franceschini, Ventura, Lulli, Damiano, Meta, Vico, Tullo, Boccia, Baretta, Garofani, Melandri, Andrea Orlando, Rossa, Zunino, Boffa, Bonavitacola, Bossa, Ciriello, Cuomo, D'Antona, Graziano, Iannuzzi, Mazzarella, Nicolais, Pedoto, Mario Pepe (Pd), Piccolo, Picierno, Santagata, Sarubbi, Vaccaro, Dal Moro, Fogliardi, Martella, Miotto, Mogherini Rebesani, Murer, Naccarato, Rubinato, Sbrollini, Tempestini, Federico Testa, Viola, Maran, Rosato, Strizzolo, Agostini, Cavallaro, De Torre, Giovanelli, Merloni, Pistelli, Vannucci, Berretta, Burtone, Capodicasa, Cardinale, Causi, D'Antoni, Genovese, Gozi, Levi, Pierdomenico Martino, Antonino Russo, Samperi, Siragusa».