ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01012

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 451 del 23/03/2011
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 22/03/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 22/03/2011
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 22/03/2011
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI 22/03/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 22/03/2011
Stato iter:
24/03/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/03/2011
Resoconto DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 24/03/2011
Resoconto VICECONTE GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 24/03/2011
Resoconto DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/03/2011

SVOLTO IL 24/03/2011

CONCLUSO IL 24/03/2011

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01012
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
mercoledì 23 marzo 2011, seduta n.451

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:

le classi di concorso delle materie letterarie nelle scuole secondarie di II grado, secondo la dicitura tradizionale attualmente vigente, sono le seguenti: a) A052: lettere, latino, greco al liceo classico; b) A051: lettere, latino nei licei e istituti magistrali; c) A050: lettere negli istituti di istruzione secondaria di II grado;

la suddivisione delle classi di concorso dell'ambito disciplinare di lettere serve ad assegnare agli insegnanti cattedre nelle diverse tipologie di istituti secondari di II grado e, dalle tabelle dei decreti ministeriali del 2 marzo 1972 (recante indicazioni circa le nuove classi di abilitazione all'insegnamento secondario e nuove classi di concorso a cattedre), del 3 settembre 1982 (recante indicazioni circa le nuove classi di concorso a cattedre) e n. 39 del 30 gennaio 1998 (testo coordinato delle classi di concorso) risulta con chiarezza la seguente associazione delle classi di concorso ai diversi insegnamenti dei vari istituti superiori: a) A052: italiano, latino, greco, storia, educazione civica, geografia al ginnasio del liceo classico; latino e greco al triennio; b) A051: italiano, latino, storia, educazione civica, geografia al biennio del liceo scientifico; italiano e latino al triennio del liceo classico e scientifico; italiano, latino, storia, educazione civica, geografia al primo anno dell'istituto magistrale, latino e storia al triennio; c) A050: materie letterarie negli istituti magistrali, istituti tecnici, istituti professionali, licei artistici, istituti d'arte e istituto per la decorazione e l'arredo della chiesa;

comunque ogni classe di concorso più alta possiede i requisiti professionali e i titoli necessari per insegnare in quelle inferiori (si parla a questo proposito infatti di «abilitazioni a cascata», come indicato dal decreto ministeriale n. 54 del 1998) e, quindi, la classe di concorso più alta in assoluto tra quelle delle materie letterarie, cioè l'A052, è abilitata all'insegnamento delle materie letterarie in qualsiasi istituto secondario inferiore o superiore;

fino all'entrata in vigore della riforma delle superiori attuata dal Ministro interpellato, le classi di concorso sopra elencate erano considerate atipiche solo in rare eccezioni, ad esempio al triennio del liceo classico. Lì l'insegnamento del latino era assegnato sia alla A052, classe di concorso cui inevitabilmente deve competere l'insegnamento delle lingue e delle lettere classiche al liceo classico, data la valenza specifica dell'abilitazione conseguita, sia alla A051, esclusivamente per ottemperare ad esigenze strettamente legate alla didattica, ossia con l'obiettivo di garantire agli insegnanti e agli studenti l'omogeneità dei consigli di classe e delle sezioni;

le sovrapposizioni tra le classi di concorso letterarie determinate dalle atipicità erano, tuttavia, tollerate fino all'anno scolastico 2010-2011 (cioè fino all'entrata in vigore della riforma delle scuole secondarie), perché era prassi dei dirigenti scolastici attribuire le cattedre di lettere agli istituti professionali e tecnici attingendo dalla classe di concorso A050, ai licei (escluso il ginnasio del classico) attingendo dalla classe A051, ai ginnasi dei licei classici attingendo esclusivamente dalla A052, al triennio del liceo classico per italiano e latino dalla A051, per latino e greco dalla A052;

già nella primavera 2010, in occasione dell'emanazione da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca della nota (protocollo 1348 del 21 aprile 2010) che stabiliva la confluenza delle vecchie classi di concorso nei nuovi insegnamenti del primo anno degli istituti superiori secondo la riforma in vigore dall'anno scolastico 2010-2011, gli interpellanti si sono trovati a sottoporre all'attenzione del Ministro interpellato il problema riguardante l'estensione, contemplata dalle tabelle allegate alla suddetta nota, dell'atipicità nell'ambito degli insegnamenti di lettere alle superiori; estensione che, senza alcun riguardo per le esigenze di didattica delle lingue classiche presenti nel biennio del liceo classico, penalizza la classe di concorso A052, cioè quella in possesso di competenze certificate per l'insegnamento al liceo classico e, nel rispetto del principio del merito, quella che ha maggiori titoli per insegnare le materie letterarie anche negli altri istituti superiori;

il Ministro interpellato, evidentemente riconoscendo la propria svista, aveva emanato successivamente un'altra nota (protocollo n. 968 dell'11 maggio 2010) che, recependo le istanze rappresentate come legittime, era intervenuta a modificare le tabelle di confluenza precedentemente pubblicate;

ora il 14 marzo 2011 è stata emanata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca una nuova nota (protocollo 272 del 14 marzo 2011) che stabilisce per il prossimo anno scolastico la confluenza delle vecchie classi di concorso nei nuovi insegnamenti dei primi due anni degli istituti superiori per effetto della «riforma Gelmini»;

secondo la suddetta nota 272 e le tabelle ad essa allegate, gli insegnanti di lettere e latino al primo e secondo anno del liceo classico verranno reclutati dalle classi di concorso A051 e A052, mentre in tutti gli altri licei per le materie dell'ambito disciplinare di lettere saranno reclutati insegnanti esclusivamente dalle graduatorie A050 e A051 e per gli istituti tecnici e professionali esclusivamente dalla classe di concorso più bassa A050;

risulta, pertanto, evidente che la nota ministeriale sopra citata assegna alla classe di concorso A051 la possibilità di insegnare in contrasto con la vigente normativa al ginnasio del liceo classico, mentre, come risulta dalle tabelle allegate al decreto ministeriale n. 39 del 30 gennaio 1998 attualmente vigente, i docenti della classe di concorso A051 non possiedono il titolo abilitante per l'insegnamento al ginnasio; allo stesso modo, sempre in contrasto con la vigente normativa, assegna alla classe di concorso A050 la possibilità di insegnare nei licei, dal momento che gli insegnanti in possesso dell'abilitazione A050 non hanno il titolo necessario per legge;

tale situazione, ad avviso degli interpellanti non coerente con le disposizioni vigenti, consente così la possibilità per gli abilitati delle classi di concorso più basse (A051 e A050) di accedere ad un cospicuo numero di istituti (A050 estesa ai licei escluso il classico, A051 estesa al biennio del classico) e la conseguente limitazione delle possibilità lavorative della classe di concorso più alta;

tale situazione, poi, oltre a penalizzare il personale di ruolo della A052 che ha prestato per anni servizio nei licei classici, porterà alla completa estromissione dall'insegnamento degli insegnanti precari abilitati nella medesima classe di concorso che da anni lavorano con contratti a tempo determinato e che, all'interno delle graduatorie permanenti, non hanno la possibilità di far valere il loro punteggio sulle classi di concorso A051 e A050, per le quali posseggono l'abilitazione ma non il riconoscimento del pieno punteggio;

queste iniziative del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca si ripercuoteranno negativamente sulla qualità della didattica delle lingue classiche. Infatti, per la prima volta dall'anno scolastico 2011-2012 ad insegnare lettere e latino al ginnasio del liceo classico diventerà norma utilizzare abilitati nella classe A051, rendendo prassi abituale dividere l'insegnamento ginnasiale del latino e del greco, discipline caratterizzate da un elevatissimo grado di interdisciplinarità e pertanto comprensibili più efficacemente se affidate ad uno stesso docente esperto di entrambe le discipline;

inoltre, considerata la cospicua riduzione delle ore di latino, italiano e storia-geografia nei licei, gli esuberi nella classe di concorso A051 saranno tali da costringere i dirigenti scolastici di istituti con diversi indirizzi, per via della salvaguardia della titolarità, ad assegnare le cattedre di lettere e latino al liceo classico al personale perdente posto nella classe di concorso A051 oppure, come recita la nota in esame, in assenza di titolari da «salvaguardare» l'attribuzione dovrà avvenire prioritariamente previa intesa con l'ufficio scolastico territoriale, scegliendo le classi di concorso in esubero a livello provinciale;

è, inoltre, in corso la revisione delle classi di concorso per l'insegnamento nelle scuole secondarie e, come emerge dall'analisi delle bozze delle tabelle, per quanto riguarda le materie letterarie negli istituti secondari superiori, il Ministro interpellato, proseguendo sulla strada inaugurata dalle sopra citate note ministeriali, si appresta, ad avviso degli interpellanti, a sacrificare totalmente il principio del merito (abilitazione superiore e servizio specifico) alla logica del riciclaggio degli esuberi determinatisi in seguito all'applicazione della sua riforma delle superiori -:

se il Ministro interpellato intenda ritirare la nota del 14 marzo 2011 e rivedere le diciture delle classi di concorso, in modo da permettere a chi ha titoli maggiori e professionalità più elevate di avere almeno le stesse opportunità lavorative di chi è inserito all'interno dell'ambito disciplinare (quindi A052: lettere, latino e greco negli istituti secondari di secondo grado) oppure lasciare che il liceo classico sia appannaggio esclusivo degli insegnanti abilitati A052 e, quindi, modificare le diciture delle classi di concorso A051 (lettere, latino nei licei, escluso il classico) e A050 (lettere negli istituti tecnici e professionali).

(2-01012)
«Di Pietro, Di Giuseppe, Donadi, Zazzera».