ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00932

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 419 del 18/01/2011
Firmatari
Primo firmatario: POLLEDRI MASSIMO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 18/01/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD PADANIA 18/01/2011
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 18/01/2011
D'ANTONA OLGA PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2011
PILI MAURO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
MANCUSO GIANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
DI CAGNO ABBRESCIA SIMEONE POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
GIRLANDA ROCCO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
CAVALLOTTO DAVIDE LEGA NORD PADANIA 18/01/2011
CROSIO JONNY LEGA NORD PADANIA 18/01/2011
FUCCI BENEDETTO FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 18/01/2011
DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO 18/01/2011
CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO 18/01/2011
MIGLIORI RICCARDO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
FOLLEGOT FULVIO LEGA NORD PADANIA 18/01/2011
RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA 18/01/2011
VIGNALI RAFFAELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
VERSACE SANTO DOMENICO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
GALATI GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
TRAVERSA MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
ARMOSINO MARIA TERESA POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
TORTOLI ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
STRADELLA FRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
FOTI TOMMASO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
DELL'ELCE GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 18/01/2011
VANNUCCI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2011
DI VIZIA GIAN CARLO LEGA NORD PADANIA 18/01/2011
PATARINO CARMINE SANTO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 18/01/2011
DIVELLA FRANCESCO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 18/01/2011
NEGRO GIOVANNA LEGA NORD PADANIA 18/01/2011
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD PADANIA 18/01/2011
DE ANGELIS MARCELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2011
FAVIA DAVID ITALIA DEI VALORI 18/01/2011
FUGATTI MAURIZIO LEGA NORD PADANIA 18/01/2011
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 19/01/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 18/01/2011
Stato iter:
27/01/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/01/2011
Resoconto POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA
 
RISPOSTA GOVERNO 27/01/2011
Resoconto CRAXI STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 27/01/2011
Resoconto POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 19/01/2011

DISCUSSIONE IL 27/01/2011

SVOLTO IL 27/01/2011

CONCLUSO IL 27/01/2011

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00932
presentata da
MASSIMO POLLEDRI
martedì 18 gennaio 2011, seduta n.419

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che:
il dottor Biscet è un medico cubano, leader del movimento pacifico per i diritti civili, che lotta per instaurare a Cuba uno Stato basato sul diritto, attraverso la disobbedienza civile non violenta. È presidente della fondazione Lawton per i diritti umani, un'organizzazione fondata nel 1997, considerata illegale dalle autorità cubane;
il dottor Oscar E. Biscet, presidente della fondazione Lawton per i diritti umani, è stato rilasciato il 31 ottobre 2002, dopo aver scontato una pena di tre anni in un carcere di massima sicurezza per la sua difesa pacifica dei diritti umani. Trentasei giorni dopo è stato nuovamente arrestato a l'Avana e rinchiuso in una cella con criminali comuni, mentre stava per raggiungere un gruppo di persone per discutere di diritti umani. È rimasto in carcere, ed è stato incluso dal Governo cubano nella dura repressione, avvenuta tra marzo-aprile 2003, contro i 75 giornalisti indipendenti, editori e sostenitori dei diritti umani, ai quali con processi sommari sono state comminate pene detentive fino a 28 anni. Dal 1998, questo medico ha subito torture fisiche e mentali in diversi penitenziari, per aver rifiutato di tenere le misure disciplinari per i detenuti comuni, in qualità di prigioniero politico e di coscienza. Sta attualmente scontando una condanna a 25 anni presso il Combinado del Este, prigione di massima sicurezza a l'Avana. Il dottor Biscet è un esempio delle violazioni dei diritti umani sofferte da tutti coloro che a Cuba osano difendere la Dichiarazione universale dei diritti umani;
il dottor Biscet è stato arbitrariamente incarcerato dal Governo cubano 26 volte in 16 mesi, dal luglio 1998 fino al 3 novembre 1999, detenuto in condizioni di privazione di luce e di cibo, accomunato ad individui folli e criminali, la maggior parte delle volte senza informare la famiglia del suo stato di detenzione;
il dottor Biscet è stato sottoposto a processo il 25 febbraio 2000, per aver annunciato una marcia pacifica insieme ad altri difensori dei diritti umani, in occasione del summit Ibero-americano del 1999 a l'Avana. In quell'occasione tenne una conferenza stampa dove furono esposte due bandiere cubane in posizione capovolta, in segno di protesta per le violazioni dei diritti umani a Cuba. Per questo il dottor Biscet è stato accusato di «disonorare i simboli nazionali», di «disordine pubblico» e «incitamento a comportamenti delinquenziali», ed è stato condannato a tre anni di carcere. Successivamente è stato trasferito a 450 miglia ad est di Havana, lontano d°lla sua famiglia, a «Cuba Si», un carcere di massima sicurezza nella provincia di Holguìn;
il dottor Biscet ha scontato una pena di 3 anni a «Cuba Si», ed è stato rilasciato 31 ottobre 2002, per essere nuovamente arrestato il 6 dicembre 2002, mentre si recava ad incontrare alcuni attivisti per i diritti umani, con i quali desiderava promuovere un progetto denominato «Club degli amici dei diritti dell'uomo»;
il 7 aprile 2003 Biscet è stato sottoposto ad un processo sommario, a seguito di un'attività repressiva del Governo cubano, insieme ad altri 75 attivisti, ed è stato condannato a 25 anni. È stato trasferito al carcere di Kilo 8 in Pinar del Rio, dove è stato confinato dal 13 novembre 2003 al 15 gennaio 2004 in un sotterraneo;
il dottor Biscet è stato trasferito il 1o dicembre 2004 al carcere Combinado del Este a l'Avana, dove è attualmente detenuto in condizioni disumane;
durante tutti gli anni di reclusione, il dottor Biscet si è rifiutato di sottostare a qualsiasi provvedimento carcerario o regola applicata ai detenuti comuni, perché le giudica inapplicabili per un prigioniero politico e di coscienza (esempi: si rifiuta di indossare la divisa di un prigioniero comune o di dovere il saluto ai funzionari della prigione). Per questo motivo le autorità penali hanno violato i regolamenti carcerari, negandogli la libertà vigilata e le visite; gli è stato impedito di scrivere alla sua famiglia, di ricevere o fare telefonate;
il dottor Biscet è in un cattivo stato di salute, perché soffre di ipertensione, di gastrite cronica, colesterolo e della perdita graduale della vista, patologia di cui non aveva mai sofferto prima. Le condizioni igieniche nella sua cella gli hanno causato lesioni epidermiche ed ha perso la maggior parte dei denti a causa di una grave malattia delle gengive che richiede cure urgenti;
il dottor Biscet è stato insignito di numerosi riconoscimenti per la sua lotta a favore della démocrazia. Il 5 febbraio 2003, ha ricevuto negli Stati Uniti il primo International republican institute democracy's people award; il 5 novembre 2007 è stato uno dei destinatari della medaglia presidenziale della libertà, il più alto riconoscimento civile degli Stati Uniti. In Germania è stato insignito, il 12 dicembre 2007, con il «Dr. Rainer Hildebrandt Medal 2007». Allo stesso modo, l'ambasciata Ceca a Washington DC ha reso omaggio al dottor Biscet il 27 febbraio 2008. L'associazione Scienza & Vita Pontremoli (Italia) gli ha intitolato un premio letterario;
il dottor Biscet è uno dei numerosi prigionieri politici cubani che accetterà solo un rilascio incondizionato dal carcere e non accetterà mai di andare in esilio forzato. Più di 50 ex prigionieri politici sono stati rilasciati e inviati in Spagna nei mesi di luglio-ottobre 2010, dopo che la Chiesa cattolica, in collaborazione con il governo cubano, è riuscita ad offrire un salvacondotto per la loro libertà in cambio dell'esilio da Cuba. Molti dei passaporti di questi prigionieri politici e anche dei loro familiari (minori) sono stati stampati dal Governo cubano, con le parole: «uscita finale». Questi prigionieri politici non sono mai stati graziati del «crimine», che non hanno mai commesso e neppure le ingiuste condanne inflitte dai tribunali cubani gli sono state cancellate -:
se il Governo stia seguendo la situazione del dottor Biscet e degli altri prigionieri di coscienza del regime castrista e se e quali iniziative possa e voglia assumere a livello internazionale per sostenere la campagna che chiede la liberazione del dottor Biscet e di quanti come lui a Cuba stanno lottando per l'affermazione dei diritti fondamentali in modo non violento e per questo stanno pagando in prima persona la repressione castrista.
(2-00932) «Polledri, Grimoldi, Evangelisti, D'Antona, Pili, Mancuso, Di Cagno Abbrescia, Girlanda, Cavallotto, Crosio, Fucci, Goisis, Delfino, Capitanio Santolini, Migliori, Follegot, Rivolta, Vignali, Versace, Cazzola, Galati, Traversa, Armosino, Tortoli, Stradella, Tommaso Foti, Dell'Elce, Di Giuseppe, Vannucci, Di Vizia, Patarino, Divella, Negro, Bragantini, De Angelis, Favia, Fugatti, Bitonci».