ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00900

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 405 del 01/12/2010
Firmatari
Primo firmatario: FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/12/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TURCO LIVIA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
DUILIO LINO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
MELIS GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
BARETTA PIER PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
CALVISI GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
FERRARI PIERANGELO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
TOUADI JEAN LEONARD PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
MARINI CESARE PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
LOLLI GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
FADDA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
BOBBA LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
CAPANO CINZIA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
LARATTA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010
BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 01/12/2010
Stato iter:
16/12/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/12/2010
Resoconto FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 16/12/2010
Resoconto RAVETTO LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 16/12/2010
Resoconto FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/12/2010

SVOLTO IL 16/12/2010

CONCLUSO IL 16/12/2010

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00900
presentata da
MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI
mercoledì 1 dicembre 2010, seduta n.405

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, per sapere - premesso che:

il decreto-legge 6 giugno 2010, n. 102, recante «Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace, di stabilizzazione e delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia», convertito dalla legge 3 agosto 2010, n. 126, prevede, tra l'altro, all'articolo 5, comma 7, che per il coniuge e i figli superstiti, ovvero i fratelli conviventi e a carico qualora siano gli unici superstiti, dei soggetti deceduti o resi permanentemente invalidi, a causa di vari atti meritori, non si applichi per l'assunzione al lavoro la quota specifica loro riservata dell'1 per cento sui montanti previsti per i cittadini disabili dalla legge 12 marzo 1999, n. 68, recante «Norme per il diritto al lavoro dei disabili»;

tale quota di riserva a favore di familiari, ancorché non disabili, di cittadini che hanno compiuto azioni di alto senso civico e che, quindi, senza ombra di dubbio, sono pienamente meritevoli di adeguate tutele anche per l'avviamento al lavoro, era prevista dall'articolo 18, comma 2, della legge 12 marzo 1999, n. 68, ma il suo inserimento nel contesto di una normativa sulle persone con disabilità, trovava giustificazione anche giuridica, dall'essere una norma «ponte», come si evince dallo stesso tenore letterale dell'incipit del medesimo comma 2 che recita: «in attesa di una disciplina organica del diritto al lavoro degli orfani e dei coniugi superstiti di coloro che siano deceduti per causa di lavoro, di guerra o di servizio, ovvero in conseguenza dell'aggravarsi dell'invalidità riportata per tali cause, nonché...»;

viceversa, a ragione di tale esclusione ed in virtù del fatto che tali soggetti hanno diritto al collocamento obbligatorio in base alla legge n. 407 del 1998, si tenta di immettere una categoria di non disabili nella disciplina generale delle quote della legge n. 68 del 1999 il cui titolo «Norme per il diritto al lavoro dei disabili» delimita il campo di applicazione, con la conseguenza, per ragioni di tutta evidenza, che il mondo datoriale preferirà, per assolvere agli obblighi della legge, ricorrere a cittadini non disabili, che, se pur pienamente meritori di adeguate tutele, non dovrebbero essere messi in concorrenza con gli altri cittadini disabili. Ciò aggraverà ancora di più il dato sull'occupazione delle persone con disabilità in età lavorativa, che, come dall'ultimo rapporto ISTAT «La disabilità in Italia Periodo di riferimento: Anni 2004-2005», è meno del 18 per cento contro il 54 per cento delle persone non disabili. Viceversa, ogni azione finalizzata ad incrementare l'occupazione dei cittadini con disabilità consentirebbe di riversare le risorse economiche dell'attuale sistema di welfare loro dedicato, esclusivamente a favore dei disabili inabili al lavoro, rendendo più congrui i livelli molto bassi dei sussidi ora erogati, il tutto senza aggravio di spesa pubblica -:

quali iniziative urgenti, anche normative, intendano tempestivamente intraprendere per ovviare alle gravi problematiche derivanti dalla previsione dell'articolo 5, comma 7 del decreto-legge 102 del 2010, che, nei fatti, ad avviso degli interroganti, stravolge le finalità della stessa legge n. 68 del 1999 riassunte efficacemente fin dal titolo della medesima «Norme per il diritto al lavoro dei disabili», posto che tale stravolgimento, presentando anche delle fortissime criticità di ordine giuridico, darà luogo a prevedibili e molteplici azioni giurisdizionali, basate sulla dubbia legittimità sul piano tecnico-giuridico dell'inserimento di una categoria di non disabili in una disciplina speciale, quale è quella dettata dalla legge n. 68 del 1999, la cui specialità è data dal fatto di riguardare i disabili, elemento sui cui peraltro si fonda costituzionalmente la possibilità di tale legge di dettare una disciplina fortemente derogatoria rispetto all'accesso al mondo del lavoro.

(2-00900)
«Farina Coscioni, Livia Turco, Maurizio Turco, Murer, Grassi, Beltrandi, Mecacci, Duilio, Melis, Burtone, Baretta, Calvisi, Bossa, Schirru, Ferrari, Fiano, Touadi, Cesare Marini, Benamati, Sbrollini, Lolli, Fadda, Mario Pepe (PD), Tullo, Marrocu, Bobba, Capano, Bellanova, Laratta, Berretta».