ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00887

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 392 del 09/11/2010
Abbinamenti
Atto 2/00884 abbinato in data 11/11/2010
Atto 2/00886 abbinato in data 11/11/2010
Firmatari
Primo firmatario: TASSONE MARIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 09/11/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO 09/11/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 09/11/2010
Stato iter:
11/11/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/11/2010
Resoconto TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 11/11/2010
Resoconto MANTOVANI MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 11/11/2010
Resoconto TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/11/2010

DISCUSSIONE IL 11/11/2010

SVOLTO IL 11/11/2010

CONCLUSO IL 11/11/2010

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00887
presentata da
MARIO TASSONE
martedì 9 novembre 2010, seduta n.392

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:

negli ultimi giorni alcuni articoli di stampa seguiti da denunce di alcuni rappresentanti sindacali del settore del trasporto ferroviario, hanno riportato la notizia dell'intenzione da parte di Trenitalia Spa e RFI di operare nel prossimo futuro una nuova riduzione e soppressione di convogli nelle tratte per il sud, con un conseguente assemblaggio di altre vetture;

a subire le conseguenze maggiori sarà la Regione Calabria, già interessata recentemente da altri provvedimenti di ridimensionamento dell'operatività delle corse considerate improduttive, che riceverebbe un ulteriore taglio che porterebbe a più di 20 il numero dei treni soppressi in un anno;

le nuove soppressioni riguarderebbero i treni che servono la costa jonica e quelli sulla direttrice principale verso la capitale che ridurrebbero soltanto a tre o quattro i treni a lunga o media percorrenza;

l'effetto immediato sarà quello della sostituzione dei materiali con altri più obsoleti e un ulteriore diminuzione dei posti offerti a cui conseguirebbe l'aumento dei tempi di percorrenza che graverebbero ancora una volta sui cittadini calabresi e di tutto il meridione, che già subiscono una condizione di disparità in termini di qualità del servizio ferroviario offerto rispetto ai cittadini del Nord;

da quanto sopra descritto si verificherebbe, inoltre, un drammatico aumento dei prezzi e di riduzione del personale operante che minerebbe ancor di più il già debole sviluppo economico-occupazionale di un parte del territorio del nostro Paese, il Mezzogiorno, che fa i conti con un elevatissimo tasso di disoccupazione;

il tutto se collegato alla mancata esecuzione dei programmi di sviluppo promessi da RFI per il porto di Gioa Tauro rende di fatto palese la scelta inaccettabile di abbandonare il Sud del Paese e la regione Calabria in particolare da parte di Trenitalia e Rfi e di smantellare ogni ipotesi di sviluppo promessa dal governo di un territorio costretto in realtà alla marginalizzazione -:

se corrispondano al vero le notizie denunciate di un imminente ridimensionamento del servizio di trasporto ferroviario nel mezzogiorno e in Calabria in particolare;

se non intenda farsi promotore della convocazione di un tavolo concertativo tra Ministero, governi regionali, responsabili Trenitalia e organizzazioni sindacali per mettere in atto strategie di rilancio del settore ferroviario nel meridione del Paese.

(2-00887)«Tassone, Galletti».