ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00767

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 341 del 22/06/2010
Firmatari
Primo firmatario: TASSONE MARIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 22/06/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIETTI MICHELE GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 22/06/2010
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 30/06/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/06/2010
Stato iter:
01/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 01/07/2010
Resoconto TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 01/07/2010
Resoconto MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 01/07/2010
Resoconto TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 30/06/2010

DISCUSSIONE IL 01/07/2010

SVOLTO IL 01/07/2010

CONCLUSO IL 01/07/2010

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00767
presentata da
MARIO TASSONE
martedì 22 giugno 2010, seduta n.341

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere - premesso che:
nel 1997 a seguito di un'indagine della Guardia di Finanza veniva scoperto un giro illecito di rifiuti per un ammontare di circa trentamila tonnellate provenienti dalla produzione del ciclo dei rifiuti dell'azienda «Pertusol asud» di Crotone, che, anziché essere smaltiti nei centri autorizzati, venivano scoperti sepolti nelle contrade dei Comuni di Cassano Ionio e Cerchiara di Calabria, compromettendone gravemente lo status ambientale;
nei giorni scorsi, come si apprende da organi di stampa, sono stati scoperti e sequestrati, a seguito di un'ulteriore recente indagine delle forze dell'ordine, nuovi numerosi depositi di ferriti provenienti da scarti di lavorazione del ciclo industriale in un'area che copre circa 62 ettari dei comuni in questione;
i risultati di alcuni controlli commissionati dai comuni interessati alla vicenda, hanno portato alla luce uno stato dei territori fortemente compromesso da una spiccata presenza di sostanze come arsenico, cadmio, piombo, rame e zinco pericolose per la salute dell'uomo che, inoltre, in alcune circostanze presentano ulteriori aggravanti profili di inquinamento dovuti all'infiltrazione di materiale nel sottosuolo fino a lambirne falda acquifera;
la salute e la vita stessa dei cittadini che abitano in queste zone sono sotto il pericolo continuo di un inquinamento a cui non si riesce a porre rimedio, sebbene la situazione sia conosciuta ormai da più di dieci anni e nonostante i numerosi richiami e solleciti da parte delle Amministrazioni interessate, in particolar modo del sindaco del Comune di Cassano Ionio, Gianluca Gallo, che chiede da tempo un intervento concreto delle autorità preposte per ripristinare le normali condizioni ambientali e igienico-sanitarie delle zone;
il processo di bonifica risulta ad oggi bloccato in quanto è in atto una forte controversia sull'attribuzione della titolarità all'attore gestore delle attività in questione, in quanto l'azienda responsabile dell'inquinamento ha dapprima richiesto, nella fasi delle varie Conferenze dei Servizi riunitesi sulla vicenda, di poter provvedere alla bonifica dei siti proclamati nel frattempo «sito di interesse nazionale di Crotone, Cassano e Cerchiara», togliendo questa competenza ai comuni e successivamente invece è ricorsa al TAR contro le decisioni intercorse in sede di conferenza dei servizi, bloccandone di fatto l'iter attuativo;
quanto sopra esposto costituisce l'ultimo di una serie di episodi di quello che agli interpellanti appare un saccheggio e un utilizzo «criminale» del territorio dell'intera regione Calabria come evidenziano gli episodi recentemente venuti alla luce a Crotone o a Reggio Calabria nel Comune di Motta S. Giovanni dove è stato scoperto un pericoloso traffico di rifiuti, o nel comune di Serra D'Aiello in Provincia di Cosenza, per finire con le nota vicenda delle navi dei veleni cariche di rifiuti radioattivi affondate dalla criminalità a largo delle coste tirreniche calabresi;
la Calabria, dagli ultimi indicatori di analisi effettuate dagli istituti competenti sulle problematiche indicate, viene indicata tra le prime regioni nella classifica delle illegalità ambientali del 2009 con ben più di duemila infrazioni commesse e un giro di affari vastissimo legato alle attività criminali che testimonia ancora di più come sia necessario un intervento chiaro e risolutore che preveda la bonifica di tutte le aree interessate al dissesto ambientale e il controllo ancora più capillare del territorio -:
se non intenda intervenire urgentemente per sbloccare le forti criticità che si registrano nei comuni compresi nel «sito di interesse nazionale di Crotone, Cassano Ionio e Cerchiara di Calabria» onde evitare che i continui rinvii di una doverosa attività di bonifica si ripercuotano sulla salute dei cittadini che abitano quei territori, e quali iniziative di competenza intenda intraprendere per dare luogo ad una complessiva opera di recupero e delle aree che presentano criticità nell'intero territorio della regione Calabria.
(2-00767) «Tassone, Vietti, Occhiuto».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

amministrazione locale

comune

controllo dell'inquinamento

degradazione dell'ambiente

protezione dell'ambiente

responsabilita' per i danni ambientali

riciclaggio dei rifiuti

rifiuti

sanita' pubblica

scorie radioattive

sostanza tossica