ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00676

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 307 del 15/04/2010
Firmatari
Primo firmatario: TURCO LIVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/04/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZACCARIA ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
BUCCHINO GINO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
CAPODICASA ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
D'ANTONA OLGA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
FARINONE ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
FERRANTI DONATELLA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
LO MORO DORIS PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
MELIS GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
TIDEI PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
VANNUCCI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2010
AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
BRESSA GIANCLAUDIO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
CARDINALE DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
DE BIASI EMILIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
GENOVESE FRANCANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
LAGANA' FORTUGNO MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
LUCA' MIMMO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
MERLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
MERLONI MARIA PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
MIGLIAVACCA MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
RUGGHIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
SERENI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
SORO ANTONELLO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010
VELTRONI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/04/2010
Stato iter:
29/04/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 29/04/2010
Resoconto TURCO LIVIA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2010
Resoconto DAVICO MICHELINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 29/04/2010
Resoconto TURCO LIVIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/04/2010

SVOLTO IL 29/04/2010

CONCLUSO IL 29/04/2010

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00676
presentata da
LIVIA TURCO
giovedì 15 aprile 2010, seduta n.307

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:

la legge 15 luglio 2009, n. 94, recante «Disposizioni in materia di sicurezza pubblica», ha introdotto nell'ordinamento italiano - attraverso un'integrazione al Testo unico sull'immigrazione, di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, e successive modificazioni ed integrazioni - il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato;

il decreto-legge n. 78 del 2009 «Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini», convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009 all'articolo 1-ter, consente la regolarizzazione del lavoro domestico che nella maggior parte dei casi riguarda lavoratori extracomunitari;

lo stesso decreto-legge n. 78 del 2009 prevede, all'articolo 1-ter, comma 13, che: «non possono essere ammessi alla procedura di emersione prevista dal presente articolo i lavoratori extracomunitari:

a) nei confronti dei quali sia stato emesso un provvedimento di espulsione ai sensi dell'articolo 13, commi 1 e 2, lettera c), del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e dell'articolo 3 del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, e successive modificazioni;

b) che risultino segnalati, anche in base ad accordi o convenzioni internazionali in vigore per l'Italia, ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato;

c) che risultino condannati, anche con sentenza non definitiva, compresa quella pronunciata anche a seguito di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per uno dei reati previsti dagli articoli 380 e 381 del medesimo codice»;

in data 17 marzo 2010 il Ministero dell'interno ha diramato una circolare a firma del capo della polizia Manganelli avente ad oggetto: «Procedure di emersione del lavoro irregolare prestato da cittadini stranieri nell'attività di assistenza e sostegno alle famiglie. Motivi ostativi previsti dall'articolo 1-ter, comma 13, della legge 3 agosto 2009, n. 102» sostenendo che «rientra nell'ambito dell'articolo 381 del codice di procedura penale la prima figura di reato prevista dall'articolo 14, comma 5-ter, che punisce, con la reclusione da uno a quattro anni, lo straniero che senza giustificato motivo permane illegalmente nel territorio dello Stato in violazione dell'ordine impartito dal questore di allontanarsi dal territorio nazionale entro cinque giorni»;

in questi giorni, in relazione alla circolare sopraesposta, si stanno ponendo una serie di problematiche molto serie per i tanti lavoratori immigrati che hanno partecipato alla sanatoria per colf e badanti, in quanto, per effetto della circolare del capo della polizia, le questure hanno incominciato a respingere le domande presentate da chi avesse già ricevuto due volte il foglio di via. Il lavoratore immigrato che si trova in questa condizione e si reca allo sportello per espletare le pratiche relative al rilascio del permesso di soggiorno, rischia di essere espulso su due piedi. È successo a Trieste e Venezia, può accadere e accadrà in tante altre città italiane;

ogni sanatoria o regolarizzazione o emersione del lavoro sommerso comporta, fisiologicamente, un'autodenuncia. Chi vuole essere regolarizzato è costretto ad uscire allo scoperto, a declinare le proprie generalità, a smettere di essere invisibile; di questo è consapevole il legislatore se è vero che ha espressamente previsto, fino alla definizione della procedura di emersione, la sospensione di tutti i procedimenti, penali e amministrativi, connessi alla presenza sul territorio e al lavoro nero nei confronti del datore di lavoro e del lavoratore;

in realtà, il reato di cui alla prima parte dell'articolo 14, comma 5-ter, del decreto legislativo n. 286 del 1998 non è previsto dall'articolo 381 del codice di procedura penale e, quindi, la relativa condanna non è ostativa alla procedura di emersione di cui al decreto-legge n. 78 del 2009 -:

quante siano state le domande presentate per la regolarizzazione del lavoro domestico e quante abbiano riguardato persone extracomunitarie;

quante siano a tutt'oggi le domande evase e a quante sia stato dato esito positivo e negativo e tra quelle ad esito negativo, quante siano state rigettate in seguito all'interpretazione della circolare del capo della polizia;

se non ritenga opportuna una modifica dei termini della circolare, al fine di ricomprendere nella regolarizzazione tutti quegli immigrati che si sono autodenunciati, chiedendo la regolarizzazione della loro posizione sul territorio italiano pur avendo avuto più di un foglio d'espulsione, ma che non abbiano nel contempo commesso nessun altro reato rientrante nelle fattispecie ostative al rilascio del permesso stesso.

(2-00676)
«Livia Turco, Zaccaria, Lenzi, Damiano, Bossa, Brandolini, Bucchino, Capodicasa, Causi, Codurelli, D'Antona, Esposito, Farina Coscioni, Farinone, Ferranti, Fiano, Gatti, Gnecchi, Grassi, Lo Moro, Madia, Marchi, Melis, Miotto, Murer, Pedoto, Schirru, Tidei, Vannucci, Velo, Viola, Zampa, Amici, Argentin, Bordo, Bressa, Cardinale, De Biasi, De Torre, Genovese, Laganà Fortugno, Lucà, Mariani, Marrocu, Martella, Giorgio Merlo, Merloni, Migliavacca, Morassut, Peluffo, Realacci, Rugghia, Sani, Sarubbi, Sereni, Soro, Veltroni».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aiuto sociale

cittadino straniero

codice penale

economia domestica

lavoratore migrante

lavoro nero

migrante

personale di servizio

procedura penale

reato

sostegno di famiglia