Atto Camera
Interpellanza urgente 2-00658
presentata da
ARTURO IANNACCONE
martedì 30 marzo 2010, seduta n.302
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della salute, per sapere - premesso che:
il presidente della regione Campania, nella qualità di commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro del settore sanitario, ha disposto con delibera n. 10 del 12 marzo 2010 il divieto assoluto, a partire dalla data della notifica del decreto e per gli esercizi 2010 e 2011, di trasformare i contratti a tempo determinato dei medici specialisti ambulatoriali convenzionati in contratti a tempo indeterminato e di rinnovare i contratti a tempo determinato scaduti e non ancora rinnovati o in scadenza;
con medesima delibera, il commissario ad acta ha disposto il divieto assoluto di bandire nuovi turni, di conferire nuovi incarichi per ore di attività e di ampliare i turni in atto attraverso la copertura di quelli divenuti vacanti, di conferire incarichi provvisori e di conferire a qualsiasi titolo ore divenute vacanti;
si tratta di provvedimenti che rischiano di penalizzare i cittadini che non avranno più la garanzia della costante erogazione dei servizi sanitari;
sono a rischio di chiusura numerosi distretti sanitari della Campania, in modo particolare quelli delle zone più interne e disagiate dove non esistono altri servizi nemmeno garantiti da strutture convenzionate;
ci sarà un ulteriore prolungamento delle liste di attesa che già prevedono, per alcune branche, tempi di alcune settimane con ripercussioni evidenti soprattutto sulle fasce più deboli che non hanno la possibilità economica di fare ricorso a specialisti privati;
si tratta di una scelta che prescinde dai risultati gestionali ottenuti dai singoli distretti e che non fa giustizia delle aziende sanitarie che si sono sforzate di ridurre la spesa, adottando politiche di contenimento -:
se non si intenda assumete iniziative volte:
a) a far ritirare il decreto commissariale n. 10 del 12 marzo 2010;
b) a prevedere misure di contenimento della spesa sanitaria che non intacchino assolutamente l'efficacia delle prestazioni erogate a scapito dei cittadini;
c) ad adottare ogni iniziativa di competenza affinché dia varato un piano di potenziamento della specialistica ambulatoriale e dei servizi distrettuali che consentirebbe di garantite il diritto alla salute così come sancito dall'articolo 32 della Costituzione - ove si prevede che «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti» - e, al tempo stesso, di evitare i ricoveri impropri e il ricorso eccessivo a indagini diagnostico strumentali e, conseguentemente, un'effettiva riduzione della spesa sanitaria.
(2-00658)
«Iannaccone, Sardelli, Belcastro, Gaglione, Milo, Brugger».