Atto Camera
Interpellanza 2-00640
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
lunedì 8 marzo 2010, seduta n.295
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
la prefettura di Biella ha deciso di vietare l'esposizione di manifesti e di striscioni elettorali ai banchetti organizzati dalle liste che si presentano alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010;
analoga proibizione è stata attuata dalla prefettura di Torino, con l'introduzione della «modica quantità»: sono ammessi non più di quattro manifesti per banchetto; sugli striscioni vige la tolleranza zero;
nella riunione interpartitica tenutasi presso la prefettura di Torino il giorno 2 marzo 2010 (al termine della quale l'esponente della Lista Bonino-Pannella è stato l'unico a rifiutarsi di firmare il punto del verbale statuente la suddetta «proibizione attenuata») il funzionario della prefettura ha fatto discendere tali proibizioni da una nota del Ministero dell'interno (citata nella nota della prefettura di Torino del 15 marzo 2006, prot. n. 2006001744, distribuita nel corso della riunione), inerente alle passate elezioni politiche dell'aprile 2006, che effettivamente dispone che sulle postazioni fisse (cosiddetti gazebo) non possano essere affissi striscioni e manifesti, in violazione degli articoli 6, comma 1, della legge n. 212 del 1956 e s.m.i (Norme per la disciplina della propaganda elettorale); dalla nota della prefettura di Torino succitata, si evince che il prefetto di Torino ha esteso la proibizione anche ai cosiddetti banchetti;
le proibizioni suddette (con o senza «modica quantità») costituiscono ad avviso degli interpellanti una patente e grave violazione dei diritti costituzionali dei cittadini, organizzati nelle suddette liste per le elezioni regionali: i «banchetti» sono a tutti gli effetti «comizi elettorali»; prova ne è il fatto che nei trenta giorni antecedenti le votazioni non è vigente il solito iter burocratico previsto per le occupazioni di suolo pubblico ma vale la semplice notifica al comune interessato, che può vietare il banchetto solamente se il luogo richiesto è già stato assegnato a un'altra lista; ai banchetti/comizio i candidati e i militanti devono essere liberi di esporre manifesti e striscioni nella quantità da essi, e unicamente da essi, liberamente scelta; in caso contrario, saremmo di fronte a una violazione non solo delle leggi elettorali ma anche e soprattutto delle libertà garantite dalla Costituzione (articoli 3, 21 e 49);
eventuali abusi che vi sono stati in passato (ad esempio, candidati che fanno installare decine di gazebo, tenendoli vuoti di militanti e pieni di manifesti e striscioni per aggirare la norma che vieta le affissioni abusive) possono e devono essere colpiti caso per caso e non possono giustificare la compressione indebita dei diritti costituzionali dei cittadini, da soli o organizzati in partiti e liste elettorali -:
se intenda emanare immediatamente una circolare che faccia chiarezza sulla questione citata in premessa, garantendo ai candidati delle liste per le elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010 la possibilità di poter svolgere la propria campagna elettorale senza l'indebita compressione di diritti garantiti sia dalla legge ordinaria sia, soprattutto, dalla Costituzione.
(2-00640)
«Zamparutti, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco».