ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00628

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 288 del 23/02/2010
Firmatari
Primo firmatario: GARAVINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/02/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
BUCCHINO GINO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
DE BIASI EMILIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
CUPERLO GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
CORSINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
PARISI ARTURO MARIO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
GIOVANELLI ORIANO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
LAGANA' FORTUGNO MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
SANTAGATA GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
FARINONE ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
BOFFA COSTANTINO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
GIULIETTI GIUSEPPE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 23/02/2010
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
SERENI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
MISIANI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
BARBI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
FERRARI PIERANGELO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
FOGLIARDI GIAMPAOLO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
PIZZETTI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
MERLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
CALGARO MARCO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 23/02/2010
ZACCARIA ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
MISITI AURELIO SALVATORE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 23/02/2010
GENOVESE FRANCANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2010
AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 23/02/2010
Stato iter:
25/02/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/02/2010
Resoconto GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 25/02/2010
Resoconto DAVICO MICHELINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 25/02/2010
Resoconto AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 24/02/2010

DISCUSSIONE IL 25/02/2010

SVOLTO IL 25/02/2010

CONCLUSO IL 25/02/2010

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00628
presentata da
LAURA GARAVINI
martedì 23 febbraio 2010, seduta n.288

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
nelle consultazioni elettorali del 28 e 29 maggio 2006 sono stati rinnovati gli organi elettivi del Comune di Fondi;
a seguito di inchieste giudiziarie sono emersi elementi di infiltrazione di criminalità di tipo mafioso negli organi amministrativi del predetto comune;
è stata quindi attivata la procedura di cui all'articolo 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000 (poi modificato dal comma 30 dell'articolo 2 della legge n. 94 del 2009);
il giorno 8 settembre 2008 il prefetto di Latina ha consegnato al Ministro dell'interno una relazione sulla situazione del predetto comune segnalando le infiltrazioni di tipo mafioso. In particolare, il prefetto ha evidenziato che «sono emerse chiaramente le connessioni fra la famiglia di Tripodo Domenico - boss tra i boss napoletani in contatto coi Casalesi, con la 'ndrangheta, con figure apicali di cosa nostra - e soggetti legati per via parentale anche a figure di vertice del comune di Fondi» ed ha sottolineato «l'inosservanza sistematica della normativa antimafia del comune» e «le gravissime violazioni dell'amministrazione fondana, che, unite all'agevolazione di interessi economici di elementi contigui alla criminalità organizzata o da considerare ad essa affiliati, conferiscono al quadro di insieme una pericolosità tale da dover essere fronteggiata col commissariamento»;
in data 18 settembre 2009, cioè dopo oltre un anno dalla predetta proposta e, quindi, in aperta violazione del termine di «tre mesi» indicato nel comma 4 dell'articolo 143 sopra menzionato, il Ministro dell'interno ha formulato al Presidente del Consiglio dei ministri la proposta di scioglimento del consiglio comunale di Fondi ai sensi del comma 4 del menzionato articolo 143. E, nell'ambito della apposita relazione, che risulta pubblicata su vari siti internet ha testualmente evidenziato come «il comune di Fondi ... presenta forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata tali da determinare una alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi e amministrativi e da compromettere il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione, nonché il funzionamento dei servizi, con grave e perdurante pregiudizio per lo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica» ed ancora che «nell'amministrazione comunale si sono radicate anomalie organizzative e procedurali nonché illegittimità gravissime quanto diffuse, i cui esiti hanno spesso oggettivamente favorito soggetti direttamente o indirettamente collegati alla criminalità organizzata». In sostanza il Ministro dell'interno ha ritenuto di promuovere la predetta procedura evidenziando che la stessa era doverosa al fine di «prevenire effetti più gravi e pregiudizievoli per l'interesse pubblico e a salvaguardia della comunità locale» così da rendere necessario intervenire con un provvedimento mirato a rimuovere i legami tra l'ente locale e la criminalità organizzata;
in data 2 ottobre 2009, all'evidente scopo di evitare l'incombente decreto di scioglimento, complessivi 18 consiglieri comunali si sono dimessi;
in data 5 ottobre 2009 è, pertanto, intervenuta la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune;
in data 23 ottobre 2009 il Ministro dell'interno ha quindi proposto al Presidente della Repubblica («essendo venuta meno l'integrità strutturale minima del consiglio comunale compatibile con il mantenimento in vita dell'organo») lo scioglimento del predetto consiglio comunale;
il 30 ottobre 2009 il Presidente della Repubblica ha emanato il relativo decreto (poi pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 novembre 2009) di scioglimento del predetto consiglio comunale non ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000 quanto piuttosto, come da richiesto dallo stesso Ministro dell'interno, ai sensi dell'articolo 141, comma 1, lettera b), n. 3, del medesimo decreto legislativo sostanzialmente per «cessazione dalla carica per dimissioni... della metà più uno dei membri assegnati»;
peraltro la giustizia amministrativa ha chiarito che è legittimo il provvedimento di scioglimento del consiglio comunale ex articolo 143 testo unico 267 del 2000 anche se qualche giorno prima della sua adozione oltre la metà dei consiglieri ha presentato personalmente e contestualmente le dimissioni dalla carica con atti assunti al protocollo (v. Consiglio di Stato VI Sezione, 13 marzo 2007, n. 1222 a conferma di T.A.R. Campania - Napoli, I Sezione, 24 novembre 2005, n. 19536) e ciò perché, all'evidenza, sarebbe altrimenti possibile aggirare la normativa di cui trattasi da parte dei consiglieri comunali in odore di mafia attraverso delle semplici dimissioni;
per effetto della situazione descritta i consiglieri dimissionari sospettati di intrattenere legami con la criminalità organizzata potrebbero pertanto ripresentarsi alla nuove elezioni previste per il mese di marzo 2010 non essendo operativa nei loro confronti la norma di cui al comma 11 del predetto articolo 143 che stabilisce testualmente «gli amministratori responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento di cui al presente articolo non possono essere candidati alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, che si svolgono nella regione nel cui territorio si trova l'ente interessato dallo scioglimento, limitatamente al primo turno elettorale successivo allo scioglimento stesso»;
il Ministro dell'interno proprio per evitare l'aggiramento della normativa di cui trattasi ed una nuova elezione di un consiglio comunale composto da soggetti aventi legami con la criminalità organizzata aveva, ad avviso degli interpellanti, il dovere giuridico e, prima ancora, morale di mantenere ferma la richiesta di emanazione del decreto di scioglimento del consiglio comunale di Fondi ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo 267 del 2000 e non certo di proporre tale scioglimento ai sensi dell'articolo 141, comma 1, lettera b), n. 3, del medesimo decreto legislativo;
il Ministro dell'interno aveva, comunque l'obbligo, non essendosi proceduto allo scioglimento del consiglio comunale di Fondi ai sensi del comma 5 dell'articolo 143, di emanare il decreto di conclusione del procedimento ai sensi del comma 7 del medesimo articolo nel quale doveva dare conto degli esiti dell'attività di accertamento, anche perché un tale decreto avrebbe l'effetto di informare adeguatamente l'opinione pubblica locale e nazionale;
il Ministro dell'interno, poiché dalla menzionata relazione prefettizia sono emersi concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti tra singoli amministratori e la criminalità organizzata di tipo mafioso, aveva il dovere ai sensi del comma 8 di trasmettere la relazione prefettizia all'autorità giudiziaria competente per territorio, ai fini dell'applicazione delle misure di prevenzione previste nei confronti dei soggetti di cui all'articolo 1 della legge 31 maggio 1965, n. 575;
il Ministro dell'interno aveva altresì il dovere, a quanto sembra desumersi dalla lettera del comma 11 dell'articolo 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000, di inviare senza ritardo la proposta di scioglimento di cui al più volte menzionato comma 4 al tribunale competente per territorio (Latina), affinché l'autorità giu- diziaria potesse valutare la sussistenza degli elementi di cui al comma 1 con riferimento agli amministratori indicati nella proposta stessa e deliberarne la loro incandidabilità;
non consta che il Ministro dell'interno abbia provveduto ad oggi alle predette doverose incombenze;
la persistenza di condotta omissiva circa l'emanazione nei termini di provvedimenti richiesti espressamente dalla legge in presenza di una situazione definita dal Ministro dell'interno di sicurezza pubblica (oltre che di giustizia) appare, ad avviso degli interroganti estremamente grave -:
perché non sia stato emanato il decreto di conclusione del procedimento relativo alla proposta di scioglimento del consiglio comunale di Fondi ai sensi del comma 7 dell'articolo 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000, e quando verrà emesso;
se sia stata trasmessa la relazione prefettizia di cui in premessa all'autorità giudiziaria competente per territorio, ai fini dell'applicazione delle misure di prevenzione previste nei confronti dei soggetti di cui all'articolo 1 della legge 31 maggio 1965, n. 575;
se il Ministro dell'interno abbia inviato al tribunale di Latina la originaria proposta di scioglimento del consiglio comunale di Fondi e di cui al più volte menzionato comma 4 dell'articolo 143, affinché la predetta autorità giudiziaria possa valutare la sussistenza degli elementi di cui al comma 1 con riferimento agli amministratori indicati nella proposta stessa e deliberarne la loro incandidabilità.
(2-00628) «Garavini, Porta, Fedi, Bucchino, De Biasi, Gatti, Cuperlo, Pollastrini, Corsini, Arturo Mario Luigi Parisi, Ginoble, Giovanelli, Gnecchi, Laganà Fortugno, Santagata, Brandolini, Farinone, Boffa, Giulietti, Boccuzzi, Sereni, Misiani, Barbi, Berretta, Ferrari, Fiorio, Fiano, Fogliardi, Bordo, Iannuzzi, Andrea Orlando, Graziano, Bossa, Piccolo, Pizzetti, Esposito, Picierno, Miotto, Giorgio Merlo, Agostini, Calgaro, Zaccaria, Misiti, Genovese, Amici».
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

FONDI, LATINA - Prov, LAZIO

EUROVOC :

amministrazione locale

comune

criminalita' organizzata

elezione

elezioni locali

informazione del consumatore

mafia

nomina del personale

potere giudiziario

relazione

sicurezza pubblica