ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00593

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 273 del 26/01/2010
Firmatari
Primo firmatario: BRIGANDI' MATTEO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 26/01/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA 26/01/2010
VANALLI PIERGUIDO LEGA NORD PADANIA 26/01/2010
PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 26/01/2010
ALLASIA STEFANO LEGA NORD PADANIA 26/01/2010
CHIAPPORI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 26/01/2010
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 26/01/2010
BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/01/2010
MOLTENI NICOLA LEGA NORD PADANIA 26/01/2010
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD PADANIA 26/01/2010
STUCCHI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 26/01/2010
REGUZZONI MARCO GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 26/01/2010
FOGLIATO SEBASTIANO LEGA NORD PADANIA 26/01/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 26/01/2010
Stato iter:
04/02/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/02/2010
Resoconto BRIGANDI' MATTEO LEGA NORD PADANIA
 
RISPOSTA GOVERNO 04/02/2010
Resoconto CALIENDO GIACOMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 04/02/2010
Resoconto BRIGANDI' MATTEO LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/02/2010

SVOLTO IL 04/02/2010

CONCLUSO IL 04/02/2010

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00593
presentata da
MATTEO BRIGANDI'
martedì 26 gennaio 2010, seduta n.273

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:

l'ordinanza di rinvio a giudizio del procedimento contro le «Camicie Verdi» porta a rilevare alcuni accadimenti significativi ed in particolare quanto segue;

la sentenza n. 58 del 2004 della Corte costituzionale che risolve un conflitto di attribuzione sollevato dalla Camera dei deputati circa la perquisizione disposta dal pubblico ministero di Verona PAPALIA recita: «la polizia giudiziaria, entrata nell'edificio, perveniva ad un corridoio che portava al seminterrato e al locale da perquisire; all'ingresso di tale corridoio, su una porta a vetri chiusa a chiave, rinveniva un foglio di carta, fissato con nastro adesivo, recante, come dicitura, l'indicazione dell'ufficio dell'onorevole Maroni. Il Procuratore della Repubblica di Verona, consultato per telefono dal funzionario precedente, confermava l'ordine di eseguire la perquisizione»;

la stessa sentenza altresì recita: «4. - La prerogativa in esame è lesa per il solo fatto che una perquisizione sia disposta o eseguita nel domicilio di un parlamentare senza autorizzazione della Camera di appartenenza»;

ed infine «In tale contesto, l'autorità giudiziaria avrebbe dovuto sospendere l'esecuzione della perquisizione e chiedere alla Camera la necessaria autorizzazione; in alternativa - ove avesse nutrito dubbi sull'attendibilità del contenuto dei cartelli - avrebbe potuto disporre gli accertamenti del caso, per eventualmente procedere contro chi quei cartelli aveva collocato. L'unica scelta sicuramente preclusa all'autorità giudiziaria era di confermare verbalmente alla polizia l'ordine di eseguire la perquisizione nonostante la segnalazione, ritenendola falsa senza alcuna verifica sul punto e senza neppure trarre conseguenze da tale falsità. Così comportandosi essa ha leso le attribuzioni garantite alla Camera dei deputati dal secondo comma dell'articolo 68 della Costituzione»;

la Corte, quindi, ha detto due cose estremamente significative:

a) che l'autorità giudiziaria ha leso la prerogativa di cui all'articolo 68 della Costituzione;

b) che, ove avesse nutrito dubbi sull'attendibilità del contenuto dei cartelli, avrebbe dovuto disporre accertamenti ed eventualmente procedere contro chi aveva collocato dai falsi contenuti;

non vi è dubbio, ad avviso degli interpellanti, che i comportamenti di cui sopra possano avere penale rilevanza in quanto la palese violazione dell'articolo 68 della Costituzione, nell'ipotesi migliore di chi l'ha commessa, costituisce violazione di domicilio e la ritenuta falsità tratta a giustificazione dal procuratore della Repubblica avrebbe dovuto avere come consequenzialità del dovere d'ufficio un'indagine e una eventuale imputazione che non vi è stata;

in ogni caso questi comportamenti non possono non avere valenza dal punto di vista disciplinare -:

se tali comportamenti abbiano avuto conseguenze sul piano giudiziale;

se non intenda il Ministro promuovere l'azione disciplinare;

se la promozione del procuratore della Repubblica a procuratore Generale abbia tenuto conto delle mancanze di cui sopra oggettivamente evidenziate dalla Corte.

(2-00593)
«Brigandì, Comaroli, Vanalli, Pini, Allasia, Chiappori, Goisis, Barani, Nicola Molteni, Bragantini, Stucchi, Reguzzoni, Fogliato».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

allevamento

animale da fattoria

Basilicata

camera di commercio

carne suina

conseguenza economica

denominazione di origine

impresa in difficolta'

marchio di qualita'

prodotto a base di carne

suino