ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00405

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 191 del 23/06/2009
Firmatari
Primo firmatario: BORGHESI ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 23/06/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 23/06/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 23/06/2009
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 23/06/2009
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 24/06/2009
Stato iter:
25/06/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/06/2009
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 25/06/2009
Resoconto COSENTINO NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 25/06/2009
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/06/2009

SVOLTO IL 25/06/2009

CONCLUSO IL 25/06/2009

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00405
presentata da
ANTONIO BORGHESI
martedì 23 giugno 2009, seduta n.191

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:



l'articolo 7-octies del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, nella legge 9 aprile 2009, n. 33, ha previsto un indennizzo a favore dei titolari di obbligazioni del prestito obbligazionario «Alitalia 7,5 per cento 2002-2010 convertibile» emesso da Alitalia - Linee Aeree Italiane Spa, in termini di assegnazione in concambio di titoli di Stato nella misura del 50 per cento della quotazione media del mese di trattazione del titolo antecedente alla sua sospensione, avvenuta in data 3 giugno 2008, a fronte di specifiche dichiarazioni che dovranno essere rilasciate dai possessori delle obbligazioni relative, tra l'altro, all'impegno di «rinunciare, in favore del Ministero dell'Economia e delle Finanze e di Alitalia-Linee Aeree Italiane S.p.A., ora in amministrazione straordinaria, a qualsiasi pretesa ed iniziativa direttamente o indirettamente connessa alla proprietà dei titoli»;

il Governo ha stanziato per questa operazione 100 milioni di euro ed ha stabilito l'importo massimo di rimborso per ciascun obbligazionista pari a 100.000 euro;


in pratica, il rimborso sarà pari al 50 per cento del valore dei bond negli ultimi 30 giorni di scambio, vale a dire pari a circa il 32 per cento del valore nominale delle obbligazioni, un tasso inferiore a quello garantito dal Governo argentino ai sottoscrittori dei famigerati Tango bond; molto meno dell'85 per cento che garantiva la tanto vituperata Air France nella sua offerta iniziale per Alitalia;

i titolari di tali obbligazioni che intendano esercitare il relativo diritto devono presentare, a pena di decadenza, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge, la relativa richiesta al Ministero dell'economia e delle finanze, per il tramite degli intermediari finanziari che curano la gestione del conto di deposito relativo ai titoli menzionati;

in un'intervista al settimanale Panorama, il presidente della Consob, Lamberto Cardia, ha sollecitato un intervento: «Bisogna prendersi carico degli obbligazionisti e degli azionisti dell'Alitalia che si sentono lasciati soli. Gli obbligazionisti di una società a controllo pubblico hanno fatto una sorta di prestito all'erario, che non può restare senza ritorno»;

il Presidente del Consiglio dei ministri aveva garantito, nel momento in cui fu dichiarato lo stato d'insolvenza di Alitalia ed aperta la procedura di amministrazione straordinaria della società, che gli obbligazionisti sarebbero stati integralmente risarciti delle somme portate dal titolo posseduto;
il 28 agosto 2008, il Presidente del Consiglio aveva dichiarato «che non saranno abbandonati i piccoli risparmiatori che in Alitalia hanno creduto investendo in titoli azionari ed obbligazionari»; lo stesso Ministro Tremonti, al Sole 24 ore del 27 agosto 2008, affermava che «il risparmio è un bene pubblico che deve essere tutelato ed i piccoli risparmiatori saranno tutelati. Ci hanno lasciato due disastri: Napoli e Alitalia. Il primo il presidente del Consiglio, Berlusconi, lo ha risolto a fine luglio. Domani risolverà Alitalia»;


il 27 maggio 2009, rispondendo ad una interrogazione sul tema presso la Commissione Trasporti della Camera, il Vice ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani, sottolineava come «al fine di assicurare un più ampio indennizzo ai risparmiatori che hanno investito in titoli della società Alitalia, soprattutto piccoli risparmiatori, siano allo studio ipotesi per elevare le misure di intervento statale già disposte a favore degli obbligazionisti Alitalia»;



gli intermediari citati chiedono ai loro clienti di effettuare la richiesta di esercizio del suddetto diritto tramite un modulo di adesione da consegnare entro e non oltre il 3 luglio 2009, anche se gli obbligazionisti Alitalia avrebbero tempo teoricamente fino al 10 luglio per accettare il minirimborso offerto dal Governo;


malgrado i ripetuti impegni, il governo non ha finora predisposto nessuna misura al fine di elevare la percentuale e il tetto per il rimborso agli obbligazionisti Alitalia;


per quanto riguarda gli azionisti Alitalia, sarebbero in corso di valutazione i provvedimenti conseguenti al disposto dell'articolo 3, comma 2, del decreto-legge 28 agosto 2008 n, 134, convertito dalla legge 27 ottobre 2008, n. 166, il quale prevede che: «Al fine della tutela del risparmio i piccoli azionisti di Alitalia-Linee aeree italiane S.pA., che non abbiano esercitato eventuali diritti di opzione aventi oggetto la conversione dei titoli in azioni di nuove società, sono ammessi ai benefici di cui all'articolo 1, comma 343, della legge 23 dicembre 2005, n. 266. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sono stabilite le condizioni e le altre modalità di attuazione del presente comma», facendo, cioè, ricorso al Fondo di tutela del risparmio alimentato dai conti bancari «dormienti»;



i «conti dormienti» sono fondi immobilizzati e «dimenticati» nei conti correnti delle banche da almeno 10 anni;


il Governo, per quanto concerne, invece, l'accesso ai benefici previsti dall'articolo 1, comma 343, della legge 266 del 2005 che ha istituito il fondo depositi dormienti, ha precisato che ai sensi dell'articolo 1, comma 345-decies, della citata legge, il Ministro dell'economia e delle finanze, con decreto di natura non regolamentare, determina il riparto del Fondo tra i diversi beneficiari previsti dalla legge, precisando altresì che mentre per i depositi di somme di denaro il termine per il versamento al Fondo è scaduto il 15 dicembre 2008, per assegni circolari non riscossi, polizze vita prescritte e strumenti finanziari il termine scadrà il 31 maggio 2009. Pertanto, considerato che soltanto dopo tale data sarà possibile determinare l'ammontare esatto delle risorse che affluiranno al fondo, conseguentemente sarà possibile dar corso alle successive operazioni solo dopo il 31 maggio 2009;




ma, da una parte, i fondi rimasti non rivendicati per oltre dieci anni si sono rivelati di ammontare limitato (solo 800 milioni di euro contro i 2 miliardi stimati dal Governo), dall'altra, le risorse del fondo depositi dormienti sono state dirottate verso altri utilizzi: risparmiatori vittime di frodi finanziarie, possessori di obbligazioni della Repubblica argentina, ricerca scientifica, carta acquisti (social card); gli azionisti Alitalia hanno dunque una possibilità praticamente nulla di venire rimborsati tramite tale Fondo di tutela del risparmio alimentato dai conti bancari «dormienti» -:



se il governo intenda elevare le misure di intervento statale già disposte a favore degli obbligazionisti Alitalia, in quale misura e con quali tempi, e se non intenda in tal caso, posticipare la scadenza per l'esercizio del diritto all'assegnazione in concambio di titoli di Stato;


quali concrete misure intenda mettere in opera per assicurare un rimborso almeno parziale per gli azionisti Alitalia anche in considerazione dell'esiguità dei fondi disponibili tramite il cosiddetto «Fondo dei conti dormienti».

(2-00405)
«Borghesi, Donadi».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2009 0033, LINEE AEREE ITALIANE, ALITALIA

EUROVOC :

aiuto di Stato

azionista

buono del Tesoro

finanziamento pubblico

indennizzo

obbligazione

rimborso