ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00395

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 182 del 26/05/2009
Firmatari
Primo firmatario: GARAVINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/05/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
BOCCIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
CORSINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
DE MICHELI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
FERRANTI DONATELLA PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
FONTANELLI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
FRONER LAURA PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
GENOVESE FRANCANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
GIOVANELLI ORIANO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
GIULIETTI GIUSEPPE ITALIA DEI VALORI 22/05/2009
GOZI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
LARATTA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
MOSCA ALESSIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
NACCARATO ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
POMPILI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
PORFIDIA AMERICO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 22/05/2009
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
RAMPI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
RIA LORENZO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 22/05/2009
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
TIDEI PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
TURCO LIVIA PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
VASSALLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009
ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO 22/05/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 22/05/2009
Stato iter:
27/05/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/05/2009
Resoconto GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 27/05/2009
Resoconto MANTOVANO ALFREDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 27/05/2009
Resoconto GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/05/2009

SVOLTO IL 27/05/2009

CONCLUSO IL 27/05/2009

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00395
presentata da
LAURA GARAVINI
martedì 26 maggio 2009, seduta n.182

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro della giustizia - per sapere - premesso che:

Augusto La Torre è stato il capo indiscusso dell'omonimo sodalizio camorristico operante in Mondragone (considerato fra i più efferati per numero di delitti compiuti e per modalità particolarmente feroci) e rientrante nell'orbita del più noto e famigerato clan dei casalesi;

il predetto, nel febbraio del 2003, dopo che analoga scelta era stata effettuata anche da altri esponenti del medesimo sodalizio, aveva iniziato a collaborare con la giustizia ammettendo la responsabilità di gravissimi fatti di sangue fra cui la e cosiddetta strage di Pescopagano avvenuta nell'aprile del 1990 nella quale perirono 6 soggetti ed altri rimasero feriti con conseguenze particolarmente gravi e numerosi altri gravissimi fatti di sangue da lui commessi direttamente o in qualità di mandante;

la direzione distrettuale antimafia di Napoli che aveva gestito la collaborazione del La Torre ritenendola in un primo momento particolarmente importante aveva richiesto prima il programma provvisorio e successivamente programma di protezione;

subito dopo la redazione del verbale illustrativo, la medesima DDA di Napoli aveva accertato che il La Torre aveva taciuto fatti di particolare rilevanza sui rapporti criminali intercorsi soprattutto con alcuni imprenditori e dai predetti soggetti si era fatto versare somme di denaro;

per tale ultima vicenda il La Torre era stato raggiunto da ordinanza cautelare per estorsione ai danni di vari imprenditori, reati tutti commessi dopo l'inizio della collaborazione e per i quali risulta poi essere stato condannato con sentenza ormai passata in giudicato ed in relazione ai quali era stata immediatamente chiesta ed ottenuta la revoca del programma di protezione;

malgrado la revoca del programma, siccome il La Torre aveva continuato a rendere dichiarazioni la procura napoletana aveva chiesto alla Commissione Centrale di mantenere il programma di protezione per i familiari del soggetto più volte citato;

nel corso degli anni erano emersi altri gravissimi episodi di infedeltà da parte del La Torre, quali accuse non veritiere nei confronti di alcuni soggetti effettuate per coprire responsabilità di altri (in particolare il La torre aveva accusato un suo affiliato di avere trasportato droga dall'Olanda, lì dove, invece, tale attività era stata svolta da un altro affiliato che successivamente «pentitosi» aveva raccontato il vero e dichiarato come il La Torre aveva intenzione di ricostruire il clan; per questa vicenda il La Torre è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Napoli per calunnia aggravata dalla finalità di favorire il proprio sodalizio mafioso), nuove richieste di denaro avanzate ad imprenditori (per tale situazione, a fine del 2007 è stato raggiunto da altra ordinanza cautelare) ed aveva anche avviato la ricostruzione del proprio sodalizio (fatto dichiarato dai collaboratori di giustizia Scuttini e Falace);

dalle dichiarazioni di vari collaboratori di giustizia che con lui sono stati detenuti - il La Torre per fortuna non ha mai riottenuto la libertà - era emerso un intento vendicativo nei confronti del magistrato che si era occupato della sua collaborazione e che successivamente aveva richiesto la revoca del programma di protezione (il dottor Raffaele Cantone, attualmente in servizio in Cassazione) tanto da tentare di organizzare un attentato ai suoi danni attraverso soggetti stranieri con lui in rapporti e da richiedere tramite altro ex collaboratore (tale Carmine Di Girolamo attualmente detenuto in regime di cui all'articolo 41-bis o.p.) di farlo seguire ed individuare le abitudine sue e dei suoi familiari;

di recente grazie alle dichiarazioni di altri collaboratori di giustizia - così come riferito in più occasioni dalla Stampa (da ultimo Il Mattino del 18 maggio 2009 ed il sito Antimafia 2000) - il La Torre avrebbe tentato di coinvolgere un soggetto già condannato all'ergastolo (tal Forte) per portare a termine l'attentato nei confronti non solo del dottor Cantone ma anche di altro ex p.m. della DDA di Napoli, la dottoressa Antonietta Troncone, attualmente procuratore aggiunto a Nola, ritenuta «responsabile» dal La Torre di avere sentito uno degli ultimi collaboratori (tal Viesto) che avevano portato alla luce reati ulteriori commessi dal più volte citato La Torre;

il detenuto avrebbe - secondo quanto riportato dalla stampa e dichiarato da un altro collaboratore (tal Graziano) - persino appreso notizie sulla vita privata della dottoressa Troncone e sui figli della predetta, dei quali saprebbe il luogo di abitazione e di studio chiedendo a suoi adepti di effettuate un ritorsione contro costoro non potendo colpire il magistrato perché sottoposto a misure di tutela;

malgrado il La Torre abbia commesso una pluralità di fatti così gravi per alcuni dei quali sono anche intervenute sentenze di condanna, abbia calunniato persone innocenti, abbia organizzato attentati ai danni di magistrati, abbia ripreso contatti con ambienti criminali viene sentito ancora in dibattimento come «collaboratore», le sue dichiarazioni utilizzate dalla procura per chiedere misure cautelari e continua ad ottenere ad oggi attenuanti collegate alla sua «collaborazione»;

se siano state adottate tutte le misure di tutela nei confronti dei magistrati citati;

come sia possibile che malgrado fatti così gravi il La Torre continui ad essere trattato come un collaboratore di giustizia ed i suoi familiari continuano ad essere protetti con un gravissimo aggravio di spese ai danni del contribuente;

come mai non sia mai stata adottata la richiesta di revoca dei benefici e delle attenuanti ottenute, malgrado essa sia obbligatoria ai sensi del decreto-legge n. 8 del 1991, convertito con modificazioni dalla legge n. 82 del 1991 come modificata dalla legge n. 45 del 2001 e malgrado ne ricorrano certamente i presupposti;

se siano state adottate tutte le misure carcerarie necessarie per evitare che il La Torre continui di fatto a tenere rapporti con l'esterno.

(2-00395)
«Garavini, Bellanova, Boccia, Brandolini, Corsini, De Micheli, Ferranti, Fluvi, Fontanelli, Froner, Genovese, Ginoble, Giovanelli, Giulietti, Gozi, Laratta, Marchi, Mattesini, Madia, Morassut, Mosca, Martella, Meta, Motta, Naccarato, Andrea Orlando, Picierno, Pompili, Porfidia, Porta, Rampi, Ria, Sani, Siragusa, Tidei, Livia Turco, Vassallo, Vico, Zampa».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

delitto contro la persona

detenuto

mafia

magistrato

reato