ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00367

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 166 del 27/04/2009
Abbinamenti
Atto 3/00728 abbinato in data 27/10/2009
Firmatari
Primo firmatario: GAROFALO VINCENZO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 24/04/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRIGUGLIO CARMELO POPOLO DELLA LIBERTA' 24/04/2009
GERMANA' ANTONINO SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 24/04/2009
STAGNO D'ALCONTRES FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 24/04/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 24/04/2009
Stato iter:
27/10/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/10/2009
Resoconto GAROFALO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 27/10/2009
Resoconto MANTOVANI MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 27/10/2009
Resoconto GAROFALO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

SOLLECITO IL 15/10/2009

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/10/2009

DISCUSSIONE IL 27/10/2009

SVOLTO IL 27/10/2009

CONCLUSO IL 27/10/2009

Atto Camera

Interpellanza 2-00367
presentata da
VINCENZO GAROFALO
lunedì 27 aprile 2009, seduta n.166

I sottoscritti chiedono di interpellare il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:

il diritto alla continuità territoriale si colloca nell'ambito della garanzia dell'uguaglianza sostanziale dei cittadini e della coesione di natura economica e sociale e si traduce nella capacità di garantire un servizio di trasporto che non penalizzi cittadini residenti in territori meno favoriti;

il servizio di trasporto è un servizio di interesse economico generale e si configura come elemento essenziale del diritto alla mobilità sancito dall'articolo 16 della Costituzione;

lo Stato deve farsi garante in concreto della continuità territoriale per un principio di equità e per garantire il diritto alla mobilità a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro dislocazione geografica, e, quindi, in particolare di fronte allo svantaggio dell'insularità;

nella Regione Sicilia, ed in particolare nell'area dello Stretto di Messina, si sta registrando una graduale ma costante riduzione del servizio universale di trasporto viaggiatori a lunga percorrenza, del servizio di trasporto regionale e del servizio di trasporto merci conseguente alle politiche aziendali dal gruppo Ferrovie dello Stato, alcune delle quali già poste in essere, altre preannunciate;

le suddette strategie aziendali si traducono nella mancanza di ammodernamento dei servizi, della flotta navale ed anche di manutenzione e di investimenti nella rete al contrario di quanto il gruppo ha progettato e già in parte realizzato nel resto d'Italia: ciò avrà come diretta conseguenza l'aumento del divario in termini di infrastrutture e di servizi tra il Nord ed il Sud e dunque una riduzione dei flussi di traffico passeggeri e merci da e verso il Sud con un progressivo calo della redditività dei servizi ferroviari, già considerato alla base delle suddette strategie aziendali;

tutto ciò si traduce altresì in una vertenza di natura occupazionale: nel solo territorio della provincia di Messina negli ultimi dieci anni il numero dei lavoratori occupati da Fs è diminuito da 5000 a 1700;

il sistema dei trasporti ferroviari in Sicilia rischia un ulteriore ridimensionamento derivante dai tagli disposti dalla legge finanziaria alle risorse già previste nel Piano triennale 2007-2009, che ammontano a circa 256 milioni in meno per Trenitalia e circa 317 per Rfi, che potrebbe provocare un'inammissibile ed iniqua situazione di distaccamento della Sicilia dal Continente;

le conseguenze di tali riduzioni sono già visibili: la Divisione Cargo di Ferrovie dello Stato ha annunciato la volontà di dismettere parte del servizio merci da e per la Sicilia ed in particolare, a partire dal 1o marzo scorso, sono già stati dimessi gli scali merci Messina Centrale e Pace del Mela con gravi conseguenze per le attività produttive e commerciali che ruotano intorno ad essi;

la scelta del ridimensionamento del servizio cargo in Sicilia, che prevede l'utilizzo di un unico scalo operativo a Catania con il conseguente dirottamento del traffico merci su gomma, risulta essere in contrasto rispetto alla riconosciuta necessità di decongestionare la rete stradale, con tutti i benefici derivanti i termini di sicurezza stradale e di riduzione delle emissioni inquinanti;

molto problematica risulta anche la gestione della Direzione Navigazione di Rfi poiché, anche in questo caso, è in atto un'operazione di progressiva dismissione delle navi: delle navi ferroviarie considerate in esercizio la nave «Sibari» è stata definitivamente disarmata, le navi «Scilla» e «Rosalia» sono periodicamente ferme poiché sottoposte a verifiche e a lavori di riparazione e non si hanno notizie dell'avanzamento dei lavori sulla nave «Logudoru»;

per quanto attiene al servizio universale passeggeri, è stata più volte esplicitata la strategia aziendale di Trenitalia volta a privilegiare lo sviluppo del trasporto passeggeri cosiddetto redditizio e a non supportare i treni che generano perdite il cui primato in negativo è detenuto proprio dalle tratte ferroviarie che hanno origine a Palermo o a Siracusa e, via Messina, sono dirette verso Torino o verso Venezia;

inoltre, per quanto riguarda il servizio di traghettamento veloce passeggeri nell'area dello Stretto di Messina, gravi sono i disagi che registrano quotidianamente i pendolari delle due sponde che attraversano lo stretto per ragioni di lavoro o di studio poiché al momento sono state ridotte ulteriori corse giornaliere e non è ancora attivo il servizio della cosiddetta metropolitana del mare;

il compito delle Ferrovie dello Stato è quello di proporre gli interventi, le priorità e le fasi temporali di realizzazione dei piani aziendali, mentre la scelta su di essi spetta al Governo nel suo ruolo di azionista unico del Gruppo e, dunque, di decisore strategico -:

quali siano le azioni che il Governo, nella sua qualità di azionista unico del Gruppo Ferrovie dello Stato, intende porre in essere in relazione alle scelte di politica aziendale che incidono negativamente sui diritti alla mobilità e alla continuità territoriale nella Regione Sicilia;

quali siano gli elementi che il Ministro interpellato intende inserire nel nuovo contratto di programma con le Ferrovie dello Stato al fine di ripristinare in Sicilia i livelli dell'offerta utili garantire un servizio di trasporto rispondente agli standard qualitativi e quantitativi richiesti;

se e quali investimenti il Governo intenda supportare ed in caso positivo quali saranno i tempi per la realizzazione affinché la Sicilia possa avere un servizio di trasporto passeggeri, di trasporto merci, di navigazione e di traghettamento nell'area dello Stretto efficiente, sostenibile ed equo rispetto a quello di cui usufruiscono i cittadini nel continente.

(2-00367)
«Garofalo, Briguglio, Germanà, Stagno d'Alcontres».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

FERROVIE DELLO STATO SPA, TRENITALIA

GEO-POLITICO:

MESSINA, MESSINA - Prov, SICILIA, SICILIA

EUROVOC :

trasporto ferroviario

trasporto marittimo

trasporto viaggiatori