ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00276

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 117 del 20/01/2009
Firmatari
Primo firmatario: LO MONTE CARMELO
Gruppo: MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA
Data firma: 20/01/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 20/01/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 20/01/2009
Stato iter:
05/02/2009
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/01/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/01/2009

RINUNCIA ATTO PER ASSENZA IL 05/02/2009

DICHIARATO DECADUTO IL 05/02/2009

CONCLUSO IL 05/02/2009

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00276
presentata da
CARMELO LO MONTE
martedì 20 gennaio 2009, seduta n.117

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:

con l'articolo 6-ter del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 veniva costituita la Banca del Mezzogiorno con il compito di sostenere lo sviluppo economico e di favorire la crescita delle regioni meridionali;

il citato articolo 6-ter prevedeva che il Ministro dell'economia e delle finanze entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge 112 del 2008 emanasse un decreto attuativo;

a tutt'oggi il decreto previsto dall'articolo 6-ter non è stato emanato;

la «Banca del Mezzogiorno» Spa, può diventare un efficace strumento capace di attrarre investimenti privati e, dopo decenni di mancato sviluppo, di contribuire a superare il divario socio-economico che affligge le regioni meridionali;

con la Banca per il Mezzogiorno si realizzerebbe una banca radicata nel territorio meridionale, per lo sviluppo delle imprese locali e in grado di praticare una politica selettiva del credito, volta a incoraggiare le imprese meritevoli, che avrebbe un'incidenza tale da segnare profondamente e positivamente il tessuto sociale, al punto da togliere quell'humus che ha fatto prosperare fenomeni di criminalità organizzata, purtroppo in atto ancora molto presenti nelle regioni meridionali;

il ritardo nell'emanazione dei decreti attuativi non fa che aggravare la particolare e difficile situazione socio-economica del Sud, non consentendo, di fatto, alle imprese del meridione di accedere, con meccanismi immediati ed efficaci, al credito, oggi più che mai indispensabile per lo sviluppo delle imprese;

con la gestione separata la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) eroga prestiti utilizzando la raccolta proveniente dal risparmio postale o buoni postali che come è noto è una forma di risparmio utilizzata prevalentemente nel meridione;

la nuova Cdp, così come disegnata dalle modifiche statutarie e dall'articolo 22 dei cosiddetto decreto anticresi, in realtà potrebbe finanziare molte opere di interesse pubblico, cioè opere individuate su sostanziale indicazione del Governo, distogliendo risorse dai finanziamenti per gli Enti locali, peraltro concessi attraverso una garanzia generale e non politica;

il rischio evidente è che le risorse provenienti dal risparmio dei cittadini del Mezzogiorno, finanzino «ogni altra opera di interesse pubblico», così testualmente recita il comma 2 dell'articolo 22 del decreto-legge anticrisi. Per cui, prescindendo dai colori politici dei Governi, è facile prevedere come le risorse della Cdp, saranno indirizzate secondo i gruppi dominanti nel momento e, come spesso accaduto in passato, ci sarebbe una prevalenza di finanziamenti nelle aree più forti del Paese;

l'articolo 6-ter del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008 n. 133 prevede che l'apporto al capitale della Banca del Mezzogiorno dello Stato in qualità di soggetto fondatore sia di 5 milioni di euro, una cifra assolutamente insufficiente a far della citata Banca un soggetto autorevole ed efficace per lo sviluppo del Mezzogiorno -:

se non ritenga doveroso e improrogabile emanare in tempi brevissimi il decreto attuativo di cui all'articolo 6-ter del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 per poter concretamente sostenere lo sviluppo del Mezzogiorno e della sua economia, destinandole al contempo le risorse della Cassa depositi e prestiti, provenienti dal risparmio postale assistito dallo Stato, utilizzando la parte proveniente dalle regioni del Sud, per la capitalizzazione della Banca del Mezzogiorno e se intenda inoltre prevedere un aumento congruo della quota di partecipazione dello Stato nella citata banca.

(2-00276)«Lo Monte, Brugger»
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2008 0112

EUROVOC :

aiuto allo sviluppo

banca

crescita dell'impresa

erogazione di prestito

finanziamento

investimento privato

Mezzogiorno

politica creditizia

risparmio

situazione economica

societa' per azioni