ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00275

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 117 del 20/01/2009
Firmatari
Primo firmatario: MATTESINI DONELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/01/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
MASTROMAURO MARGHERITA ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
MIGLIOLI IVANO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
MERLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
CECCUZZI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
MAZZARELLA EUGENIO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
CUPERLO GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
LUONGO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
FARINONE ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
SCARPETTI LIDO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
MOSELLA DONATO RENATO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
GENTILONI SILVERI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
MARCHIGNOLI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
VANNUCCI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
ZUCCHI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
PARISI ARTURO MARIO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
TURCO LIVIA PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
ROSSA SABINA PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
CUOMO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
GIOVANELLI ORIANO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009
ZUNINO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 20/01/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 20/01/2009
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 20/01/2009
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 21/01/2009
Stato iter:
22/01/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/01/2009
Resoconto MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2009
Resoconto MANTOVANO ALFREDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 22/01/2009
Resoconto MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/01/2009

SVOLTO IL 22/01/2009

CONCLUSO IL 22/01/2009

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00275
presentata da
DONELLA MATTESINI
martedì 20 gennaio 2009, seduta n.117

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro degli affari esteri, il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, per sapere - premesso che:

il settore orafo-argentiero-gioielleero, che rappresenta da sempre uno dei comparti manifatturieri trainanti nella promozione del Made in Italy, si concentra in alcuni distretti di punta: Arezzo, Vicenza, Valenza Po, Napoli per l'oreficeria e la gioielleria in oro; Padova, Firenze e Palermo per l'argenteria (circa 10.600 unità produttive e 60.000 addetti in tutta Italia, filiera distributiva di 24.000 punti vendita in Italia, oltre all'indotto composto di sistemi fieristici, assicurazioni, sistemi di sicurezza, trasporto valori, eccetera);

il settore orafo è paradigmatico dell'organizzazione produttiva di questo comparto, in sole tre province: Arezzo, Vicenza ed Alessandria, sedi dei principali distretti, si concentra quasi il 75 per cento delle aziende esportatrici nazionali (tale settore rappresenta solo ad Arezzo il 14 per cento degli addetti ed oltre il 31 per cento del fatturato);

i principali mercati della domanda sono, nell'ordine, Emirati Arabi, USA, Turchia, Francia, Regno Unito, Spagna, Hong-Kong, Panama, Germania ed Australia;

il mercato degli oggetti preziosi vive oggi una prolungata fase di crisi, nei mercati internazionali si sono prodotti grandi cambiamenti ed li nostro Paese, che sembrava leader indiscusso del settore orafo, ha dovuto sperimentare il lato amaro della giobalizzazione. Nel 2001 in Italia sono state lavorate 437,7 tonnellate d'oro nel 2006 solo 217,9 tonnellate (-219,8 tonnellate); nel 2001 l'oro lavorato in Italia sul totale mondiale era il 15,8 per cento, nel 2006 solo il 9,6 per cento;

le principali contraddizioni sono esplose dal 2003 ed il loro teatro principale è stato il mercato americano; la débâcle subita nel corso dell'ultimo triennio ha origine nel fatto che mentre le importazioni americane crescevano, le vendite italiane subivano una pesantissima flessione pari al 37,2 per cento. In questo periodo l'Italia è stata superata e doppiata dalle Cina e dall'India ed affiancata dalla Thailandia e se si tiene conto che il mercato statunitense è ti principale sbocco della produzione nazionale (assorbe tuttora il 20 per cento dell'export), si ha una dimensione delle difficoltà in atto;


all'inizio degli anni '90 la posizione dell'industria italiana era molto solida nel panorama internazionale e l'Italia, che si aggiudicava con largo margine li primato della produzione, rappresentava l'unica realtà, tra i Paesi di una certa consistenza in termini di offerta, capace di piazzare sui mercati esteri il grosso della produzione;

erano tre i fattori di protezione dalla concorrenza dei Paesi emergenti: la limitata incidenza del costo del lavoro sul prezzo finale del prodotto a causa dell'elevato valore della materia prima; il primato indiscusso in fatto di stile e tecnologia; l'organizzazione finanziaria a supporto dell'approvvigionamento del metallo;

a partire dalla seconda metà dello scorso decennio la situazione è rapidamente mutata e sono intervenuti fattori nuovi sia sul fronte del mercato che su quello della produzione, la domanda dei Paesi sviluppati ha infatti seguito un andamento disomogeneo, che ha penalizzato fortemente molti Paesi europei, Germania ed Italia su tutti, insieme al Giappone ed ha concentrato i fenomeni di crescita in Gran Bretagna e nel mercato a più elevato tasso di competizione, gli USA;

sul lato dell'offerta c'è stata una forte diffusione di tecnologia ed un deciso salto organizzativo dei concorrenti che ha inciso notevolmente sia sull'efficienza che sulla qualità della produzione; il risultato per il nostro Paese è la perdita della leadership mondiale dei quantitativi prodotti a vantaggio dell'India e nel 2006 anche della Cina;

il deterioramento della competitività è stato indotto anche dagli andamenti valutari: il significativo apprezzamento dell'euro sul dollaro, rafforzando così l'effetto penalizzante dei dazi doganali, tra l'altro calcolati sul valore degli oggetti preziosi al lordo della materia prima, avvantaggiando in tal modo i concorrenti asiatici;

a seguito delle vicende dei mercati internazionali il settore dell'oreficeria è stato investito da un uragano, basti pensare al calo della produzione e dell'export, nonché al crollo dei mercati come ad esempio quello statunitense; nella sola provincia di Arezzo, nell'ultimo semestre le aziende sono passate da 1.464 a 1.406, con un calo della produzione dell'8,7 per cento, un calo dell'export del 9 per cento ed il crollo di alcuni mercati come quello statunitense, del 47 per cento. Va altresì sottolineato che nell'arco del 2008 la cassa integrazione per tale settore è aumentata nel territorio provinciale di Arezzo, del 370 per cento;

siamo di fronte ad un fenomeno strutturale ed occorrono interventi urgenti e coordinati per salvaguardare e non disperdere un patrimonio di conoscenze produttive, tecnologiche e commerciali faticosamente accumulate nel tempo, oltre che per salvaguardare i livelli occupazionali;

la manifestazione orafa vicentina, conclusasi domenica 18 gennaio 2009, ha dato ulteriore prova delle difficoltà del settore; è stata registrata infatti una decisa riduzione degli operatori presenti in fiera, nonché degli ordinativi. Infatti pur mantenendosi su cifre di tutto rispetto, con circa 15.500 visitatori, la Fiera ha fatto registrare una contrazione di circa il 30 per cento dei buyer nazionali ed esteri, con la riduzione più consistente rappresentata dagli Stati Uniti -:

se si intenda intervenire con urgenza per istituire un «tavolo interministeriale per il settore dei metalli preziosi» sulla falsariga dell'analogo organismo esistente per il comparto tessile, abbigliamento e calzature, attivo dal 1998, e della ceramica, tavolo che si rende necessario per affrontare complessivamente ed unitariamente il tema del settore orafo, rispetto a:

1) salvaguardia del Made in Italy;

2) rafforzamento dell'attività di controllo e lotta alle contraffazioni;

3) definizione di misure per affrontare l'emergenza relativa alla crisi occupazionale.

(2-00275)

«Mattesini, Mario Pepe (PD), Mastromauro, Bossa, Miglioli, Amici, Giorgio Merlo, Ceccuzzi, Cenni, Mazzarella, Cuperlo, Luongo, Bratti, Farinone, Brandolini, Scarpetti, Pes, Mosella, Gentiloni Silveri, Marchignoli, Argentin, Vannucci, Zucchi, Viola, Arturo Mario Luigi Parisi, De Torre, D'Incecco, Livia Turco, Velo, Verini, Rossa, Pollastrini, Cuomo, Dal Moro, De Pasquale, Giovanelli, Servodio, Zampa, Zunino».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

bigiotteria e oreficeria

denominazione di origine

industria calzaturiera

materia prima

mercato interno

paese industrializzato

prezzo di vendita

produzione nazionale

sicurezza dei trasporti

soppressione di posti di lavoro