ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00163

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 62 del 07/10/2008
Firmatari
Primo firmatario: LO MONTE CARMELO
Gruppo: MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA
Data firma: 07/10/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 07/10/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 07/10/2008
Stato iter:
22/10/2008
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/10/2008

RITIRATO IL 22/10/2008

CONCLUSO IL 22/10/2008

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00163
presentata da
CARMELO LO MONTE
martedì 7 ottobre 2008, seduta n.062

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:



da notizie apparse su agenzie di stampa del 1o ottobre 2008 è stato depositato un esposto all'Autorità garante della concorrenza e del mercato su presunte politiche poco trasparenti attuate dal Banco di Sicilia sul mercato siciliano nella gestione dei mutui casa riservati alle famiglie;



in particolare, sembra che il Banco di Sicilia, in virtù della posizione dominante nel mercato, abbia deciso di applicare nel secondo semestre del 2008 spread maggiori rispetto a quelli «minimi» del pricing at risk fegati alla rischiosità del cliente) premiando i dipendenti per quanto più riescono nell'operazione;


in un documento interno della direzione Retail Funzione family del Banco di Sicilia inviato, secondo l'agenzia di stampa, a tutte le sue filiali sarebbero state definite le linee guida necessarie per spiegare ai dipendenti il nuovo comportamento da assumere con la clientela, nel concreto, per quei mutui venduti con uno spread, maggiore rispetto alla rischiosità del cliente viene riconosciuta ai dipendenti una commissione incentivante che arriva fino all'1 per cento;


se tale notizia dovesse rispondere al vero non si comprende come ciò possa essere accaduto a fronte delle norme che, attualmente, regolano la materia, quali l'obbligatorietà dello scambio continuo di informazioni operative tra Istituto di credito e Banca d'Italia, la presenza di controlli della Consob e dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, la presenza di visite ispettive a cadenza media biennale da parte della Banca d'Italia;


i controlli devono essere inoltre garantiti attraverso organismi interni dell'Istituto quali il collegio sindacale, il risk controller, attivato secondo la tecnica dei controlli di linea, la convalida interna, la revisione interna (obiettivo prioritario attribuito è quello di concorrere ad assicurare la buona gestione d'impresa con una compatibile assunzione di rischi ed una corretta condotta operativa), la pubblicità delle attività dell'istituto, la redazione di un codice etico;


il decreto legislativo n. 231 del 2001 prevede, inoltre, per le imprese che scelgono volontariamente (il decreto non prevede obblighi) di adottare un codice di condotta o di comportamento in linea con le prescrizioni in esso definite, di escludere la propria responsabilità amministrativa derivante da reati commessi dal management o da dipendenti nell'interesse dell'impresa stessa. Naturalmente perché ciò avvenga il codice deve essere conosciuto e rispettato da tutti i soggetti interessati;


se la notizia fosse confermata, susciterebbe molti interrogativi il fatto che si sia potuto organizzare all'interno della banca un sistema occulto di intermediazione interna espressamente vietato dalla legge, senza che alcuno degli organi di controllo abbia fatto i dovuti rilievi;


il rischio di conflitti di interesse nel comparto finanziario, specie in queste ultime settimane, è argomento inserito in tutte le agende di Governo al fine di garantire i risparmiatori ed i consumatori da manovre speculative tendenti a scaricare su di loro la crisi finanziaria in essere;


il Parlamento Europeo, ad esempio, con l'approvazione, il 23 settembre 2008 della relazione di iniziativa legislativa sollecita ha sollecitato la Commissione a presentare proposte legislative volte a migliorare la supervisione dei mercati finanziari, compresi i fondi hedge e di private equity. Raccomanda quindi norme in materia di stabilità finanziaria, di trasparenza, di indebitamento eccessivo e di conflitti di interesse. A quest'ultimo proposito, chiede di sottoporre le agenzie di rating a un meccanismo di supervisione europeo e di imporre loro la separazione delle attività di rating dagli altri servizi -:


quali iniziative il Ministro dell'economia abbia intenzione di porre in essere per verificare se tali scelte abbiano un carattere nazionale, e, nel caso, quali iniziative anche normative intenda assumere affinché siano adottati in tempi immediati, strumenti idonei a garanzia dei consumatori;


se l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, sia intervenuta al fine di accertare che non siano state violate le norme sulla concorrenza e sulla trasparenza bancaria e per bloccare eventuali posizioni dominanti di mercato, e in caso contrario se non ritenga necessario richiedere l'avvio di un'indagine alla medesima autorità ai sensi dell'articolo 12 della legge n. 287 del 1990.


(2-00163)«Lo Monte, Brugger».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

BANCA D'ITALIA ( BANKITALIA ), BANCO DI SICILIA

EUROVOC :

credito immobiliare

erogazione di prestito

protezione del consumatore

verifica ispettiva