ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00148

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 57 del 30/09/2008
Firmatari
Primo firmatario: LO MONTE CARMELO
Gruppo: MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA
Data firma: 30/09/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 30/09/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 30/09/2008
Stato iter:
15/10/2008
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/10/2008

RITIRATO IL 15/10/2008

CONCLUSO IL 15/10/2008

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00148
presentata da
CARMELO LO MONTE
martedì 30 settembre 2008, seduta n.057

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro per i beni e le attività culturali, per sapere - premesso che:

il 1o luglio 2008, con avviso pubblico depositato anche all'albo pretorio dei comuni interessati, la Snam Rete Gas Spa ha presentato al Ministero dell'Ambiente ed al Ministero dei Beni Culturali istanza di pronuncia di compatibilità ambientale per il progetto denominato «Iniziativa Sealine Tirrenica», nell'ambito del quale intende realizzare, in frazione Marina del comune di Monforte San Giorgio (Messina), una Centrale di compressione del gas da 50 Mw;

la stessa società avrebbe individuato nell'area interessata, pari a circa 25 ettari di terreno, uno snodo strategico per il potenziamento dell'importazione di gas naturale dal nord Africa (Algeria) fino alla Campania. Dall'insediamento industriale di Monforte, infatti, è prevista, per il trasporto del gas naturale, una condotta sottomarina da 245 Km fino a Policastro Bussentino, nello specchio di mare antistante la Sicilia, la Calabria, la Basilicata e la Campania;

l'opera di per sé è sicuramente utile, ma, come tutte le infrastrutture a sostegno dello sviluppo, non deve concorrere allo sviluppo disordinato, al degrado ambientale, alla trasformazione violenta del territorio, e la sua allocazione rientra nella più grande questione della pianificazione delle opere strategiche per le quali è necessaria l'individuazione ordinata dei siti strategici;

il Presidente dell'Associazione T.A.T-Sicilia sede di Milazzo Dott. Giovanni Marafioti, associazione che ha fra i suoi scopi, la tutela dell'ambiente e dei territorio, soprattutto quelli ad alta qualità di rischio per inquinamento atmosferico, ha inviato il 29 agosto 2008, al Ministro interpellato ed all'Assessorato Provinciale al Territorio le sue osservazioni al documento «Studio Impatto Ambientale» elaborato dalla Snam Rete Gas, rilevando che: «Il territorio interessato dagli interventi descritti nel documento citato in oggetto presenta un quadro molto complesso determinato da un uso disordinato e fortemente degradato, oltre alla contiguità con l'Area ad alto rischio di crisi ambientale a suo tempo decretata e dove siamo ancora in attesa dei risultati della indagine epidemiologica commessa dalla Regione Sicilia alla O.M.S. A miglior intelligenza si ricorda che il decreto si rese necessario per il rilevante incremento di decessi per neoplasie e numerosi casi di malattie croniche respiratorie, la O.M.S. venne coinvolta quando si verificò anche un caso di sclerosi multipla amiotrofica laterale. Tutti casi generati da un ambiente malato, per effetto dei veleni immessi in atmosfera dalle industrie pesanti della zona, e quasi nulla sappiamo dello stato del suolo e sottosuolo. Un alto degrado fisico generato da un incontrollato e disordinato sviluppo, più occasionale che pianificato, e quello che è peggio che tutto ciò è altamente visibile e percettibile al più semplice dei cittadini, tranne ad un certo potere che figurativamente soccombe al ricatto occupazionale. In tale sintetico quadro si intende inserire una infrastruttura tecnologica che secondo mio sommesso parere è fortemente impattiva ed accresce ulteriormente il degrado fisico e limita ulteriormente altre forme di sviluppo socio economico nonchè quelle di tipo culturale»;

sempre tra le osservazioni del Dott. Marafioti si legge testualmente che: «L'opera genera una compromissione territoriale irreversibile, producendo ulteriori emissioni in atmosfera, oltre a quelle immesse dalla centrale di San Filippo del Mela, dalla Raffineria di Milazzo e di altre attività di cui ogni giorno si percepiscono i miasmi.» e si conclude che:

a) la centrale di compressione non è a zero emissioni e produce forti alterazioni ambientali con ulteriore grave squilibrio territoriale;

b) non è garantita la protezione dei sistemi urbanizzati in caso di eventi negativi;

c) l'intervento limita ulteriormente altre forme di sviluppo, condannando la intera zona a destinazione prettamente industriale in un momento in cui la evoluzione socio economico spinge verso lo sviluppo di qualità turistica;

d) l'opera è stata valutata su un impatto territoriale ridotto, l'impatto deve essere esteso su scala provinciale;

e) non vengono espresse le forme di garanzie reali sulla sicurezza, sulla non nocività e sulla non pericolosità.»;

il sito scelto per la localizzazione della centrale di compressione di gas naturale (Monforte S. Giorgio - Sicilia) ricade in area costiero-alluvionale, in prossimità di importanti infrastrutture viarie e aree urbane, ma soprattutto confina sul lato occidentale con la fiumara Niceto, a rischio di esondazione, mentre sul perimetro settentrionale si posiziona a poche centinaia di metri da un tratto di litorale ad elevato rischio per erosione costiera;


le valutazione e le analisi di pericolosità idraulica del sito non risultano, secondo gli interpellanti, adeguatamente approfondite e non tengono conto che fenomeni di rotture arginali si sono verificati in passato a monte del sito con esondazione nel settore di destra idraulica della fiumara Niceto, in corrispondenza del sito in esame e fino all'abitato di Monforte Marina;

il 27 agosto 2008 la provincia regionale ha portato all'attenzione del titolare del procedimento di valutazione di impatto ambientale (il Ministero dell'Ambiente) le seguenti osservazioni: «Le valutazioni e le analisi sull'andamento della superficie piezometrica della falda freatica nel settore costiero ove insisterebbe l'opera sono carenti, basate su informazioni e dati probabilmente errati (come riconosciuto dallo stesso redattore dello studio ambientale)», «Rispetto al quadro vegetazionale si ritiene che vadano adeguatamente approfondite le interferenze tra l'opera in progetto, l'occupazione del sito e la vegetazione delle aree umide e delle fiumare e in particolare la presenza dell'associazione LotoHelichrysetum italici e Senecioni-Helichrysetum italici, anche per la presenza di Senecio gibbosus, specie endemica del messinese», «Riguardo agli aspetti di inserimento ambientale e paesaggistico, infine, si segnala che il sito ricade entro 500 m dalla battigia, al confine del sito di interesse nazionale "area industriale di Milazzo" con le relative problematiche di inquinamento e di impatto sull'ambiente»;

invero l'insediamento della centrale contrasta, sotto un altro aspetto, con la programmazione degli strumenti urbanistici generali, territoriali e di settore degli enti interessati al governo del territorio. Inoltre compromette lo sviluppo economico-sociale connesso a scelte attuabili e sostenibili, per implementare l'occupazione e spoglierebbe gli enti locali dell'autonomia di programmazione volta al migliore conseguimento del pubblico interesse;

il Consiglio Comunale di Manforte San Giorgio, nel ribadire «che le scelte sul proprio territorio appartengono in modo prioritario ai cittadini e ai loro organi rappresentativi», ha dato mandato la sindaco Dott. Nino Romanzo di formalizzare entro i termini previsti davanti alle autorità competenti, in primo luogo il Ministero dell'ambiente chiamato a pronunciarsi sulla V.I.A (valutazione impatto ambientale), le opportune osservazioni, ed inoltre, di coinvolgere tutte le associazioni ambientaliste, i comitati spontanei e le collettività socialmente interessate al fine di sensibilizzare le forze politiche sui gravi danni che deriverebbero dalla eventuale realizzazione del progetto Snam;

in ordine alla procedibilità dell'istanza di compatibilità ambientale presentata al ministero competente dalla «Snam Rete Gas Spa» il Sindaco di Monforte San Giorgio, nell'esperire il suddetto mandato, eccepisce che: «L'articolo 21, del Decreto Legislativo n. 4 del 2008 "Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale", in stretta correlazione con i precedenti articoli 19 e 20, al fine di addivenire all'indispensabile contemperamento sostanziale dei rispettivi interessi del soggetto proponente e degli Enti necessariamente coinvolti dall'iniziativa, disciplina le modalità per la conseguente elaborazione bilanciata dello studio d'impatto ambientale. In tale contesto normativo, un ruolo fondamentale ha la fase di consultazione in cui l'Autorità competente si pronuncia sulle condizioni per l'elaborazione del progetto e dello studio d'impatto ambientale, esamina le principali alternative, compresa l'alternativa zero, verifica, con riferimento alla localizzazione, l'esistenza di eventuali elementi di incompatibilità. La stessa Autorità in carenza di tali elementi indica le condizioni per ottenere, in fase di presentazione del progetto Definitivo, i necessari atti di consenso. Nella fattispecie la mancata attivazione di tale procedura, da parte del proponente "Snam Rete Gas Spa" ha precluso l'informazione ed il necessario confronto con le Amministrazioni interessate, generando la redazione di uno Studio d'Impatto Ambientale unilaterale, incompleto, astruso dal contesto territoriale ed economico-sociale su cui l'opera incide, in totale dispregio ai principi costituzionali su cui si fonda l'autonomia degli Enti Locali»;

d'altra parte gli stessi studi effettuati dalla Snam, benché non sia stato possibile partecipare nella fase di analisi dei dati, per le carenze procedimentali sopra segnalate, evidenziano che l'impatto in termini di immissioni e di asservimento del territorio, seppure astrattamente compatibili con i «limiti massimi previsti per le zone industriali», sono del tutto inaccettabili ove si tenga conto della vocazione agricolo-turistica del territorio e dell'aggravio insostenibile che tali impianti provocano sulle zone interessate; riguardo alle ripercussioni che l'impatto del progetto avrebbe sul versante economico-sociale si precisa che esso comprometterebbe irrimediabilmente la vocazione turistica del territorio che per quattro mesi all'anno costituisce elemento di principale sostentamento dell'economia locale e per la quale sono stati effettuati e sono programmati interventi di sviluppo e sostegno, con afflussi di villeggianti che interessano il lido in misura considerevole, oltre all'indotto, costituito da una rete d'iniziative commerciali e finanziarie dedicate alle attività economiche suddette, che operano in stretta correlazione e che costituiscono il tessuto connettivo sul quale si sostiene la Frazione Marina di Monforte San Giorgio;

inoltre, sempre sull'area interessata dall'iniziativa, è programmata la realizzazione di una struttura turistica alberghiera, proposta dalla Società Marina di Monforte S.r.l., consistente nella previsione di un villaggio turistico e di un albergo con i quali si prevede d'implementare ulteriormente l'occupazione fino a 673 unità direttamente impiegate (oltre l'incremento derivante per l'indotto). L'area localizzata per la realizzazione di tale struttura interesserebbe una vasta porzione della stessa zona successivamente individuata dalla Snam Rete Gas per l'impianto della centrale di compressione, tale da costituire un'inconciliabile sovrapposizione;

l'Assessorato all'Industria della Regione Siciliana ha convocato per l'8 ottobre 2008, i Sindaci dei comuni interessati ed i rappresentanti di «Snam Rete Gas Spa» a partecipare ad un tavolo tecnico ove verranno poste sul tappeto le problematiche legate al progetto ed eventuali e possibili ipotesi risolutive partecipate e condivise -:

se alla luce delle suddette osservazioni, anche con riferimento alle carenze e violazioni delle disposizioni in materia di partecipazione e trasparenza del procedimento amministrativo rilevate dagli interpellanti, anche ritenendo che le stesse incidono sulla procedibilità stessa dell'istanza prodotta dalla Snam, non ritenga di dover respingere il progetto, esprimendo, ai sensi dell'articolo 15 del decreto legislativo n. 4 del 2008, parere negativo.

(2-00148)«Lo Monte, Brugger».
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

SICILIA

EUROVOC :

assetto territoriale

distribuzione d'energia

gas naturale

impatto ambientale

inquinamento atmosferico

inquinamento dei corsi d'acqua

inquinamento idrico

insediamento di centrale

politica sociale

regione costiera

ricerca sull'ambiente

studio d'impatto

sviluppo sociale