ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00124

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 50 del 16/09/2008
Firmatari
Primo firmatario: GARAGNANI FABIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 16/09/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 16/09/2008
Stato iter:
16/02/2010
Fasi iter:

RITIRATO IL 16/02/2010

CONCLUSO IL 16/02/2010

Atto Camera

Interpellanza 2-00124
presentata da
FABIO GARAGNANI
martedì 16 settembre 2008, seduta n.050

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, per sapere - premesso che:



ad oggi esiste un centro nazionale per i trapianti (CNT) del Ministero della salute;

il CNT non ha funzioni prettamente logistiche, ma è più un organo regolatorio;

non avendo voce in capitolo sulla gestione e sull'allocazione degli organi donati, il CNT si trova spesso in una situazione di impasse quando si tratta di modificare la rete di distribuzione degli organi o le regole di allocazione degli organi ai pazienti. In assenza di dati scientifici o di modelli matematici precisi, queste funzioni vengono decise spesso in base a criteri di presunta eticità;


in termini pratici l'attività di allocazione degli organi resi disponibili dalle donazioni a fine di trapianto è invece gestito da tre organizzazioni:


a) il North Italian Transplant (NIPt), che aggrega Lombardia, Veneto, Liguria, Provincia di Trento, Friuli Venezia Giulia e Marche;



b) l'Associazione Inter Regionale Trapianti (AIRT), che aggrega Valle D'Aosta, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Puglia;


c) il Coordinamento Centro Sud Trapianti (CCST), che aggrega Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Sicilia, Sardegna;



ognuna di queste organizzazioni si basa sui centri regionali di riferimento, presenti sostanzialmente in ogni regione. Non vi sono invece criteri di uniformità territoriale alla base della nascita di questi enti;


si fa presente che il primo ad essere creato è stato il NITp, e non risulta chiaro su quali presupposti sia stato formato, all'inizio degli anni '90 il NITp;


un accordo fra Regioni è invece alla base della creazione dell'AIRT;



resta il fatto, ed è su questo punto che si interpella il governo, che questi tre enti svolgono funzioni del tutto uguali: coordinano le donazioni d'organo all'interno delle Regioni di afferenza e regolano gli scambi d'organo all'interno di queste macroaree;



tuttavia agiscono come enti autonomi, dotandosi spesso di linee guida diverse fra di loro ed applicando protocolli che possono essere dissimili fra macroaree;



in un territorio come quello italiano dove in un'ora e mezza di aereo sì va dalle Alpi alla Sicilia, è difficile dover pensare al fatto che questi tre enti siano indispensabili per il corretto funzionamento dell'attività di trapianto d'organo;


un singolo centro di coordinamento potrebbe invece essere necessario e sufficiente al funzionamento dell'attività nazionale che, come segnalato, è comunque fondata su base regionale con i centri di riferimento che sono stati aperti in tutte le regioni;



la chiusura delle tre organizzazioni la loro concentrazione in un'unica sede potrebbe portare ad innumerevoli vantaggi:


1) si ridurrebbero le spese per la presenza di enti che costituiscono un doppione;


2) si ridurrebbe il rischio di avere regolamenti e linee guida difformi sul territorio nazionale per un'attività dagli ampi risvolti etici, quale quella delle donazioni d'organo;


3) si razionalizzerebbe l'attività di allocazione degli organi a livello nazionale;


4) si potrebbero superare gli ostacoli «politici» spesso creati ad arte quando si voglia implementare, modificare o cercare di migliorare il sistema donazioni;



di certo la riduzione di tre enti a uno solo porterebbe ad inevitabili conseguenze:


1) le regioni potrebbero sentirsi defraudate da un proprio ruolo;


2) si andrebbero a toccare interessi di posizione legati all'esistenza stessa dei coordinamenti (che hanno tre presidenti e tre strutture logistiche con personale proprio);


ma l'esigenza di uniformare l'attività dei trapianti nell'interesse precipuo dei malati deve prevalere su tutto -:


se e come il Governo intenda farsi carico del problema che è sentito profondamente dagli operatori medici e dai pazienti.
(2-00124)
«Garagnani».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

trapianto di organi