ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00069

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 24 del 26/06/2008
Firmatari
Primo firmatario: VOLONTE' LUCA
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 26/06/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO 26/06/2008
BUTTIGLIONE ROCCO UNIONE DI CENTRO 26/06/2008
VIETTI MICHELE GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 26/06/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 26/06/2008
Stato iter:
03/07/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/07/2008
Resoconto VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 03/07/2008
Resoconto ROCCELLA EUGENIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 03/07/2008
Resoconto VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/07/2008

SVOLTO IL 03/07/2008

CONCLUSO IL 03/07/2008


Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00069
presentata da
LUCA VOLONTE'
giovedì 26 giugno 2008 nella seduta n.024

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, per sapere - premesso che:

Ian Wilmut, lo scienziato scozzese padre della pecora «Dolly» ha deciso da tempo di abbandonare le sue ricerche sulla clonazione e la sperimentazione sugli embrioni umani;

già nel 2004, lo scienziato italiano Angelo Vescovi aveva affermato che esistono alternative per produrre cellule embrionali staminali senza produrre e distruggere embrioni;

due recenti studi convergenti, uno giapponese e uno statunitense, hanno rivoluzionato il settore della ricerca sulle staminali aprendo prospettive di ricerca totalmente nuove;

secondo la nuova tecnica, infatti, è possibile riprogrammare le cellule adulte per ottenere cellule con le stesse caratteristiche simili;

fino ad oggi nessuna staminale embrionale è mai stata prodotta con la tecnica della clonazione, oltre al fatto che proprio la virtù principale di queste cellule, la totipotenza, le rende difficili da controllare e propense a generare tumori;

è auspicabile che il Governo italiano contribuisca alla ricostruzione di un'intesa in sede europea (dopo la nefasta decisione dell'allora Ministro dell'università e della ricerca scientifica, Mussi, di togliere la firma di adesione dell'Italia dalla cosiddetta minoranza di blocco) che ponga fine alla ricerca che comporta la distruzione di embrioni umani;

questo sarebbe un segnale di grande significato culturale e politico;

alla luce dei nuovi sviluppi scientifici, a parere degli interpellanti i finanziamenti dei progetti di ricerca sulle cellule staminali risultano pertanto inutili, motivati solo da un preciso indirizzo ideologico o per soddisfare le ambizioni personali di singoli scienziati e di singoli Paesi favorendo la frode e lo spreco di ingenti risorse economiche;

l'articolo 3 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, proclamata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, afferma il diritto alla vita di ogni essere umano;

il Preambolo della Dichiarazione dei diritti del fanciullo, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1959, afferma che il fanciullo ha bisogno di una particolare protezione e di cure speciali, compresa una adeguata protezione giuridica, sia prima che dopo la nascita;

l'articolo 6, comma 1, del Patto internazionale sui diritti civili e politici, adottato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 16 dicembre 1966, ratificato dall'Italia il 15 settembre 1978 in seguito ad autorizzazione disposta con la legge del 25 ottobre 1977, n. 881, afferma il diritto alla vita della persona umana e il principio in base al quale nessuno può essere arbitrariamente privato della vita, impegnando gli Stati a proteggere tale diritto;

l'articolo 6 della Convenzione sui diritti dei fanciullo, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1990, ratificata dall'Italia il 5 settembre 1991 in seguito ad autorizzazione disposta con la legge del 27 maggio 1991, n. 176, obbliga gli Stati parti a riconoscere il diritto alla vita di ogni fanciullo e ad assicurare in tutta la misura del possibile la sua sopravvivenza e il suo sviluppo;

nell'articolo 1 della legge n. 194 del 1978 si afferma che «l'interruzione volontaria di gravidanza di cui alla presente legge non è mezzo per il controllo delle nascite»;

si va diffondendo nel mondo la pratica dell'aborto selettivo a danno prevalentemente delle concepite di sesso femminile che va provocando in alcune aree geografiche un forte squilibrio fra i sessi;

esistono legislazioni che attivamente promuovono l'aborto come strumento di controllo demografico e di politiche che colpiscono con sanzioni di vario genere le donne che rifiutano l'aborto;

nel rendiconto economico del Report 2007 dell'UNFPA, United Nation Population Fund, l'agenzia che si occupa della popolazione nel mondo, il 38 per cento degli impegni economici sono stanziati per «l'assistenza ai diritti riproduttivi», termine con cui si suole indicare l'insieme di pratiche che puntano alla «riduzione della natalità»;

nel predetto Report, inoltre, la parola «aborto» viene citata una sola volta, quando si invoca il «controllo delle nascite per ridurre il numero di aborti insicuri», termine che sta per «illegale», prospettando, quindi, un appoggio indiretto alla promozione della legalizzazione dell'interruzione di gravidanza per abbassare il numero di donne che muoiono durante aborti illegali;

l'UNFPA risulterebbe, infine, con un sostegno di 50.000 dollari nel 2006, tra i maggiori finanziatori del Center for Reproductive Rights, una organizzazione che attua una pressante attività di lobbying in favore della legalizzazione dell'aborto nel mondo -:

se non ritengano di promuovere presso le sedi europee una moratoria che consenta di sospendere per un congruo periodo di anni la distruzione di embrioni umani a fini di ricerca, consentendo nel frattempo ai laboratori e agli scienziati del settore di poter usare le linee cellulari staminali embrionali già esistenti senza dover interrompere gli studi già avanzati;

se non ritengano altresì di farsi promotori per l'adozione di una risoluzione delle Nazioni Unite che condanni l'uso dell'aborto come strumento di controllo demografico ed affermi il diritto di ogni donna a non essere costretta ad abortire.

(2-00069)
«Volontè, Capitanio Santolini, Buttiglione, Vietti».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 1978 0194, L 1991 0176

EUROVOC :

aborto

Assemblea generale dell'ONU

Carta dei diritti dell'uomo

cellula staminale

citologia

diritti del bambino

diritti della donna

eguaglianza uomo-donna

embrione e feto

genetica

ingegneria genetica

ricerca medica

risoluzione ONU