ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01142

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 690 del 24/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: MOSELLA DONATO RENATO
Gruppo: MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Data firma: 24/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PISICCHIO PINO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 24/09/2012
FABBRI LUIGI MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 24/09/2012
TABACCI BRUNO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 24/09/2012
VATINNO GIUSEPPE MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 24/09/2012
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 24/09/2012


Stato iter:
26/09/2012
Fasi iter:

RITIRATO IL 26/09/2012

CONCLUSO IL 26/09/2012

Atto Camera

Mozione 1-01142
presentata da
DONATO RENATO MOSELLA
testo di
lunedì 24 settembre 2012, seduta n.690

La Camera,

premesso che:

la perdurante situazione di instabilità dei mercati finanziari e la crisi economica, tuttora in corso, che ha investito l'intera area dell'euro hanno prodotto significative ripercussioni a livello nazionale che, se analizzate regione per regione, mostrano un quadro ancor più grave con riferimento ad alcuni specifici casi;

la Calabria, in particolare, risente di carenze strutturali che nel corso degli anni e con il passare di differenti amministrazioni si sono stratificate e a queste, oggi, vanno ad aggiungersi le conseguenze drammatiche della crisi globale che continua a mordere inesorabilmente;

secondo i dati della Banca d'Italia, infatti, l'attività economica della Calabria ha subito un ristagno: le stime di Prometeia segnalano che il prodotto regionale in termini reali è cresciuto dello 0,2 per cento, ossia meno della media nazionale;

il 53 per cento delle aziende con almeno venti addetti che ha sede in Calabria ha registrato un calo del fatturato, contro il 45 per cento di quelle che hanno osservato un aumento. Nel 2011 anche il saldo tra la percentuale delle aziende che indicano un incremento degli investimenti e quelle che ne indicano un calo è negativo e nel 2012 l'accumulazione di capitale, secondo quanto indicato dalle imprese, dovrebbe continuare a diminuire. Le ragioni di una simile riduzione vanno ricercate anzitutto in un sostanziale calo della domanda, senza dimenticare le difficoltà relative alle condizioni di finanziamento e alla presenza di ampi margini di capacità inutilizzata, come risulta dai dati della Banca d'Italia;

le esportazioni di merci della regione hanno subito un forte rallentamento e sono cresciute meno di quelle del resto del Mezzogiorno e dell'Italia per effetto di una netta contrazione delle vendite verso l'Unione europea e, in particolare, verso quei Paesi nei quali è esplosa con più forza la crisi del debito (Spagna, Grecia, Portogallo). Secondo il medesimo studio, i settori dell'agro-alimentare, dei prodotti chimici e dei macchinari, che costituiscono oltre il 70 per cento delle esportazioni, hanno subito una flessione;

tra i settori maggiormente colpiti si segnala quello delle costruzioni, che ha risentito in maniera più accentuata di altri della difficile congiuntura economica. Secondo una ricerca condotta presso le imprese del settore, sia la produzione che l'occupazione si sono ridotte. Con riferimento al mercato dell'edilizia residenziale, inoltre, le transazioni hanno registrato una diminuzione per il quinto anno consecutivo;

ad aggravare una situazione così fortemente compromessa, si aggiungono i forti ritardi, le carenze e le inadeguatezze di un sistema infrastrutturale inefficiente che necessita di un piano concreto di ammodernamento e di sviluppo della rete che possa far uscire la Calabria dall'isolamento nel quale si è venuta a trovare, anche per effetto delle scelte da ultimo operate da Trenitalia circa la soppressione di molti treni a lunga percorrenza;

a sottolineare ulteriormente la drammaticità della crisi nel territorio Calabro concorrono altri dati contenuti nel rapporto «L'ombra lunga della crisi. Rapporto sull'economia calabrese nel 2011 e primo trimestre 2012» di Confindustria Cosenza: il tasso di disoccupazione nel primo trimestre del 2012 è pari al 19,5 per cento. Si tratta del dato più alto degli ultimi 13 anni;

il numero delle persone in cerca di occupazione è salito a 133 mila unità nel primo trimestre del 2012, rispetto alle 88 mila del primo trimestre del 2011, con un incremento del 51 per cento, a fronte del 20 per cento evidenziato a livello nazionale;

secondo quanto si legge nel rapporto di Banca d'Italia, «la Calabria, insieme con le altre regioni del Mezzogiorno (a eccezione dell'Abruzzo), appartiene al gruppo delle regioni europee che sono definibili in ritardo di sviluppo. Tale raggruppamento si caratterizza rispetto agli altri per il più basso livello di prodotto pro capite (inferiore di circa il 20 per cento alla media delle 88 regioni analizzate) e di tasso di occupazione»;

appare, pertanto, necessario oltre che urgente porre al centro del dibattito politico un piano di sviluppo che possa assicurare nuova linfa alla crescita produttiva del Mezzogiorno d'Italia e, in particolare, della Calabria, attraverso la programmazione di politiche di investimenti finalizzati alla modernizzazione delle infrastrutture, alla ripresa dell'economia e al sostegno della domanda,
impegna il Governo:
a promuovere l'istituzione di un tavolo tecnico tra le istituzioni, gli enti territoriali e le forze imprenditoriali e sociali della regione Calabria, allo scopo di individuare un piano definito di sviluppo e di crescita del territorio;
a promuovere misure specifiche destinate al rilancio del sistema infrastrutturale della regione e dell'intero Mezzogiorno, al fine di garantire nuovi investimenti e concrete politiche di innovazione, di ammodernamento e di potenziamento in modo da superare quel gap infrastrutturale che separa la Calabria dalle altre regioni d'Italia;
ad adottare iniziative concrete in grado di promuovere l'internazionalizzazione, la competitività e la capacità produttiva delle imprese della Calabria, fortemente provate dalla crisi, e dare in tal modo nuovo slancio al tessuto produttivo territoriale.
(1-01142)
«Mosella, Pisicchio, Fabbri, Tabacci, Vatinno, Brugger».