ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01113

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 669 del 19/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: GALLI DANIELE
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 19/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOTO DANIELE FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 19/07/2012
GIANNI PIPPO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA) 19/07/2012
MISEROTTI LINO POPOLO DELLA LIBERTA' 19/07/2012
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 19/07/2012
BARBIERI EMERENZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 19/07/2012
BOCCIARDO MARIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 19/07/2012
BERTOLINI ISABELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 19/07/2012
PROIETTI COSIMI FRANCESCO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 19/07/2012
SCANDEREBECH DEODATO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 19/07/2012
BOCCHINO ITALO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 19/07/2012
CONTE GIORGIO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 19/07/2012
OLIVERI SANDRO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 19/07/2012
DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 19/07/2012
LEHNER GIANCARLO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA) 19/07/2012
MENIA ROBERTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 19/07/2012


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-01113
presentata da
DANIELE GALLI
testo di
giovedì 19 luglio 2012, seduta n.669

La Camera,

premesso che:

costo dell'energia elettrica in Italia risulta essere il più elevato d'Europa;

tale costo limita pesantemente: la capacità delle imprese italiane di essere concorrenziali sui mercati comunitari e internazionali; la conseguente conservazione di posti di lavoro; la capacità di attrarre investimenti esteri sul territorio nazionale; esso inoltre è concausa della dismissione di quelli esistenti, e incide negativamente in un crescendo inarrestabile sui bilanci delle famiglie e sul potere d'acquisto delle stesse, con pesanti risvolti economico sociali, come anche sancito dall'Autorità per l'energia che rileva nel 20 per cento la morosità delle piccole e medie industrie;

è oltremodo evidente e provato che operatori industriali, divenuti non più competitivi anche a causa di questi aumenti, sono entrati in un vortice di antieconomicità della propria attività che sta determinando una perdita costante di posti di lavoro, e causando numerose chiusure delle attività stesse;

sull'ingiustificato costo dell'energia elettrica sono state presentate diverse interrogazioni, allo stato rimaste senza risposta, volte a fare chiarezza sulla formazione del costo dell'energia elettrica in tutte le sue componenti, in merito alla trasparenza della gestione delle società coinvolte nella determinazione di tale costo (produzione, trasporto, dispacciamento), nonché a garantirne la sostenibilità economica da parte delle imprese e dei cittadini;

la formazione dei prezzi dell'elettricità in Italia, bene essenziale per ogni individuo e impresa, avviene in modo molto articolato e composito, con una somma di infinite componenti non specificate, che vanno a costituire il prezzo complessivo, il vero e definito onere per il cittadino, da questi non analizzabile né comprensibile;

solo una di queste componenti, la tariffa di vendita dell'elettricità prodotta, è conseguente ad una libera contrattazione in un mercato regolato da norme comuni europee;

la componente del prezzo collegata al mercato libero, ovvero la produzione di elettricità, è aumentata nel corso di 4 anni dell'11 per cento: questa componente è l'unica correlata ai problemi energetici e finanziari mondiali, con una percentuale di aumento relativamente giustificata e contenuta alla luce delle gravi tensioni finanziarie ed energetiche di questi quattro anni;

le componenti determinate dall'Autorità, non collegate ai prezzi internazionali dell'energia e dalla crisi finanziaria, ma solo conseguenti a libere decisioni di politica energetica nazionale ad avviso dei firmatari del presente atto eccessivamente condizionata dalla volontà di società pubbliche, sono aumentate negli ultimi quattro anni: del 40 per cento le tariffe per il dispacciamento (ovvero trasporto e smistamento dell'elettricità nelle reti di altissima tensione) ovvero i costi di competenza di Terna spa, e di circa il 180 per cento le tariffe per la distribuzione locale dell'energia e per le addizionali dovute a sovvenzioni o incentivi statali in massima parte ascrivibili al GSE;

il Gestore dei servizi energetici (GSE), società di cui è azionista unico il Ministero dell'economia e delle finanze, ha il compito di erogare gli incentivi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, incentivi che vengono attinti da una componente della bolletta definita A3, componente che può essere variata dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas su richiesta del Gestore servizi energetici;

in seguito alle richieste del Gestore servizi energetici dal gennaio 2009 al gennaio 2012 la componente A3 è cresciuta del 190 per cento;

nel 2011 il Gestore servizi energetici ha distribuito 11 miliardi di euro di incentivi alle rinnovabili, gestendo un mercato in assenza di trasparenza, come ad esempio dimostra il fatto che nel 2010 il Governo italiano abbia chiesto alla Commissione europea di conteggiare solo 12 TWh di energia elettrica importata da fonti rinnovabili, mai però certificata alla stessa Commissione; risulta inoltre che Gestore servizi energetici versi cospicui incentivi anche alla fonte idroelettrica, quando questa dovrebbe già essere remunerativa di per sé; è inoltre preoccupante il fatto che il Gestore servizi energetici ha caricato sul costo in bolletta centinaia di milioni di euro certificando come rinnovabile una importazione elettrica di dubbia provenienza attraverso certificati che l'Unione europea, con la risposta del commissario Oettinger a interrogazioni, ha definito Non probanti l'origine rinnovabile dell'energia;

l'incredibile aumento del costo dell'energia elettrica italiana è stato oggetto di attenzione anche della trasmissione serale del TG2 del 15 luglio 2012;

il Governo non ha finora risposto su una situazione che appare ormai fuori da ogni controllo,
impegna il Governo
ad assumere le iniziative di competenza, anche normative, per attuare interventi nell'interesse economico generale, in tempi rapidissimi, che riguardino: la verifica dei prezzi di fornitura di energia elettrica per le componenti che esulano dalle norme di libero mercato; la determinazione di una necessaria riduzione del peso complessivo dei suddetti prezzi, anche con una diversa, trasparente e controllata ridefinizione degli incentivi e delle sovvenzioni e con una attualizzazione delle accise e loro reale destinazione; una verifica dei costi effettivi di gestione, commisurati ai valori medi europei, e delle destinazioni degli investimenti delle società Terna s.p.a., Gestore servizi energetici, SOGIN e dei distributori locali; la verifica dell'opportunità di una revisione dei costi gestionali delle società pubbliche, nell'ottica di spending review l'opportunità di verificare ed intervenire per quanto di competenza sull'operato del GSE delle altre società pubbliche come Terna s.p.a.
(1-01113)
«Galli, Toto, Gianni, Miserotti, Rubinato, Barbieri, Bocciardo, Bertolini, Proietti Cosimi, Scanderebech, Bocchino, Giorgio Conte, Oliveri, Di Biagio, Lehner, Menia».