Atto Camera
Mozione 1-01082
presentata da
FRANCESCO TEMPESTINI
testo di
lunedì 18 giugno 2012, seduta n.651
La Camera,
premesso che:
desta sempre maggior preoccupa- zione l'aggravarsi della crisi siriana, con un crescente e inarrestabile numero di morti e feriti nella popolazione civile, mentre il susseguirsi di notizie sulle stragi compiute, in particolare a Homs e poi a Hula, gettano un'ombra inquietante sui possibili ulteriori sviluppi per la popolazione civile;
negli ultimi mesi numerosi sono stati gli appelli e le denunce di organizzazioni internazionali in merito alle gravi violazioni di diritti umani fondamentali in Siria, in particolare nei confronti di donne e bambini, e la stessa Lega araba ha avanzato la proposta di un'inchiesta internazionale sui crimini contro i civili, commessi in Siria, in particolare nella città di Homs;
i tentativi fin qui condotti dalle Nazioni Unite per porre fine alla repressione e per garantire un accesso umanitario alle città più colpite, con l'invio dell'ex Segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, si sono fin qui rivelati fallimentari e lo stesso invio degli osservatori internazionali si è rivelato del tutto inadeguato rispetto agli obiettivi prefissati;
a fine febbraio 2012 i Ministri degli esteri dell'Unione europea avevano approvato nuove sanzioni, prendendo di mira la Banca centrale siriana, per restringere ulteriormente i finanziamenti al regime, mentre il 14 marzo 2012 l'Italia, anche in considerazione delle gravi condizioni di sicurezza, ha - insieme ai principali partner dell'Unione europea - sospeso l'attività della propria ambasciata a Damasco e rimpatriato lo staff della sede diplomatica;
la crisi siriana si inscrive in un contesto regionale critico: i rischi evidenti per il Libano, il fondamentalismo qaedista e il conflitto sunnita/sciita, sullo sfondo, rendono più complesso il tentativo della comunità internazionale di portare l'Iran, attraverso le trattative di Mosca e la politica delle sanzioni, da fattore di instabilità ad un ruolo più collaborativo;
una soluzione politica della crisi siriana richiede un impegno convergente della comunità internazionale e, quindi, un cambio di orientamento della Russia: appare evidente che le sue aspirazioni ad un ruolo di primo piano in Medio Oriente mal si conciliano con il mantenimento del sostegno al regime di Assad, sempre più indebolito ed oggetto di condanna da parte della comunità internazionale;
a fronte dello stallo sul piano diplomatico e del progressivo irrigidimento del regime siriano, con un crescente massacro di civili, in particolare donne e bambini, si profila il rischio sempre più evidente dello scoppio di una vera e propria guerra civile dagli esiti incerti e con conseguenze ancora più devastanti per la popolazione già duramente provata,
impegna il Governo:
a continuare l'azione volta a favorire il rafforzamento dell'opposizione siriana per garantirne una maggiore unità e legittimazione;
ad adottare ogni iniziativa utile nelle opportune sedi internazionali ed europee, per un efficace rilancio del piano Annan attraverso un rafforzamento delle pressioni internazionali volte alla sua compiuta messa in opera, al fine, da un lato, di garantire il ripristino delle condizioni minime per alleviare le sofferenze della popolazione e, dall'altro, per evitare che un'ulteriore degenerazione della situazione conduca all'esplodere di una vera e propria guerra civile;
ad adottare ogni iniziativa utile, nelle opportune sedi internazionali ed europee, al fine di garantire il pieno coinvolgimento di tutti gli attori regionali coinvolti, per trovare una soluzione condivisa della crisi siriana che prefiguri il superamento dell'attuale regime.
(1-01082)
«Tempestini, Pistelli, Maran, Narducci, Veltroni, Barbi, Touadi, Colombo, Corsini, Fedi, Porta».