ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01052

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 639 del 28/05/2012
Abbinamenti
Atto 1/00983 abbinato in data 28/05/2012
Atto 1/01007 abbinato in data 28/05/2012
Atto 1/01018 abbinato in data 28/05/2012
Atto 1/01053 abbinato in data 28/05/2012
Atto 1/01055 abbinato in data 28/05/2012
Atto 1/01057 abbinato in data 28/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: BOSI FRANCESCO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 28/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
POLI NEDO LORENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/05/2012
CESA LORENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/05/2012
MARCAZZAN PIETRO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/05/2012
TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/05/2012
MANTINI PIERLUIGI UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/05/2012
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/05/2012
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/05/2012
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/05/2012
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/05/2012
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/05/2012
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/05/2012
RUGGERI SALVATORE UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/05/2012
DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/05/2012
PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/05/2012


Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/05/2012
Resoconto TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
 
INTERVENTO GOVERNO 28/05/2012
Resoconto GUERRA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/05/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/05/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/05/2012

Atto Camera

Mozione 1-01052
presentata da
FRANCESCO BOSI
testo di
lunedì 28 maggio 2012, seduta n.639

La Camera,

premesso che:

la specificità del comparto sicurezza e difesa e soccorso pubblico si estrinseca, nell'efficienza psico-fisica del personale addetto, oltre che in ragione della peculiarità dei compiti esercitati, proprio nell'assoggettamento a particolari obblighi e ad un complesso di limitazioni personali, previste da leggi e regolamenti, nonché ad una condizione di impiego altamente usurante;

in virtù di tale specificità il cosiddetto decreto-legge salva Italia ha previsto che, in sede di armonizzazione delle regole di quiescenza del personale in questione rispetto a quello dei lavoratori pubblici e privati, si provveda con apposito regolamento;

il comma 18 dell'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, prevede che, con regolamento da adottare entro il 30 giugno 2012 ai sensi dell'articolo 17 della legge n. 400 del 1988, sono adottate le relative misure di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate, nonché del comparto del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, tenendo conto delle obiettive peculiarità ed esigenze dei settori di attività, nonché dei rispettivi ordinamenti;

l'articolo 19 della legge n. 183 del 2010 riconosce, anche ai fini della tutela economica, pensionistica e previdenziale, «la specificità del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché dello stato giuridico del personale ad essi appartenente in dipendenza della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell'ordine e della sicurezza interna ed esterna, nonché per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti»;

il comma 2 dell'articolo 19 citato prescrive che la disciplina attuativa dei principi e degli indirizzi di cui al comma 1 è definita con successivi provvedimenti legislativi, con i quali si provvede, altresì, a stanziare le occorrenti risorse finanziarie;

in tal senso, il regolamento di armonizzazione della normativa in materia pensionistica, ai sensi del decreto-legge n. 201 del 2011, deve rappresentare, quindi, l'estrinsecazione di quel principio di specificità che il Paese riconosce, secondo quanto dispone la legge n. 183 del 2010, al personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, proprio in virtù degli altissimi compiti di sicurezza interna e internazionale cui è destinato;

tale regolamento rappresenterebbe un punto di riferimento per l'intero quadro normativo riguardante le Forza armate, le Forze di polizia ed il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e costituirebbe, altresì, norma programmatica, in quanto prevede, al comma 2 del predetto articolo 19, che la disciplina attuativa del predetto principio di specificità «è definita con successivi provvedimenti legislativi»;

in considerazione di ciò, ai sensi del citato comma 18 dell'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, si esclude, quindi, ogni intervento sugli istituti peculiari previsti per il personale del comparto in questione connaturati all'espletamento di atipiche ed usuranti attività, che rendono indispensabile disporre di strumenti compensativi volti a differenziare la posizione del personale addetto, anche ai fini dell'accesso alla pensione;

il comparto versa già in un profondo stato di malessere e l'esasperazione e la sfiducia crescente si alimenterebbero di fronte ad un ulteriore provvedimento punitivo che si aggiungerebbe ai pesanti interventi occorsi negli ultimi anni in materia di trattamento economico, mettendo così a forte rischio la stessa efficienza ed efficacia del personale;

inoltre, in tutti i Paesi europei, i limiti di età previsti per il personale militare e delle Forze di polizia e dei vigili del fuoco sono inferiori rispetto a quelli vigenti in Italia;

non si è ancora proceduto all'istituzione di forme pensionistiche integrative e complementari per il personale del comparto e, in generale, non sono mai state previste forme di tutela del personale assunto dopo il 1o gennaio 1996, che godrà del solo sistema contributivo;

proprio in ragione della specificità del comparto, si configura come determinante la partecipazione delle rappresentanze sindacali del personale nella fase di definizione dei provvedimenti loro riguardanti, come accaduto in altre circostanze; al contrario, tale prassi pare, almeno sino ad oggi, disattesa nell'ambito dell'esercizio della delega di cui al comma 18 dell'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011;

eppure, la norma sulla specificità di cui all'articolo 19 della legge n. 183 del 2010, pur nel suo tratto programmatico, prevede un ruolo concertativo dei sindacati e del Consiglio centrale di rappresentanza (Cocer), ruolo che non può essere pretermesso dall'Esecutivo nell'esercizio del potere regolamentare di cui al comma 18 dell'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011;

la disciplina regolamentare dovrà essere adottata dal Governo nel rispetto delle disposizioni legislative citate, nonché conformemente al principio di cui all'articolo 3, primo comma, della Costituzione, che impone la ragionevolezza delle distinzioni e il divieto di discriminazioni,
impegna il Governo:
a prevedere, nell'ambito del regolamento di armonizzazione, norme di tutela delle specificità del personale del comparto sicurezza e difesa e del comparto vigili del fuoco, esclusivamente con riguardo al solo allungamento dell'età per il conseguimento della pensione di vecchiaia e di anzianità in relazione ai diritti quesiti e al previgente ordinamento;

a procedere, prima dell'adozione del regolamento in questione, ad un incontro con i sindacati più rappresentativi e con il Cocer;

ad avviare forme pensionistiche complementari, salvaguardando il personale attualmente in servizio già assoggettato al cosiddetto sistema contributivo puro, nei medesimi termini previsti per il personale del comparto dello Stato, nel rispetto dei vincoli del bilancio pubblico;

ad avviare, dopo l'emanazione del regolamento in questione, con il coinvolgimento di tutte le amministrazioni interessate, un tavolo di concertazione al fine di definire un complessivo progetto di riordino dei ruoli e delle carriere del personale del comparto sicurezza e difesa e del comparto vigili del fuoco.

(1-01052)
«Bosi, Poli, Cesa, Marcazzan, Tassone, Mantini, Libè, Compagnon, Naro, Ciccanti, Volontè, Rao, Ruggeri, Delfino, Pezzotta».