ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01028

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 628 del 08/05/2012
Abbinamenti
Atto 1/00955 abbinato in data 08/05/2012
Atto 1/00978 abbinato in data 08/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: MOFFA SILVANO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Data firma: 08/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2012
CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA' 08/05/2012
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA 08/05/2012
POLI NEDO LORENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 08/05/2012
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 08/05/2012
MURO LUIGI FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 08/05/2012
MISITI AURELIO SALVATORE MISTO-GRANDE SUD-PPA 08/05/2012
FABBRI LUIGI MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 08/05/2012
SANTORI ANGELO MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI 08/05/2012
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 08/05/2012
ALFANO GIOACCHINO POPOLO DELLA LIBERTA' 08/05/2012
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2012
FOTI ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA' 08/05/2012
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 08/05/2012


Stato iter:
09/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 09/05/2012
Resoconto GUERRA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 09/05/2012
Resoconto MOFFA SILVANO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 09/05/2012
Resoconto PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI
Resoconto MOFFA SILVANO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Resoconto MURO LUIGI FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto POLI NEDO LORENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA
Resoconto LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto FOTI ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto DI CENTA MANUELA POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto SANTORI ANGELO MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
 
PARERE GOVERNO 09/05/2012
Resoconto GUERRA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/05/2012

DISCUSSIONE IL 09/05/2012

ACCOLTO IL 09/05/2012

PARERE GOVERNO IL 09/05/2012

APPROVATO IL 09/05/2012

CONCLUSO IL 09/05/2012

Atto Camera

Mozione 1-01028
presentata da
SILVANO MOFFA
testo di
martedì 8 maggio 2012, seduta n.628

La Camera,

premesso che:

il decreto-legge n. 201 del 2011, cosiddetto «Salva Italia», convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, all'articolo 21, ha disposto la soppressione dell'Inpdap e dell'Enpals a decorrere dal 1o gennaio 2012 e l'attribuzione all'Inps delle relative funzioni;

le finalità sottese a tale provvedimento vanno ricercate nell'esigenza di armonizzare il sistema pensionistico e migliorare l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa in ambito previdenziale, pervenendo alla riduzione dei costi complessivi di funzionamento e assicurando, nel contempo, livelli elevati ed omogenei di servizio a tutti gli utenti, compresi quelli degli enti previdenziali incorporati; le citate finalità, pertanto, rappresentano l'obiettivo strategico cui fare riferimento per potenziare l'efficacia ed il livello dei servizi pubblici di welfare, migliorando nel contempo l'economicità dell'azione amministrativa ed i risparmi di gestione; tale esigenza appare tanto più rilevante ove si consideri che l'Inps, a seguito dell'attribuzione delle funzioni riguardanti la previdenza dei dipendenti pubblici e dei lavoratori dello spettacolo e, quindi, quale ente gestore di tutto il sistema pensionistico pubblico, delle prestazioni a sostegno del reddito e di molte delle prestazioni assistenziali, è chiamata ad amministrare, nel complesso, 21 milioni di assicurati, 1,5 milioni di aziende e 23 milioni di pensionati per oltre 700 miliardi di euro di masse amministrate, con un costo di circa 4,6 miliardi di euro di spese di funzionamento; a seguito di tale incorporazione l'Inps, peraltro, ha ulteriormente incrementato l'entità delle proprie partecipazioni che, pertanto, attualmente comprende: il 49 per cento della holding di Equitalia che amministra, attraverso le sue società operative Equitalia Nord, Equitalia Centro ed Equitalia Sud, il sistema delle riscossioni dei contributi previdenziali ed erariali dello Stato; un rilevante patrimonio immobiliare nato dalla fusione dei patrimoni immobiliari dei tre enti la cui gestione, tanto per gli immobili da reddito che per quelli strumentali, è effettuata, in parte direttamente dall'Inps (per il patrimonio di provenienza ex Inpdai), in parte attraverso l'Igei spa, società in liquidazione da 17 anni di cui l'Inps possiede il 51 per cento del valore azionario (per il patrimonio cosiddetto «storico» dell'Inps e per quello di provenienza ex Ipost) e, in parte, attraverso la Idea Fimit sgr di cui l'Inps, per effetto dell'incorporazione di Inpdap ed Enpals, detiene ora circa il 30 per cento delle azioni; il 100 per cento di Sispi (Società italiana di servizi per la previdenza integrativa). In sintesi, il valore complessivo delle attività in carico all'Inps, rappresentativo di circa il 25 per cento del prodotto interno lordo nazionale, evidenzia il gigantesco perimetro rappresentato dall'operazione di incorporazione, nonché il rilievo che le modalità di governo dei compiti affidati all'Inps può assumere sull'intero «sistema Paese»; a questo riguardo - poiché il sistema di governance dell'organo di indirizzo politico dell'istituto è stato più volte rivisitato negli ultimi tre anni (oltre al citato articolo 21, si richiama l'articolo 7, comma 8, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78), prevedendo di fatto la trasformazione di una gestione commissariale in una gestione monocratica, mediante il trasferimento delle competenze del consiglio di amministrazione degli enti al presidente dell'Inps, seppur nell'invarianza del quadro ordinamentale vigente, circa le attribuzioni agli altri organi di gestione e controllo, come confermato dalle direttive ministeriali del 29 novembre 2010 e del 28 aprile 2011; è essenziale verificare se un così rilevante coacervo di interessi pubblici possa essere gestito da un organo di indirizzo politico a carattere monocratico, perpetuando ex lege nei fatti una gestione commissariale a carattere straordinario;

l'attuale governance del nuovo istituto è affidata ad una carica monocratica nella figura del presidente dell'Inps, il cui incarico è stato prolungato fino al 31 dicembre 2014, nonostante la Corte dei conti nella sua relazione del novembre 2011 avesse già espresso perplessità circa la concentrazione dei poteri determinatisi a seguito delle disposizioni del decreto-legge n. 78 del 2010, il quale aveva trasferito al solo presidente le attribuzioni del soppresso consiglio di amministrazione. La relazione sottolineava «il potenziamento del tutto singolare dell'organo monocratico di vertice dell'istituto cui vengono riconosciute, oltre a quelle di rappresentanza, le attribuzioni di indirizzo gestionale e tutte le competenze non conferite ad altri organi che non trova riscontri nell'assetto degli enti pubblici non economici e neanche nel modello societario»;

perplessità che, a fronte dell'annessione di Inpdap ed Enpals, risultano ulteriormente rafforzate;

si è in attesa di una più generale riflessione che possa verificare che l'attuale modello di governance - basato sulla concentrazione delle funzioni di indirizzo politico in un organo monocratico - sia pienamente consono con le finalità di assicurare il miglior governo di compiti rilevanti, articolati e complessi come quelli affidati all'Inps in seguito all'incorporazione dell'Inpdap e dell'Enpals, le cui modalità di attuazione finiscono, di fatto, per incidere sulla vita di tutti i soggetti residenti ed operanti sul territorio nazionale;

si è preso atto delle comunicazioni del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Fornero, fornite in Commissione lavoro della Camera dei deputati circa la presentazione di un modello di governance nuovo per gli istituti previdenziali e assistenziali entro il 30 giugno 2012,
impegna il Governo:
a intervenire, soprattutto in questa fase così delicata e impegnativa, anche con iniziative di carattere normativo, al fine di garantire una governance dell'ente equilibrata, collegiale e trasparente, che preveda la compresenza di un organismo di vertice costituito da personalità di comprovata esperienza, autonomia e indipendenza, affiancato da un comitato di indirizzo e vigilanza dai poteri rafforzati, così superando l'attuale fase di gestione straordinaria e riportando la stessa ad un assetto più appropriato per un ente pubblico, come autorevolmente indicato dalla Corte dei conti;

nell'ambito dei poteri di vigilanza sull'Istituto, a garantire, anche mediante proprie direttive, atti e iniziative di verifica e controllo diretto:

a) il rispetto del principio di separazione fra indirizzo politico e gestione della cosa pubblica, assicurando anzitutto la distinzione di ruoli fra le competenze del presidente e le competenze del direttore generale;

b) una puntuale vigilanza in ordine:

1) al rispetto delle garanzie amministrative di trasparenza, correttezza, buon andamento ed economicità nell'adozione degli atti finalizzati alle procedure di incorporazione, nonché di un adeguato ruolo delle parti sociali interessate, ripristinando, altresì, il consiglio di amministrazione riducendo il costo complessivo per i compensi degli appartenenti agli organi amministrativi;

2) alla correttezza, trasparenza e buon andamento amministrativo della gestione degli interessi pubblici a carattere previdenziale nelle società partecipate dall'Inps e relativa, in particolare, al sistema di amministrazione e riscossione dei crediti previdenziali affidati ad Equitalia e alle strutture organizzative ad essa connesse;

3) alla correttezza, trasparenza e buon andamento amministrativo nella gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare.

(1-01028)
«Moffa, Lenzi, Cazzola, Fedriga, Poli, Paladini, Muro, Misiti, Fabbri, Santori, Brugger, Gioacchino Alfano, Damiano, Antonino Foti, Vincenzo Antonio Fontana».