ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01025

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 628 del 08/05/2012
Abbinamenti
Atto 1/00996 abbinato in data 08/05/2012
Atto 1/01023 abbinato in data 08/05/2012
Atto 1/01024 abbinato in data 08/05/2012
Atto 1/01026 abbinato in data 08/05/2012
Atto 1/01027 abbinato in data 08/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: EVANGELISTI FABIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 07/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
ORLANDO LEOLUCA ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
FAVIA DAVID ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
FORMISANO ANIELLO ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
MURA SILVANA ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
PALOMBA FEDERICO ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
PORCINO GAETANO ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
ROTA IVAN ITALIA DEI VALORI 07/05/2012
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI 07/05/2012


Stato iter:
09/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/05/2012
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/05/2012
Resoconto TOUADI JEAN LEONARD PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 08/05/2012
Resoconto DASSU' MARTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/05/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/05/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/05/2012

RITIRATO IL 09/05/2012

CONCLUSO IL 09/05/2012

Atto Camera

Mozione 1-01025
presentata da
FABIO EVANGELISTI
testo di
martedì 8 maggio 2012, seduta n.628

La Camera,

premesso che:

il movimento meglio noto come rivoluzione arancione si è affermato in Ucraina all'indomani delle elezioni presidenziali del 21 novembre 2004, poi annullate dalla Corte suprema per brogli elettorali contestati da Juscenko nei confronti del rivale Janukovyc; le successive, nuove elezioni vennero fissate per il 26 dicembre 2004 e confermarono la vittoria di Juscenko e della cosiddetta rivoluzione arancione;

Yulia Tymoshenko è stata una delle anime di questa rivoluzione e fu scelta come Primo ministro proprio dal Presidente Juscenko;

la coalizione arancione al potere, però, ben presto entrò in crisi. L'8 settembre 2005 la stessa Tymoshenko fu costretta a dimettersi dalla sua carica per dissidi con altri membri dell'Esecutivo e con il Presidente stesso;

a questo avvenimento seguirono due elezioni parlamentari, nel 2006 e nel 2007, caratterizzate da continue risse politiche e anche da una clamorosa coabitazione tra Juscenko e il rivale Janukovyc come Premier dal 10 agosto 2006 al 18 dicembre 2007. Le elezioni presidenziali del 17 gennaio 2010 hanno poi segnato la definitiva fine di questo periodo con la vittoria di Janukovyc che ha rappresentato una chiara virata di Kiev rispetto alla rotta intrapresa negli anni precedenti con la rivoluzione arancione, rinnegata in seguito dagli stessi ucraini. Il Paese, spaccato in due politicamente, si apprestava in tal modo rientrare nell'orbita russa dopo il fallito obiettivo strategico, tentato da Juscenko, di orientare il Paese verso le principali istituzioni euro-atlantiche;

la Tymoshenko, essendo stata di nuovo Primo ministro negli anni dal 2007 al 2010, firmò nel 2009 un accordo con la Russia di Putin sul gas, decisione che, in seguito, le costerà una denuncia per abuso d'ufficio per il prezzo ritenuto troppo alto e per altri due capi d'accusa riguardanti la vendita delle quote di gas serra che l'Ucraina non usava e l'acquisto di alcune ambulanze;

il processo nei suoi confronti si è aperto il 24 giugno 2011 e il 5 agosto 2011 l'ex Premier veniva incarcerata per oltraggio alla Corte per le affermazioni della stessa, la quale continuava a sostenere che si trattasse di un processo-farsa e che la Corte fosse alle dipendenze del presidente Viktor Yanukovich, suo avversario politico;

l'11 ottobre 2011 viene diffusa la notizia della condanna a sette anni di carcere inflitta alla Tymoshenko, ampiamente ripresa dalla stampa europea; altri esponenti dell'ex Governo sono stati anch'essi incarcerati con motivazioni pretestuose; nei giorni scorsi la Tymoshenko ha cominciato uno sciopero della fame e ha denunciato le violenze fisiche nel corso del suo trasferimento dalla prigione all'ospedale (come dimostrano le foto fatte circolare in questi giorni);

non è accettabile che, per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nella prospettiva di un'effettiva e convincente creazione di uno Stato di diritto, si possa derogare nel percorso di avvicinamento all'Europa comunitaria dell'Ucraina;

lo stesso Consiglio d'Europa ha adottato il 26 gennaio 2012 una risoluzione, la n. 1862, nella quale si denunciano, tra le altre, le deficienze e le manchevolezze del sistema giudiziario, la mancanza d'indipendenza della magistratura e l'eccessivo ricorso alla custodia cautelare;

la figlia dell'ex Premier ucraino, Eugenia, si è appellata nei giorni scorsi al Governo tedesco affinché questi si interessasse alla vicenda che coinvolge la madre e la reazione della Germania non si è fatta attendere: il Presidente tedesco Joachim Gauck ha annullato una visita in Ucraina per protestare contro la mancata autorizzazione all'ex Premier Yulia Tymoshenko a farsi curare in Germania; questa decisione, discussa con la Cancelliera Angela Merkel, come si apprende da agenzie stampa, «è legata alla profonda preoccupazione del Governo tedesco per la sorte dell'ex Premier ucraina», sofferente per problemi alla schiena; la stessa Cancelliera ha più volte ipotizzato, quando non minacciato, di non partecipare all'apertura dei prossimi Europei di calcio, previsti appunto in Polonia e in Ucraina;

da un lancio di agenzia stampa si apprende che: «la leader dell'opposizione ucraina, Yulia Tymoshenko, sarebbe disposta a far curare l'ernia al disco di cui soffre da mesi anche in Russia, accettando l'invito del Premier russo, Vladimir Putin. Lo sostiene la figlia dell'eroina della rivoluzione arancione, Evgenia, parlando al telefono con l'Ansa»;

il presidente della Commissione europea Barroso ha affermato che non si recherà in Ucraina per l'evento sportivo mentre i rappresentanti politici di altri principali Paesi europei si interrogano sull'opportunità di recarvisi;

in linea con le decisioni che vanno maturando le autorità tedesche, anche a Vienna si sta valutando l'ipotesi di non inviare alcun rappresentante agli imminenti Europei di calcio,
impegna il Governo:
ad attivarsi tempestivamente presso le autorità ucraine al fine di ottenere l'immediata scarcerazione non solo di Yulia Tymoshenko, ma anche degli altri esponenti politici incarcerati;

ad attivarsi, di concerto con le istituzioni europee, affinché sul tema della democrazia e dei diritti umani si adottino nei confronti dell'Ucraina, verso la quale forti sono le critiche e le perplessità della comunità internazionale, criteri uniformi volti ad assicurare una concreta azione di deterrenza in favore del rispetto dei diritti umani fondamentali e a garantire la democrazia e lo Stato di diritto;

a verificare che il processo di partenariato in corso tra l'Unione europea e l'Ucraina contempli precise garanzie in tal senso e sia pienamente conforme alle norme e ai valori europei, e a prevedere che, anche nel corso della stipula di eventuali accordi bilaterali con l'Ucraina, si proceda in tale direzione;

a valutare concretamente la possibilità di manifestare la propria indignazione attraverso il diniego a presenziare all'apertura ufficiale dei prossimi campionati europei di calcio che si tengono in Polonia e in Ucraina.

(1-01025)
«Evangelisti, Donadi, Di Pietro, Borghesi, Leoluca Orlando, Di Stanislao, Barbato, Cimadoro, Di Giuseppe, Favia, Aniello Formisano, Messina, Monai, Mura, Paladini, Palagiano, Palomba, Piffari, Porcino, Rota, Zazzera».