ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00905

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 601 del 09/03/2012
Abbinamenti
Atto 1/00869 abbinato in data 12/03/2012
Atto 1/00912 abbinato in data 12/03/2012
Atto 1/00914 abbinato in data 12/03/2012
Atto 1/00915 abbinato in data 12/03/2012
Atto 1/00918 abbinato in data 12/03/2012
Atto 1/00921 abbinato in data 12/03/2012
Atto 1/00925 abbinato in data 29/03/2012
Atto 1/00926 abbinato in data 29/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: DELFINO TERESIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 09/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DIONISI ARMANDO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 09/03/2012
MONDELLO GABRIELLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 09/03/2012
BONCIANI ALESSIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 09/03/2012
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 09/03/2012
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 09/03/2012
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 09/03/2012
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 09/03/2012
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 09/03/2012
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 09/03/2012


Stato iter:
29/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/03/2012
Resoconto DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
 
INTERVENTO GOVERNO 12/03/2012
Resoconto VARI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
PARERE GOVERNO 29/03/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 29/03/2012
Resoconto MISITI AURELIO SALVATORE MISTO-GRANDE SUD-PPA
Resoconto DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA
Resoconto BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BECCALOSSI VIVIANA POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/03/2012

DISCUSSIONE IL 12/03/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/03/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 29/03/2012

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 29/03/2012

ACCOLTO IL 29/03/2012

PARERE GOVERNO IL 29/03/2012

DISCUSSIONE IL 29/03/2012

APPROVATO IL 29/03/2012

CONCLUSO IL 29/03/2012

Atto Camera

Mozione 1-00905
presentata da
TERESIO DELFINO
testo di
venerdì 9 marzo 2012, seduta n.601

La Camera,
premesso che:
la società odierna e i relativi stili di vita sono caratterizzati da elevati consumi in campo energetico, oltre che da relazioni con l'ambiente tali da compromettere l'equilibrio sostenibile tra necessità di sviluppo ed il contesto biologico globale;
i combustibili fossili (petrolio, gas e carbone) coprono oltre l'80 per cento dei consumi energetici del pianeta, ma al loro consumo è, tuttavia, collegata una parte del problema dell'emissione di anidride carbonica, la cui concentrazione in atmosfera è considerata la causa principale dei cambiamenti climatici;
dopo una lunga fase di espansione, con ritmi di crescita economica senza precedenti, che hanno interessato anche quei Paesi che oggi sono definiti emergenti, ci si trova di fronte ad una recessione altrettanto unica, che rischia di bloccare i processi di sviluppo del commercio e delle produzioni globali;
per fronteggiare la crisi e creare le condizioni per una rapida ripresa delle economie mondiali, i Paesi stanno adottando piani volti a sostenere la domanda e gli investimenti, declinando misure diversificate a seconda delle necessità e delle emergenze dei singoli Paesi;
le biomasse costituiscono un'importante fonte energetica rinnovabile, il cui ruolo potrebbe essere determinante per il raggiungimento degli obiettivi fissati con il Protocollo di Kyoto e per il rispetto dei molteplici impegni assunti dal nostro Paese, a partire dall'attuazione del piano nazionale d'azione per le energie rinnovabili, il quale prevede la definizione del contributo delle varie fonti per conseguire gli obiettivi stabiliti in ambito comunitario per il 2020, ossia 17 per cento di produzione da fonti energetiche rinnovabili sul consumo totale di energia e 10 per cento sul consumo totale di carburanti;
in sostanza, per quanto riguarda le biomasse è previsto, sempre al 2020, un obiettivo di 18,8 terawattore di energia elettrica e 5,7 mtep;
l'Unione europea, di fronte al costante aumento della domanda di energia a livello mondiale, è stata spinta a rivedere le proprie strategie energetiche, puntando all'adozione di un modello di sviluppo che prevede per il 2020 il raggiungimento di quattro importanti obiettivi: ridurre del 20 per cento i gas climalteranti, aumentare del 20 per cento l'efficienza energetica, incrementare del 20 per cento il peso delle energie rinnovabili, sostituire il 10 per cento dell'attuale consumo di carburanti per veicoli con biocombustibili;
in Europa, la fornitura principale di energia proviene in proporzione: dal petrolio (36,7 per cento), dal gas (24 per cento), dal carbone e da altri combustibili solidi (17,8 per cento), dal nucleare (14,2 per cento), dalla biomassa (5,1 per cento), dall'energia idroelettrica (1,5 per cento), dall'energia geotermica, solare ed eolica (0,8 per cento);
nel febbraio 2012 l'Europa ha adottato una politica strategica per la bioeconomia in Europa, che considera le biomasse quale elemento centrale per definire un'economia post-petrolio in Europa;
la direttiva comunitaria 2009/28/CE stabilisce un quadro comune per la promozione dell'energia da fonti rinnovabili e fissa al 20 per cento la quota minima di energia da fonti rinnovabili da consumare nell'Unione europea entro il 2020, assegnando a ciascuno Stato membro un obiettivo nazionale da raggiungere entro tale data;
al fine di consentire tale obiettivo, gli Stati membri sono autorizzati ad adottare, tra l'altro, regimi di sostegno atti a promuovere l'uso di tali forme di energia e per l'Italia la quota di consumo di energia da fonti rinnovabili da raggiungere entro il 2020 è del 17 per cento;
se l'Italia sarà in grado di rispettare gli obiettivi fissati dalla direttiva 2009/28/CE la produzione delle rinnovabili nelle campagne è destinata a triplicare nei prossimi dieci anni, creando circa 100.000 posti di lavoro;
il settore agricolo è, quindi, chiamato a promuovere l'uso di energia proveniente dalle biomasse, utilizzando i più avanzati processi, ad adottare tecniche di coltivazione sostenibili - nel rispetto delle prescrizioni e delle norme sulla politica agricola comune - ed a sviluppare la ricerca e la sperimentazione sulle colture dedicate e sulle migliori e più convenienti tecnologie applicabili agli allevamenti zootecnici;
per dare un futuro alle agroenergie nel nostro Paese occorre arrivare in tempi brevi ad un nuovo sistema di incentivi che garantisca il raggiungimento degli obiettivi fissati per il biogas e le biomasse;
per il biogas, probabilmente, gli obiettivi fissati al 2020 a 1200 megawatt devono essere ritoccati con la revisione del piano di azione sulle energie rinnovabili. Per il biogas agricolo occorre assicurare almeno 1000 megawatt. In tale contesto è sempre più indispensabile disporre di un piano energetico nazionale, la cui emanazione è prevista da più di 4 anni,
impegna il Governo:
ad assumere ogni iniziativa di competenza per garantire un quadro normativo stabile e certezze per i prossimi 3 anni, con incentivi per gli imprenditori agricoli che si mettono in gioco nelle agro energie, al fine di consentire programmazione, investimenti e accesso al credito;
a favorire un protagonismo dell'imprenditoria agricola italiana, al fine di incentivare l'opzione agroenergetica come fonte integrativa di reddito capace di irrobustire la capacità reddituale dell'azienda agricola nel suo complesso, rafforzando in tal modo anche la sua capacità di produrre in modo competitivo alimenti e foraggi, differenziando le varietà colturali e mitigando il rischio associato alla stagionalità ed alle fluttuazioni dei prezzi di mercato.
(1-00905) «Delfino, Dionisi, Mondello, Bonciani, Galletti, Libè, Compagnon, Naro, Ciccanti, Volontè».