ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00799

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 567 del 10/01/2012
Abbinamenti
Atto 1/00730 abbinato in data 10/01/2012
Atto 1/00761 abbinato in data 10/01/2012
Atto 1/00797 abbinato in data 10/01/2012
Atto 1/00798 abbinato in data 10/01/2012
Atto 1/00801 abbinato in data 11/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: MOSELLA DONATO RENATO
Gruppo: MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Data firma: 10/01/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LANZILLOTTA LINDA MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 10/01/2012
PISICCHIO PINO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 10/01/2012
TABACCI BRUNO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 10/01/2012
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 10/01/2012


Stato iter:
11/01/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/01/2012
Resoconto VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto FOGLIATO SEBASTIANO LEGA NORD PADANIA
 
INTERVENTO GOVERNO 10/01/2012
Resoconto CARDINALE ADELFIO ELIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/01/2012

DISCUSSIONE IL 10/01/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/01/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/01/2012

RITIRATO IL 11/01/2012

CONCLUSO IL 11/01/2012

Atto Camera

Mozione 1-00799
presentata da
DONATO RENATO MOSELLA
testo di
martedì 10 gennaio 2012, seduta n.567

La Camera,

premesso che:

la celiachia è un'intolleranza permanente al glutine, una sostanza presente in molti cereali, tra cui quelli più comunemente usati, quali frumento, farro, avena, orzo, segale, kamut, spelta e triticale; si tratta dell'intolleranza alimentare più frequente a livello mondiale;

in Italia si stima che un soggetto ogni cento persone sia affetto da tale intolleranza. Pertanto, il numero potenziale di celiaci sarebbe pari a 600.000 persone, a fronte dei soli 122.000 circa diagnosticati e censiti secondo i dati del 2010; nel 2007 erano poco più di 64.000. Sono 20.000 le nuove diagnosi effettuate ogni anno, con un incremento annuo di circa il 20 per cento;

ad oggi non esiste una cura per questa intolleranza. L'unica terapia in grado di assicurare ai soggetti affetti da celiachia uno stato di salute perfetto è una corretta e rigorosa dieta senza glutine. Solo l'esclusione degli alimenti più comunemente utilizzati e contenenti glutine, quali pasta, pane, pizza e derivati, consente un recupero totale dalla malattia;

il 20 giugno 2011 la Commissione europea ha presentato una proposta di modifica della direttiva quadro n. 2009/39/CE relativa ai prodotti cosiddetti «dietetici», con lo scopo di semplificare la normativa europea. Tale proposta prevede, tra l'altro, all'articolo 17, paragrafo 2, l'abrogazione del regolamento (CE) n. 41/2009, relativo alla composizione e all'etichettatura dei prodotti alimentari adatti alle persone intolleranti al glutine, la cui applicazione è prevista a decorrere dal 1o gennaio 2012;

la proposta COM(2011)353 si pone l'obiettivo di continuare a disciplinare solo i prodotti destinati a «lattanti, bambini e a fini medici speciali», che risultano, pertanto, gli unici ad aver mantenuto la qualifica di «categorie vulnerabili». In tal modo viene cancellata la definizione di «prodotto destinato ad un'alimentazione particolare» o «dietetico», che fino a questo momento ha garantito le più ampie forme di tutela per i consumatori più deboli, quali appunto lattanti, bambini, soggetti malnutriti, ma anche persone obese, sportivi e, soprattutto, soggetti celiaci;

con la nuova proposta della Commissione, infatti, i prodotti senza glutine, che fino ad oggi erano considerati dietetici, assumerebbero la qualifica di prodotti «comuni», quelli cioè destinati alla generalità dei consumatori e troverebbero più ampia disciplina nel diverso «regolamento claims» (regolamento (CE) n. 1924/2006). Tale provvedimento disciplina le regole per l'utilizzo delle indicazioni dei valori nutrizionali sui prodotti alimentari. Vengono, ad esempio, disciplinate dal regolamento in questione le diciture «senza grassi», «con poco sale» e «senza colesterolo»;

secondo il «regolamento claims», pertanto, la dicitura «senza glutine» non farebbe altro che qualificare un prodotto come particolarmente sano per la totalità dei consumatori;

appare evidente che il regolamento in questione non può essere sufficiente a garantire quei margini di sicurezza necessari e le cautele previste per soggetti particolarmente esposti come i celiaci, che possiedono esigenze alimentari e nutrizionali del tutto specifiche;

la proposta della Commissione europea rischia di compromettere gravemente la tutela della salute dei soggetti affetti da celiachia, per la mancanza di garanzie circa la sicurezza dei prodotti alimentari, che per il celiaco rappresentano l'unica cura possibile;

è necessaria una costante opera di sensibilizzazione di tutte le istituzioni nazionali, europee ed internazionali a tutela di quella parte della popolazione affetta da malattia celiaca e contro l'approvazione del nuovo regolamento;

in Italia la celiachia è considerata malattia sociale ai sensi della legge n. 123 del 2005. I prodotti senza glutine sono inseriti nel registro nazionale dei prodotti dietetici senza glutine e sono a carico del servizio sanitario nazionale, per questo vengono erogati gratuitamente,
impegna il Governo:
ad adottare, presso le sedi istituzionali competenti, tutte le iniziative necessarie a tutelare la salute dei soggetti celiaci a fronte dei possibili rischi che possono derivare dalla proposta della Commissione europea COM(2011)353 e dall'abrogazione del regolamento (CE) n. 41/2009.

(1-00799)
«Mosella, Lanzillotta, Pisicchio, Tabacci, Brugger».