RITIRO FIRME IL 09/11/2011
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/11/2011
ACCOLTO IL 09/11/2011
PARERE GOVERNO IL 09/11/2011
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 09/11/2011
DISCUSSIONE IL 09/11/2011
APPROVATO IL 09/11/2011
CONCLUSO IL 09/11/2011
Atto Camera
Mozione 1-00758
presentata da
DONATO RENATO MOSELLA
testo di
martedì 8 novembre 2011, seduta n.547
La Camera,
premesso che:
con il decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, sono state introdotte nuove norme in materia previdenziale, che dispongono, in generale, uno slittamento delle cosiddette «finestre» per l'accesso al trattamento pensionistico, alla maturazione dei requisiti stabiliti dalla legge;
per la categoria dei lavoratori in mobilità viene stabilita una particolare disciplina dettata dal comma 5 dell'articolo 12 del citato decreto-legge: a favore di questi soggetti è prevista la possibilità di applicare la normativa previgente purché possiedano i requisiti per l'accesso al pensionamento a decorrere dal termine del 1o gennaio 2011. Tali disposizioni valgono, tuttavia, solo per un numero massimo di 10.000 lavoratori che rientrino in una delle seguenti tipologie: i lavoratori posti in mobilità ordinaria sulla base di accordi stipulati entro il 30 aprile 2010; i lavoratori posti in mobilità lunga sulla base di accordi stipulati entro il 30 aprile 2010; i lavoratori titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà al 31 maggio 2010;
il monitoraggio delle domande di pensionamento presentate dai lavoratori che intendono avvalersi di tale normativa è affidato all'Inps, che effettua la valutazione in base alla data di cessazione del rapporto di lavoro e, secondo quanto indicato dal comma 6 dell'articolo 12 del citato decreto-legge, «qualora dal monitoraggio risulti il raggiungimento del numero di 10.000 domande di pensione, il predetto Istituto non prenderà in esame ulteriori domande di pensionamento finalizzate ad usufruire dei benefici»;
il decreto-legge n. 78 del 2010 ha anche stabilito che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, possa predisporre la concessione del prolungamento dell'indennità di mobilità fino al momento della pensione, proprio allo scopo di evitare che il periodo compreso tra la fine della mobilità e l'inizio della nuova finestra di uscita rimanga privo di copertura economica;
il 21 ottobre 2011 l'Inps ha comunicato il completamento della lista dei 10.000 lavoratori aventi diritto alla deroga alle finestre mobili. L'Inps ha precisato che i 10.000 beneficiari, ai quali sarà applicata la disciplina previgente, sono coloro i quali sono stati licenziati entro il 30 ottobre 2008. Tutti coloro che non sono rientrati nella lista dovranno attendere il 13o mese dalla maturazione dei requisiti;
da subito è apparso del tutto insufficiente il limite di 10.000 lavoratori beneficiari della deroga alle finestre mobili, visto il numero elevato di richieste presentate da parte dei lavoratori aventi titolo;
al momento non vi è alcuna traccia del provvedimento che dovrebbe garantire la prosecuzione dell'indennità di mobilità fino alla decorrenza della pensione, così come stabilito dal decreto-legge n. 78 del 2010 per gli esclusi dal novero dei 10.000 beneficiari;
pertanto, i lavoratori che hanno perso il lavoro, una volta terminato il periodo di mobilità, non percepiranno più nulla, oltre a rimanere del tutto privi di tutele,
impegna il Governo
ad adottare ogni misura utile per garantire la prosecuzione dell'indennità di mobilità fino alla decorrenza della pensione, al fine di assicurare la continuità di una copertura economica e le tutele necessarie per i lavoratori che hanno perso il lavoro.
(1-00758) «Mosella, Pisicchio, Tabacci, Brugger».